Annali dell'Islam

23. a. H. §§ 569^73.
gli ripuguò di agire contiaiiamentf a quello ohe avevano fatto abu Hakr o 23. a. h.
'Umar prima di lui (ossia avevano soppresso la cessione di una i)arte del '""scairàli le "proquinto
alla famiglia di Maometto) (Yùsuf. 11. Un. 23-25). vincieconquista-
§ 570. — Secondo un'altra tradizione (da Muhammad b. 'Abd al-rahmàn d7mi'nio''ar°abo!
b. abi La3la, da suo padre, da 'Ali b. abi Tàlib), mentre viveva Maometto, 'Ali e in particolare
chiese al Profeta di legalizzare la porzione spettante alla sua famiglia nel *um°ar'
quinto del bottino, « affinchè dopo la sua morte, nessuno ci contesti questo
« nostro diritto ». Cosi fece Maometto, e cosi fecero pure abiì Bakr o Umar.
Ma alla fine di uno degli anni di 'Umar, questi invitò 'Ali a venire a
prenderne la sua quota; 'Ali sapeva però che in quel momento molti erano
i bi.sogni dei Musulmani e rinunziò alla sua quota a favore della comu-
nità. Quando uscì dall'udienza con il Califfo, 'Ali s'imbattè in ibn 'Abbàs.
il quale esclamò: «Tu ci hai defraudato stamane una cosa, che non ci
«verrà mai più concessa fino al giorno della risurrezione!». Difatti (uc-
ciso 'Umar, e venuto 'Utbmàn al potere), non fu più data la parto dei
parenti del Profeta (') (Yùsuf. 11-12).
Nota 1. — La rinunzia di 'Ali è iinziuin; di tempi posteriori. Con quesiti ed altri simili tradi-
zioni si è mirato a spiegare molte cose umilianti per gli 'Alidi nel il secolo della Hijirah, e si è mi-
rato altresì a sostenese la tesi che gli 'Alidi, come discendenti dalla figlia del Profeta, dovessero essere
mantenuti a spese del tesoro pubblico. — Questa e le seguenti tradizioni ci rivelano altresì tutto il
lavorio tradiziouistico. con cui, a dispetto dei fatti e della verità, si è voluto provare alcuni diritti inesistenti
degli 'Alidi e dei banu Hàsim.
§ 571. — ('Abdallah b. 'Abbàs ). Il Califfo 'Umar ci invitò a [n-endere
dal quinto del bottino quello... che avrel)be bastato a maritare le figlie e
pagare i nostri debiti, ma noi rifiutammo di accettare quello che egli stesso
non ci avesse consegnato. Egli però si rifiutò di consegnarci cosa alcuna
(e perciò noi non avemmo più niente!; (Yùsuf, 11, lin. 22-23).
§ 572. —•
(ibn Ishàq, da al-Zuhri). Nagdah scrisse a ibn 'Abbàs chie-^
dendogli a chi appartene.s.se la quota della famiglia dei Profeta fsalini
dzì-1-qurba; :
ibn Abbàs rispose che la quota spettava alla loro famiglia,
ma quando 'Umar invitò lui a prendere dal quinto del bottino quello che
occorreva per i bisogni della famiglia e l'estinzione dei debiti, ilm 'Abbàs
•fl rifiutò di prendere se ncm quello che il Califfo gli avesse direttamente
e preci.samente assegnato. Questo 'Umar non volle fare, e allora ibn Abbàs
non ,si prese cosa alcuna fYùsuf, 12, lin. 4-8j.
§ 573. — (Qay.s b. Muslim, da al-Hasan b. Muhammad b. al-Hanafiyyah).
no])o la morte del Profeta la gente non fu più d'accordo su quello che si do-
vesse fare delle due quote del quinto del bottino, quella cioè spettante al
Profeta (sahm' al-rasùl) e quella spettante ai suoi parenti (sahm dzi-1-
qurbajf*). Alcuni dicevano che la quota del Profeta dovesse essere ce-
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