Annali dell'Islam

23. a. H.
|Le condizioni fi-
scali delle Pro-
vincieconquista- teal principiodel
dominio arabo,
e in particolare
sotto il regno di
'Umar.l
§ 77-2. 23. a. H.
gaui e cristiani esistenti prima della venuta degli Arabi, in tributi veramente
islamici. Le fasi più importanti di siffatta evoluzione si svolsero sotto
il dominio degli Uma3'yadi; e l'abilità con la quale i Califfi di questa di-
nastia e i loro grandi ed abilissimi luogotenenti diressero tale evoluzione,
sarà appunto oggetto di molti nostri studi avvenire. Sarà nostro grato
dovere in queste circostanze di riporre nella loro vera luce i meriti di
quella tanto calunniata dinastia.
Non ripeteremo quanto è già detto sviUa trasformazione della razzia
araba in vera conquista: ci contenteremo soltanto di aggiungere che in tutte
le province, terminate le conquiste, si creò uno stato molto anormale di
cose, per comprendere il quale sarà necessario riassumere ancora una volta
con qualche maggiore ampiezza quel poco che sappiamo sulle condizioni
fiscali e territoriali delle diverse province prima della comparsa degli Arabi,
e quale mutamento ivi venisse introdotto dai conquistatori.
Cominciamo col dire che del Sawàd ben poco sappiamo di certo. Grazie
alla scoperta di tanti documenti legali dell'epoca babilonese noi comin-
ciamo ora a comprendere le intricatezze di tutto il sistema tributario an-
tico, tramandato dalla civiltà sumerica; ma pm- troppo siamo assai male
informati su quanto avvenne dopo. La proprietà, le industrie ed il com-
mercio, e le relazioni loro con il fisco, subirono nella Babilonide, per le
travagliate vicende politiche, molte e profonde trasformazioni, si ebbero
periodi di grande prosperità e improvvisi ritorni a condizioni di semibar-
barie. Basterà citare un solo esempio.
Sappiamo che nel secondo millennio avanti Cristo, per l'avvento della
dinastia kassita, o caldea, nei territori prima goduti con il sistema della
proprietà individuale, era rientrato in Babilonide il sistema più primi-
tivo della proprietà collettiva, la genesi della quale era principalmente
dovuta all'immigrazione di tribù nomadi, che abbisognavano di pascoli
estesi e disprezzavano l'agricoltura. Esiste poi anche una notizia come con
l'andar del tempo queste proprietà rimanessero collettive anche quando i
nomadi per lenta evoluzione erano diventati sedentari ed agricoltori (con-
frontisi Nouvelle Revue Hist. de droit francais, 30* année, nov.-déc. 1900,
n. 6, pag. 720 e segg., art. di E. Cuq. ; La
propriet(' fondere en Chalde'e
d'après Ufi pierres-Umites (Koudourrous) du Musée du Louvre).
Al tempo della conquista araba però, se non siamo ingannati dal si-
lenzio delle nostre fonti, nella parte coltivata del paese doveva predomi-
nare il sistema della proprietà individuale, in gran parte fissata e regolata
per ragioni fiscali da norme precise, e fondata sopra un cadastro, le ori-
gini del quale i-imontavano nientemeno ai primi tempi della civiltà ba-
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