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Annali dell'Islam

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§§ 586-Ò91. 23. a. H.<br />

23. a. H. |),.r il cavnllu: sia tre lotti, uno per l'uomo e due per il cavallo. Si cal-<br />

|Le condizioni ij<br />

.^ .scinone per un cavallo, e .so un "[ueiriero ne ha con sé più di<br />

scali delle prò i r r ' i<br />

vincie conquista niu). ricovo .soltanto le quoto di un cavallo. Muli, cameli, somari od altri<br />

teal principiodel<br />

dominio arabo,<br />

e m pa ico ar<br />

sotio 1 regn i<br />

animali di simil genere non ricevono compenso alcuno (*) (Yahya, ;3-4).<br />

Xoi-a 1. — CA'r. Y fi sul', pag. 10, lin. 25 e segg. ; a proposito di che lo Schmidt la rilevare l'aua-<br />

^^^„^^ gj,^ l'usanza romana consacrata nel diritto bellico (Grotins, De jnre beili ac pacis. III. 17, •><br />

•Umar.l _^^^^_ ^ 5^3<br />

§ 587. — (Yahya b. Adam, senza isnàd). Non è permesso ad air uno<br />

dot soldati partecipanti al bottino (ghanìmah) di vendere la sua quota<br />

prima che la divisione sia completamente terminata (Yahya, 4, lin. 10-12).<br />

—-<br />

•<br />

§ 588. La parola fay significa in realtà tutto quello che lo Stato<br />

musulmano riceve dai suoi sudditi non musulmani in base ai trattati con-<br />

chiusi, vale a dire che è l' importo di tutto le tasse l'iscosse dai non arabi<br />

e non musulmani (Yahya, 3. lin. 8-9).<br />

Cfr. § 566, nota 1.<br />

§ 589. — (Yahya b. Adam, da Wakì', da Sufyàn b. Sa'id). 11 fay è<br />

quello di cui i Musulmani si sono impadroniti senza impiego delle armi, ma<br />

per trattato : di questo non si fanno cinque parti, ma tutto intiero va a quelli<br />

menzionati nel Quràn, LIX, 7-10. Quindi tutti i Musulmani sono com-<br />

presi nel novero (Yahya, 5, lin. 6 e segg.).<br />

Secondo abù Yùsuf, il fay equivale al kharàg o tassa fondiaria<br />

(Yùsuf. 21, lin. 13-17).<br />

§ 590. — Non è lecito, dice abù Yùsuf, di mescolare i proventi dello<br />

tasse sadaqah, con i proventi del kharàg: le prime infatti devono andare<br />

a vantaggio di quei musulmani specialmente indicati nel Qur-àn.<br />

Vili, 42, mentre l'importo del kharàg va a beneficio di tutti i Mu.sul-<br />

mani (Yùsuf, 46, lin. 4-6).<br />

§ 591. — (Yahya b. Adam, senza isnàd). Della preda (ghanìmah)<br />

fa parte tutto quello che si prende in guerra, fatta però eccezione dei beni<br />

immobili e terreni: la divisione di questi è a discrezione dell'imam, il<br />

quale, se vuole, può dividerne quattro parti e ritenerne la quinta, oppure<br />

può dichiararli fay* per uso di tutti i Musulmani. Questo è conforme al<br />

precedente messo dal Profeta, il quale in alcuni casi rese inalienabili (\va-<br />

qafa) alcune teiTe, di cui egli s'impossessò e di altro invece fece la divi-<br />

sione (Yahya, 4-5).<br />

Cfr. anche Yahya, 27, lin. 2-5, e § 585.<br />

Nel classico trattato di scienza politica ed amministrativa di al-Mavvardi<br />

abbiamo una lunga esposizione teorica con corredo storico sul modo<br />

di imporro la gizyah ed il kharàg (cfi-. MAwardi. 245 e segg. j. Una<br />

348.

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