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Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

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Francesco Sforza a Bartoluccio da Gubbio<br />

1453 marzo 18, Milano.<br />

Francesco Sforza chiede a Bartoluccio da Gubbio <strong>di</strong> provvedere alla sistemazione dei trenta<br />

cavalli che Colella da Napoli ha tra vecchi e nuovi, finché non si provvederà altramente.<br />

353r Bartholucio de Eugubio.<br />

Collella da Napoli, nostro conductero, ne <strong>di</strong>ce havere tolti cavalli xxx fra homini d’arme<br />

tolti et cavalli conpri de novo, però volemo gli prove<strong>di</strong> de logiamento in qualche locho,<br />

fino nuy provederimo altramente. Me<strong>di</strong>olani, xviii marcii 1453.<br />

Cichus.<br />

1636<br />

Francesco Sforza al podestà, al comune e agli uomini <strong>di</strong> Redobio<br />

1453 marzo 18, Milano.<br />

Francesco Sforza impone al podestà, comune e uomini <strong>di</strong> Redobio <strong>di</strong> dare, come ha loro<br />

comunicato Raffaele Zaccaria, alloggiamento ai trentacinque cavalli <strong>di</strong> Antonello del Borgo. Lo<br />

stesso vale per quelli <strong>di</strong> Rozasco e Langosco per la sistemazione <strong>di</strong> trentanove cavalli.<br />

Potestati, communi et hominibus Redobii.<br />

Como sapeti per Raphaelo Zacharia, nostro fameglio, ve sonno taxati xxxv cavalli de<br />

Antonello del Borgo, nostro conducterio, et inten<strong>di</strong>amo che ve fati <strong>di</strong>fficili ad allozarli.<br />

Pertanto meravigliandone et essendo de vuy malcontenti, ve commettiamo et volemo<br />

che omnino li debiati lozare secondo el bulletino, quale ve mandarà el <strong>di</strong>cto Raphaello.<br />

Et in questo non sia <strong>di</strong>fficultà nì exceptione alcuna. Me<strong>di</strong>olani, xviii marcii 1453.<br />

Irius.<br />

Cichus.<br />

In simili forma scriptum fuit potestati ac communi et hominibus Rozaschi et Languschi<br />

pro equis xxxviiii similiter alogian<strong>di</strong>s.<br />

1637<br />

Francesco Sforza a Marcoleone da Nogarolo<br />

1453 marzo 26, Milano.<br />

Francesco Sforza comunica a Marcoleone da Nogarolo che, arrivato a Milano, ha saputo che le<br />

fanterie a Rivolta sono state sostituite da cernede e che Venezia ha pre<strong>di</strong>sposto a Covo e ad<br />

Antegnate carri <strong>di</strong> fieno <strong>di</strong> cui ignora la destinazione. Non lasci partire gli uomini d’arme e, nel<br />

caso fossero già andati, li avvisi <strong>di</strong> non abbandonare gli alloggi fino a che non si sapranno i<br />

propositi nemici, facendoli ritornare per non essere sprovvisto <strong>di</strong> uomini in caso <strong>di</strong> bisogno.<br />

Te avisamo, como da poy siano gionti qui, havemo havuto informatione come le<br />

fantarie erano in Rivolta sono tucte state levate et in cambio de fanti li sonno state<br />

messe cernede; ancora havemo havuto adviso como in Covo et Antignate è stato per<br />

la Signoria apparechiato de molte carra de feno; non havemo fin qui ancora possuto<br />

intendere a che fine fazano queste provisione et porria forse essere che fariano<br />

pensiero de venire lì o andare altrove. Il perché volemo che non siando ala recevuta de<br />

questa partiti quelli homini d’arme de lì, non li lassi più partire et li reteneray tanto lì<br />

dentro fin a tanto che’l se veda li andamenti (a) che faranno li nostri inimici. Et se per<br />

caso fussero partiti, vogli subito advisarli per messi proprii, volando questa nocte, che<br />

non se partino dali loro logiamenti per venire qui in Me<strong>di</strong>olano, fin a tanto che’l se sapia<br />

chiaramente li progressi deli <strong>di</strong>cti inimici. Et sentendo tu redunata de gente, porray<br />

senza <strong>di</strong>mora farli tucti ritornare lì dentro siché curamo tu, che sii sul facto, che non sii<br />

colto sproveduto et nudo de questi homini d’arme venendo li nimici lì. Et de quello<br />

sentiray advisane. Me<strong>di</strong>olani, xxvi marcii 1453.<br />

Iohannes.<br />

Iohannes.<br />

(a) li andamenti ripetuto.

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