Annali dell'Islam

§s 882, 833. 23. a. H.
23. a. H. costituisce il commento più lusinghiero che si possa fare all'opera politica
III Califfo Umar: ,..,-,
l'uomo ed il so- ^1 Umar.
vrano: sintesi
Nota 1. — Sulle grandi ricchezze accumulate dai Compagni abbiamo molti particolari nei Predella
sua vita e legomeni di ibn Khaldùn (Khaldun, Proleg., I, 416-417). La fortuna di al-Znbayr ammontava a
del suo califfato.]
4(X),CMX) dinar (= circa 8,(HX),000 di nostre lire); Talhah aveva una rendita di 1000 dinar (• circa
•20,(XK) lire) al giorno dalle sue terre nell'Iraq; 'Abd al-raliraàn b. 'Awf lasciò 336,000 dinar (ossia
poco meno di 8,000,0f)0 di lire), e cosi via discorrendo.
§ 833. — Terminate le prime grandi conquiste e imbrigliate le im-
petuose iniziative dei suoi irrequieti capitani, rimaneva pur sempre l'altro
assai più complesso problema a risolvere: l'assetto cioè amministrativo
delle- Provincie conquistate. Ma giacché sui particolari tecnici di questo
argomento abbiamo già parlato con sufficiente ampiezza (cfr. §§ 549 e se-
guenti), ci rimangono qui solo da aggiungere alcuni cenni in rapporto
all'indirizzo generale del califfato di 'Umar.
Tutte le istituzioni di cui 'Umar fu il fondatore e tutti gli atti pub-
blici con esse connessi, appartengono al periodo dopo l'anno 16. H. Nel-
l'anno 17. H. il Califfo istituisce l'èra musulmana. Nello stesso anno va
in Siria, ed in al-Gràbiyah fissa probabilmente le basi fondamentali del
governo da darsi ai sudditi cristiani e le modalità tecniche jier l'occupa-
zione militare.. Nell'anno 18. H. la carestia in Arabia e la peste in Siria
arrestarono e scompigliarono il lavoro di organamento, ripreso nell'anno
successivo; sicché nel 19.-20. H., durante la conquista dell'Egitto, avve-
nuta contro i suoi desideri, 'Umar potè accudire all' istituzione delle pen-
sioni, alla sistemazione dell' 'Iraq ed all'espulsione degli Ebrei e dei Cristiani
da Khaybar e da Nagràn. Negli ultimi due anni e mezzo — non discorriamo
della conquista dell' Egitto, né della campagna di Nihàwand, fatti in cui il
Califfo non ebbe iniziativa né parte direttiva personale — furono dedicati
alla sistemazione generale interna dello Stato, con precipua cura della vigi-
lanza sui governatori e alle inchieste sulla loro gestione dei danari pubblici.
Quali furono i concetti generali che guidarono 'Umar in questa opera
di organamento interno, di cui purtroppo conosciamo soltanto le disposi-
zioni più famose? 0, più correttamente, quali principi direttivi possiamo
noi inferire dall'esame dell'opera sua?
Lo studio delle istituzioni 'umariane ci ha rivelato che il Califfo mi-
rava a dare allo Stato musulmano un assetto regolare, che garantisse la-
conservazione dei grandi vantaggi provenienti dalla conquista delle più
ricche provincie dell'Asia Anteriore. Egli aspirò a stabilh-e uno stato di
cose durevole in conformità dei principi propugnati dal Profeta. Mentre
però Maometto aveva avuto soltanto che fare con una parte della popola-
zione araba, e mai si diede pensiero di estendere la sua autorità oltre
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