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tesi G. Basile.pdf - EleA@UniSA - Università degli Studi di Salerno

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NOTA AL TESTO<br />

La traduzione in <strong>di</strong>aletto calabrese della Divina Comme<strong>di</strong>a, realizzata da<br />

Salvatore Scervini alla fine del secolo XIX, è stata tramandata da testimoni<br />

manoscritti e a stampa. Per quanto mi risulta, tre autografi cartacei, datati 1889-<br />

1892, che portano rispettivamente i seguenti titoli: ’U ’Nfiernu, ’U Prigatoriu,<br />

’U Paravisu, sono oggi custo<strong>di</strong>ti gelosamente dagli ere<strong>di</strong>, nella biblioteca<br />

privata della famiglia Scervini <strong>di</strong> Cosenza; una copia del testo tradotto del canto<br />

XIII dell’Inferno è conservata in un altro manoscritto – presso la Biblioteca<br />

Nazionale <strong>di</strong> Napoli (Ms. Brancacciana, II c. I) – datato 1898, accanto a<br />

ventotto poesie dell’autore, a carattere sociale, e a una lettera in<strong>di</strong>rizzata al<br />

Direttore della Biblioteca.<br />

Nel 1907, per i tipi <strong>di</strong> F. Dragone-Il Popolano <strong>di</strong> Corigliano Calabro,<br />

Salvatore Scervini pubblicò ’U ’Nfiernu, de<strong>di</strong>candolo ai «benigni lettori» e<br />

aggiungendo: «se mi daranno coraggio a continuare mostrerò loro le vie del<br />

Purgatorio e del Para<strong>di</strong>so, già pronte per la stampa»; ma, per quanto ci risulta,<br />

le due cantiche tradotte non furono mai consegnate alla stampa dall’autore,<br />

finché fu in vita. Solo in tempi recenti, nel 1988, il nipote Franco Scervini ha<br />

provveduto a stampare, presso la casa e<strong>di</strong>trice Brenner <strong>di</strong> Cosenza, l’intera<br />

traduzione scerviniana dell’opera dantesca, in tre volumetti, con una breve<br />

Introduzione <strong>di</strong> Antonio Piromalli (pp. I-II), cui segue una Premessa (pp. III-V)<br />

del curatore; ma la pubblicazione è priva <strong>di</strong> una Nota al testo e la traduzione<br />

delle cantiche è corredata da spora<strong>di</strong>che note <strong>di</strong> traduzione <strong>di</strong> singole voci.<br />

Nel 1996, in un volume dal titolo: Salvatore Scervini, La Divina<br />

Comme<strong>di</strong>a in <strong>di</strong>aletto calabrese: ’U ’Nfiernu (E<strong>di</strong>sud, <strong>Salerno</strong>) ho pubblicato il<br />

testo della prima cantica, fondando l’e<strong>di</strong>zione sulla stampa del 1907, dopo aver<br />

preso visione anche della stesura consegnata al manoscritto, del quale si<br />

riportano le varianti. Il testo della traduzione della prima cantica, rivisto nei<br />

criteri <strong>di</strong> trascrizione, nonché corredato <strong>di</strong> un numero più ampio <strong>di</strong> note <strong>di</strong><br />

traduzione e <strong>di</strong> commento, è stato integrato nel presente lavoro <strong>di</strong> <strong>tesi</strong>, che<br />

accoglie anche il testo del Prigatoriu, trascritto, invece, da un manoscritto<br />

autografo – in mio possesso – che contiene l’ultima redazione. Si tratta <strong>di</strong> un<br />

testimone cartaceo, allestito in forma <strong>di</strong> quaderno, scritto in una grafia nitida,<br />

con cancellature, come emerge dall’Apparato delle varianti. È composto da<br />

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