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Annali dell'Islam

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23. a. H. ;§<br />

3»i, ;ìt.<br />

vicinarsi e volle seutirt' da lui come erano andate le cose. Quandc) il messo 23. a. h.<br />

venne a narrare l'offei'ta della cassetta piena di pietre preziose, il Califfo<br />

seconda presa di<br />

si adirò, non volle accettare il dono o (ordinò di restituire ogni cosa ai Tawwag e presa<br />

soldati, ai quali spettava di legittimo diritto. Il messo dovè ritornar»* in-<br />

dietro tino ad al-Ba.srah e compiere gli ordini del Calitì'o(-;.<br />

Si vuole che alcuni madinesi domandassero al mes.so, se durante la<br />

battaglia avesse udita la voce del Califfo, che gridava a Sàriyah di ap-<br />

poggiarsi al monte, e si dice che il messo rispondesse di aver sentito be-<br />

nissimo la voce di 'Umar (T a bari, I, 2700-2703).<br />

Cfr. Athir, III, 32-33: Ma ha sin. I, 86.<br />

Nota 1. — L'incidente favoloso di 'Umar the vede da lontano il combattimeli to delle 8Ue genti d'aiiiie,<br />

è una delle tante ripetizioni di tradizioni, che troviamo nelle cronache nuisiilraane icfr. 21. a. H., § .51,. E<br />

lo stesso incidente narrato a proposito di Maometto e delle schiere, che furono disfatte alla battaglia di<br />

Ma'tah cfr. 8. a. U., §14). 1 tradizionisti poi hanno avuto tanta premura di narrarci (|uesta favola, che<br />

hanno dimenticato di dirci se Sàriyah, dopo la battaglia, occupasse o no le due città di Fasà e di Dariibgird.<br />

Siccome però il capitolo è intitolato in al-Tabari « conquista di Fasà », è da presumerai che le due<br />

città venissero eflettivamente occupate, o soggiogate, dai Musulmani in questa occasione.<br />

Nota 2. — .\nche l'aneddoto della ca.ssetta piena di pietre preziose ed offerta dai militi musulmani<br />

al Califfo 'Umar, è una di quelle tante tradizioni ripetute: quasi certamente è apocrifa. Una ver-<br />

sione identica, ma con particolari molto più copiosi, trovasi poc'anzi al § 83.<br />

KHUZISTÀN- IRAQ. - Presa di Bayrùdz.<br />

§ 37. — (^^ayf h. Ijuiarj. Allorché le varie schiere di cavalieri arabi fu-<br />

rono spedite in diverse direzioni ad occupare i paesi (kuwar) dell'altipiano<br />

persiano, numerose tribù Kurde si riunirono in Bayrudz, nella provincia di<br />

Ahwàz (Yàqut. I. 786), con intenzioni ostili verso i Musulmani: con lom<br />

fecero anche causa comune molti abitanti di quelle regioni ed insieme a.ssun-<br />

sero un atteggiamento minaccioso, che metteva in pericolo le comunicazioni<br />

fi*a le varie spedizioni penetrate nell'interno della Persia e il quartiere ge-<br />

nerale di tutte le operazioni militari, ossia la città e il distretto di al-Hasrah.<br />

In .seguito alla partenza delle varie spedizioni (cfr. poc'anzi § 20), il Ca-<br />

liffo Umar aveva ordinato ad abu Musa al-As'ari, governatore di al-Basrah.<br />

di seguire a distanza i distaccamenti, con lo scopo di proteggere le spalle ai<br />

partenti, di poter venire prontamente in soccorso di quelle schiere, che<br />

fo8.sero circondate dai nemici, o aiutare i distaccamenti rimasti indietro,<br />

e mantenere aperte le comunicazioni fra i vari corpi di spedizione e il<br />

quartiere generale, abù Mù.sa fu perciò subito messo in guardia contro lo<br />

agglomeramento di tribù ostili in Bayrùdz, ma egli preferì di temporeg-<br />

giare un pezzo e attendere che il nucleo si fosse del tutto formato e rac-<br />

chiudesse tutti gli elementi ostili, nella speranza di p

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