Annali dell'Islam

23. a. H. §§ 781, 782!
|irima. e la tradizione contiisamente attesta che gli ordinamenti di 'Umar ^^- * "•
Il X T -1 1 • r. . 1-. ,. . 'Le condizioni fiunlla
mntasseto di essenziale nel sistema fiscale e nelle condizioni della scali delie pro-
proprietà della regione conquistata. Quella misura di terreno che il Ca-
vincieconquista-
liffo 'Umar ordinò ai suoi luogotenenti (cfi-. §i} 631, (334, t>35, ecc.) e che il von d^mi^nir' arabo,
Kremor ha voluto elevare alla dignità d'una misura cadastale di tutto il
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Sawad. tu in realta (come ha acutamente osservato il LammensMu'à-
® '" particolare
sotto il regno di
umar., I
wiyali, II. 1"28, nota 2) semplicemente una registrazione, una verifica di
tutti i terreni che per fatto della confisca e delle conquiste erano diven-
tati proprietà demaniale dello Stato islamico. Tale verifica era indispen-
sabile, aftinché il governo potesse impiantarvi la sua amministrazione,
mettervi i suoi lappresentanti e riscuoterne le rendite, che anteriormente
andavano alla famiglia reale sassanida. ed ai grandi latifondisti doll'ari-
stocrazia persiana.
Il resto del paese, che conservò i suoi proprietari esistenti, perchè
questi avevano accettato il dcjminio arabo, hi obbligati) a pagare ai rap-
presentanti del Califfo tutte le tasse, che pagava prima al tesoro sassa-
nida: per questa ragione il Calitfo 'Umar mantenne nelle loi'o attribuzioni
tutti gì' impiegati fiscali subalterni e tutto l'organamento amministrativo
esistente sotto i Sassanidi per l'esigenza delle imposte (Khaldun Prol.,
II, 20-21: cfr. 20. a. H., § 259 6; Lammens, Ziyàd b. Abihi, nel
R^O., voi. IV. pag. 213). — Perfino i ruoli continuarono ad essere scritti
nella lingua del paese fcfr. 20. a. IL, §§ 249 e segg., 258, ecc.). Soltanto
nei misr (al-Kùfah, al-Basrah, ecc.) e nei posti di confine e di guarni-
gione furono impiantate amministrazioni arabe per reggere questo « isole
«perduto di Arabi nel grande mare degl' indigeni nabatei » (Lam mens,
1. CI. La massima parte delle terre confiscate dallo Stato islamico erano,
.sotto i Sas.sanidi, molto probabilmente esenti da imposte: tali rimasero
parimenti diventando proprietà demaniali musulmane. Nulla sapjtiaino però
come fu provveduto in quei casi, in cui lo Stato venne in possesso di terre
gravate anticamente di tasse. Queste ultime forse non furono più riscosse
come tali, perchè lo Stato prese a sé il reddito netto della terra. Oltre al
reddito di queste terre lo Stato ri.sco.sse naturalmente anche la tassa per
testa da tutti gli abitanti che vivevano sui fondi demaniali e da quelli cli