Annali dell'Islam

§§ 561, 662. 23 a. H.
23. a. H. uiillenare, su cui il dominio (,'llenista dei Tolomei, e più tardi quello la-
(Le condizioni I-
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^^^^^J.^,\\^,n[zx.ante del Eomani stentò assai a produrre un' impreasione dure-
vincie conquista- volf. Ili ?jgitto quindi troviamo condizioni, le cui origini risalgono ai Fa-
dominio^'arabo laoni, 6 che differenziano la vallo del Nilo da quanto si trovava in Siria
e in particolare q nel Sawàd sassanida.
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queste differenze etniche, storiche, religiose e tradizionali dobbiamo
aggiungere le profonde differenze di clima e di configurazione geografica.
Da una parte la sterminata pianura alluvionale del bacino Tigro-Eufratico.
privo di pietra e di vegetazione arborea; dall'altra l'altipiano roccioso, ed
in parte alpestre della Siria, scarseggiante di acqua, ma un tempo ricco
di vegetazione arborea. Infine abbiamo la valle niliaca, le condizioni ec-
cezionali della quale sono tanto bene note che non mette il conto di enu-
merarle. Basti rammentare l'abbondanza di magnifiche pietre da costru-
zione, la grande inondazione annuale, e l'assenza quasi completa di pioggie.
Ancor oggi dopo quasi tredici secoli d'Islam queste regioni posseg-
gono tuttora, anche nelle loro leggi e nei loro costumi, differenze profonde
che non accennano a scomparire.
§ 552. — Un altro elemento di divario tra le regioni sopramenzio-
nate fu il modo come passarono sotto il dominio musulmano, perchè ciò
ebbe molta influenza sulle modalità dell'accomodamento provvisorio ed im-
perfetto del sistema fiscale.
Esponemmo già a lungo in sezioni precedenti come ciò avvenisse in
ogni singola regione: a noi basta perciò in questo luogo riassumere bre-
vemente quanto ha valore per il presente argomento.
Nel Sawàd gli Arabi ebbero soltanto a combattere le milizie sassa-
nidi, per lo più di nazionalità persiana e adoratori del fuoco. Gli abitanti
del paese, semiti cristiani, ninna parte presero alla guerra, ma passiva-
mente curvarono il capo sotto la bufera. Essi non erano i nemici degli
Arabi :
forse videro perfino con gioia cadere la potenza e il dominio degli
odiati mazdeisti. La. campagna poi si decise in una sola battaglia campale,
quella di al-Qàdisiyyah, che rese gli Arabi padroni di tutta la ferace regione
densamente popolata tra i due fiumi. Su questa gli Arabi passarono come
di volo: ad essi nessun abitante fece resistenza, ma altresì niuii patto fu
concluso dagli abitanti. Alla caduta di al-Madàin ed alla fuga di Yazda-
gird in Persia, gli Arabi si trovarono di avere alla loro mercè un paese ed
una popolazione superiore forse ad un milione, divenuti loro proprietà senza
patti di sorta : alla loro completa discrezione.
In Siria invece la lotta fu prolungata e tenace: il paese, al contrario
del Sawàd, era pieno di città fortificate ognuna delle quali, a nome proprio
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