Annali dell'Islam

23. a. H. §g 771 77.
ebrei e le scuole giuridiche sotto gli 'Abbasidi attesero a formulare principi 23. a. H.
che l'esperienza di due secoli avevan dimostrato fossero i più adatti al sano
svolgimento dello Stato islamico. Ma allo stesso tempo s'impose imperio-
Le condizioni fiscali
delle pro-
vincie conquista
samente la necessità di salvare da grave accusa 'Umar, il secondo fonda- d^ominio*^' arabo
tore dell'Islam: ed il salvataggio fu tentato anticipando fino al suo calif- « '" particolare
feto, ed anzi attribuendo a lui, leggi teoriche e principi che in realtà si ^um^ar'.!
affermarono solo centocinquanta e più anni dopo la sua morte.
Perciò dunque si disse che 'Umar vietasse agli Arabi di diventare
proprietari di terre fuori della penisola: perciò gli fu attribuito il detto
« dover egli pensare ai Musulmani dell'avvenire, perchè se dava tutto ai
« viventi, nulla rimaneva per i nascituri ». Ora soltanto comprendiamo il
vero significato di quelle precitate parole: se Umar concedeva ai suoi la
divisione totale delle teiTe, avrebbe tolto allo Stato l'intero reddito delle
imposte, vale a dire avrebbe lasciato le generazioni seguenti senza governo
e senza mezzi.
Così ci riesce più chiaro, perchè la tradizione abbia cercato di gettare
la colpa su 'Uthmàn, il capro espiatorio di tutte le colpe e di tutti gli
errori dei suoi predecessori, la bestia nera degli 'Alidi. Fu sacrificato
'Uthmàn per salvare 'Umar, e la fine tragica del primo permise di pre-
sentarlo più colpevole del vero.
Quali provvedimenti prendessero i Califfi posteriori per riparare l'er-
rore di 'Umar e gli effetti dell'imperfettissima costituzione primitiva dello
Stato islamico, non è qui nostro compito d'esporre: a suo tempo né da-
remo ampio ragguaglio. A noi incombe per ora solo l'obbligo di porre in
vivo rilievo la natura precaria, temporanea, di alcune istituzioni famose
del califfato di Umar, nonché le conseguenze gravissime che
§ 772. — (VI. Le tasse pagate dai popoli \inti,
produssero.
ed i primordi
dell'amministrazione fiscale degli Arabi). Terminato
l'esame molto superficiale degli aspetti più generali del primitivo fisco mu-
sulmano, non ci rimane ora da ultimo che toccare brevemente un altro grave
e vasto argomento, vale a dire come di fatto furono organate fiscalmente le
province conquistate: dobbiamo cioè entrare in qualche maggiore particolani
sull'amministrazione primitiva delle tasse. Tale studio è sovrattutto neces-
sario per poter comprendere le complicazioni che sorsero nei tempi succes-
sivi, quando i sudditi che pagavano tutte le im])Oste ebbero in grande
maggioranza abbracciato l'Isiàm, e quando perciò, stando alle norme o.s-
servate nei primi tempi, la maggior parte dei cittadini dell'impero .sarebbe;
stata esente dal gravame di tributi. Fu necessaria allora una vera rivolu-
zione fiscale, che andò di pari passo con la trasformazione dei tributi pa-
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