Annali dell'Islam

23. a. H. §§ 739-748.
ibn abi Layla non vide alcun male in questa compera, ma Hasan b. 23. a. H.
Sàlih la disapprovò (Yahya, 40, lin. 12-13). '""scairde'ir'proi
Nota J. — La tradizione vuole essere uu documento comprovante che Husayn li. 'Ali comperasse vincie conquista-
mi fondo funri d'Arabia e pagasse su di esso lo stesso kliaràg, o tributo che gravava prima sul prò-
prietario non musulmano venditore del fondo medesimo.
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§ 740. — («) (Yahya b. Adam, da Hasan b. Sàlih, da As'ath, da al-
Hakam) Surayh si comperò un feudo nelle terre dell' ard al-Hìrah
teal principiodel
dominio arabo,
e in particolare
sotto n regno di
Umar.)
(Yahya, 40, lin. 14-15).
[b) (Yahya b. Adam, da Abd al-rahìm, da As'ath, da al-Hakam). La
terra comperata da Surayh aveva nome Zabà. e la compera gli tu possibile
perchè la terra si trovava nell'ard al-Hirah, che era ard al-sulh
Yahya. 40, lin. 15-19).
(e) Anche Ibràhim (al-Nakha'i) disapprovava la compera di terre nel-
l'ard al-kharàg (Yahya, 41. lin. 1 e segg.).
{d) Mugàhid dissuase (^ pure i suoi scolari dal comperare o vendere
terre nell'ard al -Sa \v ad (Yahya, 41, lin. 3-7).
Tutto r 'Iraq (= Sawàd) era stato preso con la forza delle armi ed
era perciò, secondo i teorici, ard al-kharàg.
Nota 1. — Le tradizioni nelle quali si dice che il tale celebre giurista «disapprovava» o « dis-
• saadeva» dalla compera di fondi gravati di kharàg sono tutti velati artifici tradiziouistici per affer-
mare in via indiretta l'obbligo del compratore mu.siilmano di pagare il kharàg so comperava il fondo.
- Cfr. § 7(iL
§ 741, — I
Yahya
b. Adam, da Sufyàn b. Sa'id, da 'Isa b. al-Mugliirah).
al-Sa'bi dichiarò che la compera di una terra nell'ard al-kharàg non
poteva dirsi un riha (atto d'usura), ma (egli) non poteva nemmeno inco-
raggiare a farlo (Yahya, 40, lin. 19 e segg.).
§ 742. — (Yahya b. Adam, da Hasan b. Sàlih, da Qays b. Muslim,
da Tàriq b. Sàlih). Quando una donna degli abitanti di Nahr al-Malik si
convertì all'Isiàm, il Califfo 'Umar stabili che, .se essa voleva rimanere in
possesso delle sue terre, doveva continuare a pagare il kharàg (Yahya,
42, lin. 1 e segg. Cfr. anche ibid., lin. 5 e segg.).
Da questa tradizione si vede come il divieto di comperare una terra
nell'ard al-kharàg provenisse dal dilemma sia d'impoverire l'erario pub-
blico abolendo il kh a r à g ,
sia d'imporre al musulmano compratore la ver-
gogna t l'aggravio di pagare il kharàg, che in principio era considerato
come il marchio disonorante dei non arabi < non musulmani, soggetti al
dominio politico dell'Isiàm.
§ 743. — (Yahya b. Adam, da al-Asgai, da Sufyàn, da un tale, da
ibn Siiin). ibn Sirin ereditò dal padre una terra, sulla quale pagava la tassa
kharàg (Yahya, 41, lin. 16-17).
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