Annali dell'Islam

della sua vita e
del suo califfato.
K'U, ass. 23. a. H.
23. a. H. ^\ Limai-: ad esso si innestano tutte le altro disposizioni generali della
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'^"'' aiuministrazione, le quali comprovano l'intento fondamentale di .stavrano:
sintesi biliro il [U'ivilenio arabico su ba.si sicure e perpetue.
§ 835^ — Data questa mèta ultima di tutta la sua opera, rimane a
dire dei mezzi che egli adoprò per ottenere il suo intento. Egli credè
riuscirvi con varie misure legislative ed amministrative: in primo luogo
curando che gli Arabi si tenessero sempre ben distinti e separati dai loro
dipendenti e soggetti: incoraggiando la xenofobia araba, conferendo alla
casta dei dominatori privilegi speciali pecuniari, ed infine cercando con ogni
mezzo possibile di rinsaldare il carattere religioso dell'Islam e di assicurarne
il decoro e l'autorità nel confronto con le grandi fedi cristiana, giudaica
e mazdeista, che dominavano nelle novelle provincie dell' impero arabico.
Così comprendiamo pei-chè limar ordinasse la costituzione dei campi
militari speciali per le sue milizie oltre i confini. Mentre però in Siria,
dove abbondavano le tribù arabe immigrate prima dell' Islam ed il carat-
tere arabico delle milizie musulmane era più facile a conservarsi, 'Umar
permise ben presto che le sue genti abbandonassero i campi aperti mili-
tari come al-Gràbiyah, e si stabilissero nelle grandi città della provincia;
lo vietò in Persia ed in Egitto, dove gli elementi arabi o scarseggiavano
o mancavano del tutto. In Persia ed in Egitto egli insistette che i campi
militari fossero costituiti in siti speciali, separati e distinti dai centri abi-
tati che esistevano prima dell' Islam : onde sorsero al-Basrah. al-Kùfah ed
al-Fustàt. Per tener lontane l' influenze forestiere 'Umar fu severissimo
contro le usanze non arabe, principale tra le quali i vestiti di lusso, spe-
cialmente di seta : rincarò le pene sull'uso del vino per arrestare la pro-
paganda cristiana e giudaica :
ordinò la parziale espulsione di Ebrei e
Cristiani d'Arabia, e par che vietasse ai non arabi di dimorare in Ma-
dlnah, in Makkali e in tutto il Higàz (cfr. Màwardi, pag. 291. lin. 10
e segg.) ; ma questa notizia non è molto sicura (cfi-. Lammens, Mu'àwiyah,
pag. 403, ecc.). Non credo si possa accettare l'affermazione tradi-
zionistica che egli imponesse ai vinti l'uso di distintivi speciali nei vestiti
affinchè i sudditi non venissero confusi con i dominatori. Egli avviò la
coscienza islamica in questa direzione con il carattere nazionalista dei suoi
atti legislativi, ma le ordinanze sul modo di vestire dei Cristiani e degli
Ebrei sono di tempi molto posteriori, quando la copia irruente delle con-
versioni creò negli ultimi cinquanta anni della dinastia umayyade (80.-130.
a. H.) una grande confusione morale, fiscale ed amministrativa. Ai tempi
di 'Umar i distintivi non erano necessari : i guerrieri nomadi del deserto,
allora, come oggi ancora, sono così facilmente distinguibili, hanno abbi-
6fiG.