Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

324v Locuntenenti Laude.
Ve comectiamo et volemo che, recevuta questa, subito fazate fare li zeppi alla
serpentina et apparecchiare ogn'altro suo fornimento et far fare li coconi et ogni altro
apparechio, perché bisognando subito se possa adoperare senza dimora; et
advisaretine del ricevimento di questa et ac que hora per più nostra chiareza.
Mediolani, die vii februarii 1453.
Irius.
Cichus.
In simili forma scriptum fuit commissario et castellano Cassani.
1461
Francesco Sforza a Gracino da Pescarolo
1453 febbraio 6, Milano.
Francesco Sforza ordina a Gracino da Pescarolo di prestare al “commandatore” di Pavia ogni
aiuto e, richiesti, convochi i suoi debitori e fittavoli, perché saldino i debiti e paghino pure quanto
devono dare per l’anno in corso, anche se occorrerà anticiparne la scadenza.
Gracino de Piscarolo.
Perché el venerabile misser lo commandatore de quella nostra cità de Pavia ad questi
nostri urgenti bisogni ne ha ad subvenire de bona quantità de denari, quali per grande
parte ha ad retrare da molti soi debitori et fictabili, che stano in la cità et contado nostro
lì, che sonno alquanto renitenti ad fargli suo debito, siamo contenti et per queste te
commettiamo et volemo che, ad ogni rechiesta del prefato misser lo comandatore,
debbi havere da te tucti questi tali suoy debitori et massari et fictabili et, constante de
debito, li induchi et astrenghi per ogni modo ad pagarli et satisfargli integramente di
quanto gli sonno tenuti, cossì per lo tempo passato como per tucto questo anno,
nonobstante che li termini non siano ancora venuti, perché questo è l’interesse dela
Camera nostra, facendoli fare cauti opportunamente dal dicto commendatore, como è
rasonevole. Et circa questo prestali ogni adiuto et favore ad conseguire dicti debitori,
non altramente che se fossero debitori dela Camera nostra. Mediolani, vi februarii
1453.
Christoforus de Cambiago.
Cichus.
1462
Francesco Sforza al referendario e all’ufficiale delle bollette di Pavia
1453 febbraio 7, Milano.
Francesco Sforza comunica al referendario e all’ufficiale delle bollette di Pavia che sono andati
da lui i dieci uomini di Sezze nell’Alessandrino e ha disposto che otto di loro stiano a Pavia con
l’obbligo di presentarsi una o due volte al giorno, come sarà loro detto, e di attenersi alle
disposizioni loro date. Gli altri due si fermeranno a Milano, come appare dal prospetto allegato.
Referendario et offitiali bulletarum Papie.
Sonno venuti a noy liberamente quelli dece homini da Sezo de Alexandria quali ne
haveti derizati cum vostre littere; et siamo restati contenti che octo de loro vengano a
stare lì, et l'altri duy rimangono qua, como vederiti per la inclusa lista. Et havemo
imposto a quelli octo che se presentano a voy una o due volte al dì, como gli ordinareti;
siché toleriti el loro nome et postea gli ordinarete quanto haveranno a fare circa el
presentarse a voy et non partirse senza nostra licentia. Mediolani, vii februarii 1453.
Ser Iacobus.
Cichus.
Mediolani Stefaninus de Berveriis loco Benedicti Ferufini
Manfredinus Carcanigius
Papie Paganellus Bussa
Petrus Rocha