Annali dell'Islam

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23. a. H I,. riportò a .sadaqah; LJiuar h. ILubayrah le fé' toriiaiv a Uhaiau;.
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^.^^^^j^ Hisiìm b. Abd al-malik fu prefetto, ne ridusse alcune a sadaqah.
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vincie conquista- p ve lo rimise tutte il Califfo al-Mahdi (Bai a dz uri, 368. lin. 3-8).
teal principiodel _ _ .„
dominio arabo, Ctr. i? o49.
e in particolare ^ftj In tempi posteriori s'impose la tassa fondiaria kharag anche su terre
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«'li'.' avrebbero dovuto rimanerne esenti: perciò si volle attribuire al Pro-
feta il seguente detto (Yahya b. Adam, da 'Ubaydallah al-Asga'i, da 8u-
tyàn b. Sa'id, da al Zubayr b. 'Adi, da un Gruhanita): «La maledizione
« di Dio, degli Angeli e di tutti gli uomini cadrà su colui che imporrà
« il Uharàg sopra una terra che Dio aveva resa esente dall'imposta (M >
(Yahya, 37, lin. 4-7).
XoTA 1. — Si tratta forse di terre fuori d'Arabia, gravate un tempo di kharag, ma poi liberate
dal Gravame, sia perchè comperate da un musulmano, sia perchè il proprietario aveva abbracciato
l'Isiàm. Più tardi, per ragioni fiscali si tornò a imporre la tassa kharag sul tondo senEa curarsi della
fedi,' del proprietario. — Quindi proteste, e da ciò la coniazione dei detto profetico I
§ 761. — Yahya b. Adam disse: Hasan b. 8àlih non approvava (kariha)
la compera di terra sottoposta a kharag l^ard al -kharag), ma
non vedeva alcun male nel comperare terre ard al-sulh del genere di
(Quelle appartenenti agli abitanti di al-lluah e simili (Yahya. S, lin. ult.
e segg.).
Cfr. § 740.
§ 762. — (Yahya b. Adam, da al-Hasan b. Salili, da ibn abi Layla).
Umar b. al-Khattàb restituì (radda) agli abitanti di al-Hirah le loro terre,
e le lasciò a loro in possesso (tarakahà lahum), e pattuì con essi che
avessero a pagare il kharag; perciò egli ('Umar) non vedeva alcun male
nella compera delle medesime (^) (Yahya, 9, lin. 2-6).
Nota 1. — Queste notizie sono erronee e sono nate dal bisogno dei tradizionisti di accomodare
le contradizioni ed irregolarità del fisco musulmano. Non è vero che 'Umar prese possesso delle terre
dei Hirensi e poi le restituì. Basta esaminare tutte le tradizioni sulla presa di al-Hirah per convincersene.
Cfr. 12. a. H., §§ 1.55 e segg. Si vuol soltanto insistere sul concetto che i proprietari delle terre di al-
Hirah, qualunque fosse la loro fede, dovevano sempre pagare il kharag, perchè espressamente menzio-
nato nei patti di resa. — Per le altre terre, quelle prese a mano armata e senza patti speciali, potevano
essere esentate dalla tassa kharag; se un musulmano le comperava, poteva esigere per esse l'esenzione
dall'imposta con grave danno dell'erario, e perciò — cosi deducesi dalla tradizione presente — non bisognava
permettere la compera delle terre prese 'anwatan. Cfr. la tradizione seguente.
§ 763. — Hasan b. Sàlih, secondo Yahya b. Adam, non approvava che
un musulmano comperasse una teira dell' ard al -kharag: se però la com-
perasse, Hasan affermava che doveva pagar non solo le imposte gravanti
sulla terra, ossia il kharag, ma pure la zakàt nella forma del decimo,
o del ventesimo, secondo il caso, come è il dovere di ogni buon musul-
mano (si confì-onti l'affermazione contraria al § 675). Questa era l'opinione
del Califfo 'Umar h. 'Abd al-'aziz (^). Si dice che, quando 'Utbah b. Farqad
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