Annali dell'Islam

23. a. H. .
§§ 542-544.
chiuse nel suo testamento, che non venne aperto se non dopo la sua morte. 23. a. h.
Ad esso si conformarono abu Bakr ed 'Umar. Le istruzioni erano del se- '
daq^ah e 1^151^iiuente
tenore: tuzioni fiscali la-
, o T-i •/-> -1. sciato dal Profe-
1 Per ogni 40 pecore, una pecora fino a 120 pecore: oltre a queste ,31
la tassa era due pecore (per ogni 40 pecore) iino ad arrivare a 200: per
il terzo centinaio si pagavano tre pecore, e per ogni 100 in più oltre 300,
si pagava una pecora per ogni centinaio. Non si pagava nulla per le fra-
zioni di cento.
2" Per cinque cameli (ibil) si pagava una pecora; per 15, tre pecore;
per 20, quattro pecore. Per 25 fino a 35 cameli, una bint makhàd;
per 35-45 cameli, una ibnah labùn (camela a 3 anni);
per 45-60 cameli, una hiqqah (camela a 4 anni);
per 60-75 cameli, una gadza'ah (camela a 5 anni);
per 75-90 cameli, due bint labùn;
per 90-120 cameli, due hiqqah;
per numeri maggiori, una hiqqah per ogni 50, o una bint
labùn per ogni 40 (Yùsuf, 43, lin. 16-23).
Cfr. Hanbal Musnad, I, 119, lin. 1 e segg., 18 e segg. ; 122,
Un. 18-20. 22-27; 126, lin. 8-13, ecc.
§ 543. — Per numeri maggiori di 120 cameli le notizie variano e si
contradicono (cfr. Yùsuf, 43. lin. 23), ciò che dimostra, come nei tempi
antichi ben pochi fossero tanto ricchi da possedere più di 120 cameli, e
non esistesse perciò un precedente sicuro per stabilire la tassa.
Vaghe sono pure le notizie sul modo di esigere la tassa sul bestiame
vaccino (Yùsuf, 43-44) e vaghi.ssime e contradittorio quelle sui cavalli
(Yùsuf, 44, lin. 2 e segg.); da ciò impariamo quanto rari dovessero es-
sere que.sti animali fra i primi Musulmani. Si afferma perfino in una tra-
dizione (Sufyàn b. 'Uyaynah, da abù Ishàq, da al-Hàrith, da 'Ali b. abi
Tàlib!), che il Profeta avrebbe esentato i Musulmani dalla ta.ssa sadaqah
per i cavalli e gli schiavi (raqiq) ed anche per le vacche ed i cameli
che servivano ad irrigare la terra (Yùsuf, 44, lin. 7-9).
Secondo lo stesso 'Ali, anche i bufali (gawàmis) e gli al-bakht
erano considerati come le vacche e i cameli (Yùsuf, 44, lin. 9-lOj.
§ 544. — Strano a dirsi, non esiste alcuna tradizione autentica che rimonti
sino al Profeta, dalla quale risulti comò si debba agire verso coloro
che si rifiutas.sero di pagare la sadaqah. Parlando di questo argomento,
abù Yù.suf può soltanto citare una opinione del Compagno 'Abdallah b.
Mas'ùd, e quelle parole famo.se attribuite ad abù Bakr, quando le tribù,
alla morte del Profeta, sospesero il pagamento delle tasse: «Se rifiute-
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