16.04.2013 Views

Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Francesco Sforza ai consoli, al comune e agli uomini <strong>di</strong> Salle<br />

(1453 giugno 22, “apud Senigham”).<br />

Francesco Sforza scrive ai consoli, al comune e agli uomini <strong>di</strong> Salle circa la richiesta <strong>di</strong><br />

salvacondotto fatta ai nemici <strong>di</strong> Otto da Mandello. Gli ha scritto <strong>di</strong> rinunziarvi e, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong> non<br />

servirsene. Gli <strong>di</strong>ano notizia se ciò non avvenisse. Nega loro l’obbligo a pagare le tasse per i<br />

cavalli che Evangelista Savello, condottiero ducale, che lascia lì.<br />

455v Consulibus, communi et hominibus Sallarum.<br />

Havemo recevuto le vostre littere per le quali ve gravate ch’el conte Otto da Mandello<br />

habia impetrato salvoconducto dali emuli nostri, che seria tucto in vostro preiu<strong>di</strong>tio per<br />

le ragioni allegate in le vostre littere, che anchora a noi pare el simile. Et per questo<br />

havemo scrito al <strong>di</strong>cto conte Otto che debbia renuntiare a <strong>di</strong>cto salvaconducto et al tuto<br />

anullarlo e non usare d’esso per modo alcuno, e credemo non userà, et quanto pur<br />

volesse usarne et non renuntiarlo, avisaritice. Quantum autem ala parte de Evangelista<br />

Savello, nostro conductero, quale dovendo andare ad Alexandria voria lassare lì alcuni<br />

cavalli, ali quale vorria e rechiede gli dagate le taxe, ve avisamo che nostra intentione<br />

non è che ge le debiati dare, e così ve absolvemo da quelle, perché seria contra li<br />

or<strong>di</strong>ni nostri. Ma bene haveremo caro che de herba et de ogni acconzo gli potriti fare,<br />

lo habiate recommandato, perché non gli havite dare taxe né altro. Data ut supra.<br />

Ser Iacobus.<br />

Cichus.<br />

2148<br />

Francesco Sforza al podestà <strong>di</strong> Maleto<br />

1453 giugno 23, “apud Senigham”.<br />

Francesco Sforza vuole che il podestà <strong>di</strong> Maleto preservi esente, come lo sono i soldati al<br />

campo, Bolso, famiglio <strong>di</strong> Giacomo da Piacenza, famiglio ducale.<br />

Potestati Maleti.<br />

Vene lì il Bolso, famiglio de meser Iacomo da Piacenza, nostro famiglio. Pertanto,<br />

parendo ad nuy sia debito et honesto che luy sia preservato exempto, como li altri<br />

soldati stano in campo nostro, volimo debbe providere che luy non sia pezo tractato,<br />

ma sia servato exempto como li altri nostri soldati. Ex campo nostro apud Senigham,<br />

<strong>di</strong>e xxiii iunii MCCCCLIII.<br />

Zanetus.<br />

Iohannes.<br />

2149<br />

Francesco Sforza ad Antonio da Tortona<br />

(1453 giugno 23, “apud Senigham”).<br />

Francesco Sforza scrive ad Antonio da Tortona sull’inizio dei lavori <strong>di</strong> quella fortezza<br />

esortandolo a proseguirli e a farvi lavorare gli uomini del posto.<br />

Antonio de Terdona, provisionato nostro.<br />

Havemo recevuto le tue lettere per le qual restiamo avisati del’or<strong>di</strong>ne et del principio<br />

dati ala fortificatione de quella forteza; che molto ne piace e comen<strong>di</strong>amotene. E così<br />

volemo che tu prosegui a fare lavorare, segundo che è or<strong>di</strong>nato, como eciam<strong>di</strong>o<br />

scrivemo a quelli homini che non gli perdano tempo. Data ut supra.<br />

Ser Iacobus.<br />

Cichus.<br />

2150<br />

Francesco Sforza a Ottone da Mandello<br />

(1453 giugno 23, “apud Senigham”).

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!