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Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

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Inteso quanto ne havite scripto, vi commen<strong>di</strong>amo dela <strong>di</strong>ligentia havite usata in pigliare<br />

quello balestrero et cetera, et volimo lo fazati retenere socto bona guar<strong>di</strong>a fine a tanto<br />

ve scriverimo altro. Ala parte dele licentie dele biave a noy non pare che debiati fare<br />

troppo contentione utrum voy o lo potestà le debia fare anzi vi dovete intendere bene<br />

asieme acioché l’uno non guasta quello facesse l’altro, ma dele biave vano a Pan<strong>di</strong>no<br />

o zuso del destrecto de Lode ben ne pare che voi fazati le licentie. Ala parte deli<br />

stoppini per fare festa e falo<strong>di</strong>i, per certo non possimo fare che non se miravigliamo<br />

che quella nostra comunità faza tale <strong>di</strong>fficultà, che non fa la menore terra habiamo, e<br />

certo è bene da miravigliare de cossì minima cosa. Et se noy volessimo fare festa non<br />

bisognaria che scrivissemo ala comunità, ma volendose amorevolemente congratulare<br />

cum sì, gli scrivimo che fazano festa como deveriano fare, etiam nobis tacentibus, et<br />

loro debano essere quelli che fazano la festa et per consequens pagare li stoppini; et<br />

cossì induceteli a farlo, et che se faza festa omnino. Ala parte deli denari del carrezo,<br />

instr(u)ite omnino che paghino et si venirano ad noi ben gli responderimo. Ala parte<br />

deli sandoni, Manfredo serà venuto là per dare or<strong>di</strong>ne al tucto, siché circa ciò non<br />

accade <strong>di</strong>re altro. Me<strong>di</strong>olani, vi aprelis 1452.<br />

Ser Iacobus.<br />

Cichus.<br />

394<br />

Francesco Sforza a Gracino da Pescarolo<br />

1452 aprile 7, Milano.<br />

Francesco Sforza in risposta a Gracino da Pescarolo sull’arrivo del re <strong>di</strong> Tunisi con alcuni<br />

Genovesi e con venti cavalli gli or<strong>di</strong>na <strong>di</strong> bene riceverlo e <strong>di</strong> fargli sapere se bisogna <strong>di</strong><br />

“scriptura alcuna” per essere l’ambasciatore arrivato lì senza che Gracino ne fosse stato<br />

informato.<br />

Gracino de Piscarolo.<br />

Havemo recevuto le toe lettere qualle ne scrivi del giongere hogi ad hora del <strong>di</strong>sinare lì<br />

li ambassiatore del serenissimo re <strong>di</strong> Tunice con alcuni Zenoesi, qualli sonno cavalli xx;<br />

et nonobstante non habii lettere alcune da nuy, gli faray apparechiare. Respondendo te<br />

<strong>di</strong>cemo che siamo contenti et volimo che gli faci apparechiare et te sforci de farli<br />

quanto honore te sia possibile; et se circa questo te bisogna scriptura alcuna, avisane<br />

che te la faremo fare per li Maystri del’intrate nostre. Me<strong>di</strong>olani, vii aprilis 1452.<br />

Cichus.<br />

395<br />

Francesco Sforza a Pietro da Norcia<br />

1452 aprile 7, Milano.<br />

Francesco Sforza vuole che Pietro da Norcia, luogotenente <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong>, faccia riavere al<br />

provisionato Zuca da Villanterio i venticinque ducati e le due cavalle che alcuni massari, abitanti<br />

a Vitudono e Bertonigo, gli presero l’anno prima, oltre ad aver uccisi due suoi famigli a<br />

Cornalco.<br />

92r Spectabili militi <strong>di</strong>lecto nostro domino Petro de Nursi, locumtenenti nostro Laude.<br />

Zucha da Vilanterio, nostro provixionato, presente portatore, ne ha facto lamenta che<br />

certi massari, habitanti in Vitudono et in Bertonigo de quello vescovato, quali in anno<br />

proximo passato <strong>di</strong>ce amazarono doi soi famigli ad Cornalco et gli tolsero doe cavalle<br />

et ducati xxv, como dal <strong>di</strong>cto Zucha sareti meglio informato. Pertanto siamo contenti et<br />

vogliamo che circha la restitucione delli <strong>di</strong>cti denari et delle cavalle faciati raxone<br />

summaria et expe<strong>di</strong>cta al <strong>di</strong>cto Zucha. Ex Me<strong>di</strong>olano, vii aprilis 1452.<br />

Manu advene.<br />

Iohannes.

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