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Annali dell'Islam

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23. a. H. 86 S-l.'l H44.<br />

Era d"uopo perciò coltivare neiranimo dogli Aralji lo spirito jiaziona- 23. a. h.<br />

Il Califfo Umar:<br />

lista e la coscienza della sua superiorità dando ad essi nel novello impero<br />

una posizione assolutamente privilegiata, un'occupazione distinta da quella<br />

di tutti i sudditi, ed il disprezzo per la persona e por le occupazioni dei<br />

vinti. Siffatta condizione d'animo era soltanto i)ossibile radunando i vin-<br />

citori in campi militari appartati e tacendone dei privilegiati viventi a<br />

spese dei vinti: quindi la necessità di tener viva ed attiva la pa.ssiono<br />

per le armi e per la vita di guerra. In principio l'Arabo .solo doveva essere<br />

il milite dello Stato islamico, e la sola ragion d'essere degli altri popoli<br />

era di servire qual fonte sicura e perenne di rendita al popolo dominatori-.<br />

§ 844. — Nell'ordinamento militare dell' impero fiu-ono pure stabilite<br />

alcune norme, che a noi sembrano quasi naturali e spontanee, ma che<br />

dati i procedenti sotto il Profeta, costituivano nulladimono una notevole<br />

ed utile novità nell' impero arabo.<br />

Già dicemmo come, nella consuetudine preislamica continuatasi .sotto<br />

Maometto, tutti i comandi fossero di natura sempre temporanea e con uno<br />

scopo determinato. Alla fine della spedizione tutte le forze ritornavano<br />

a casa ed il comandante cessava di essere tale, rientrando come semplice<br />

fedele nella turba dei seguaci. 'Umar dovette cambiare tutto ijuesto : egli<br />

rese permanenti le cariche militari : le schiere non dovevano più ritornare<br />

ogni volta in patria, ma rimanere in paoso straniero in pel-manente assetto<br />

di guen-a. I comandanti ebbero ordine anche di assumere funzioni di im-<br />

piegati civili, di governatori, amministratori di provincie, esattori d'imposto<br />

e giudici. 'Umar quindi dovette ordinai'e ed organizzare i centri militali<br />

ed amministrativi: fissare le attribuzioni precise di ognuno, ed i confini<br />

delle singole giurisdizioni. Fu necessaria stabilire alcuni centri j)rinei|)ali.<br />

dai quali dipendevano i centri minori.<br />

Cosi in Siria Damasco fu scelta come centro principale amministrativo:<br />

Yazid b. abì Sufyàn prima e poi suo fratello Mu'àwiyah. cumularono in Da-<br />

masco le funzioni di supremo comandante militare, di govornatoro civile<br />

e di giudice. Nei primissimi tempi della conquista, se ben intorpretiamo le<br />

fonti, pare in Siria regnasse una certa confusione. Le varie parti della pro-<br />

vincia furono distribuite tra i comandanti senza stabilire con precisione i<br />

rapi)orti tra Inro di precedenza e di comando, abù 'Ubaj-dah dopo la se-<br />

conda resa di Damasco e la campagna nella Siria Settentrionale raccolse,<br />

a quanto pare, tutta l'autorità nelle sue mani (almeno nominalmente):<br />

ma morto lui nella peste del 18. II. 'Umar, non avendo altra persona d.'lla<br />

stessa fiducia, lasciò l'amministrazione centralo in Siria .sonza capo rico-<br />

nosciuto. È possibile però arguire che già all.)ra rivelasse il suo intendi-<br />

623.<br />

l'uomo ed II so-<br />

vrano: sintesi<br />

della sua vita e<br />

del suo califfato.]

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