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Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

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Francesco Sforza al podestà e all’ufficiale delle bollette <strong>di</strong> Pavia<br />

1452 ottobre 2, “apud Lenum”.<br />

Francesco Sforza comunica al podestà e all’ufficiale delle bollette <strong>di</strong> Pavia <strong>di</strong> aver concesso a<br />

Bassano Stampa, confinato a Tortona, <strong>di</strong> stare a Pavia, presentandosi a lui due volte al giorno.<br />

Potestati et officiali bullectarum Papie.<br />

Nuy havemo concesso licentia ad Bassano Stampa, nostro cita<strong>di</strong>no lodesano, quale<br />

era confinato a Tertona, de possere venire a stare lì a Pavia. Pertanto volemo lo<br />

debiati acceptare et or<strong>di</strong>narli che se presenti denanzi da vuy ogni dì doe volte et<br />

observare le sue confine como observaranno li altri. Data in castris apud Lenum, <strong>di</strong>e ii<br />

octobris 1452.<br />

Zannetus.<br />

Iohannes.<br />

975<br />

Francesco Sforza all’ufficiale delle bollette <strong>di</strong> Pavia<br />

(1452 ottobre 2, “apud Lenum”).<br />

Francesco Sforza informa l’ufficiale delle bollette <strong>di</strong> Pavia <strong>di</strong> aver permesso a Biagio degli<br />

Inviciati <strong>di</strong> risiedere a Pavia e a Milano con l’obbligo <strong>di</strong> presentarsi da lui a Pavia, due volte al<br />

giorno. Quando andrà a Milano, l’ufficiale comunicherà la sua partenza e appena arrivato Biagio<br />

si presenterà all’ufficiale.<br />

Officiali bulletarum Papie.<br />

Nuy havemo concesso ad Biaso de Inviciati, cita<strong>di</strong>no nostro de Alexandria, che possa<br />

stare ad Me<strong>di</strong>olano o ad Pavia, dove meglio piacerà ad luy. Pertanto volemo li debie<br />

comandare che per finché starà lì ad Pavia, se debbia ogni dì doe volte presentarse<br />

denanzi da ti et, quando luy se vorrà partire de lì per andare a Milano, vogliamo debbi<br />

scrivere allo officiale nostro dele bollete de Me<strong>di</strong>olano como <strong>di</strong>cto Biaso se parte de lì<br />

per andare a Me<strong>di</strong>olano et comanderay al <strong>di</strong>cto Biaso che, inanzi <strong>di</strong>smonti da cavallo<br />

né che vada in veruno altro luoco, se debbia presentare denanze alo <strong>di</strong>cto officiale dele<br />

bollete. Et questo faray ogni volta che lo <strong>di</strong>cto se parterà da Pavia per andare a<br />

Medolano, rescrivendeni dela receptione della presente et cossì dela presentatione<br />

soa denanzi da ti. Data ut supra.<br />

Cichus.<br />

In simili forma scriptum fuit officiali bulletarum Me<strong>di</strong>olani.<br />

976<br />

Francesco Sforza al referendario e a Gracino da Pescarolo<br />

1452 ottobre 2, “apud Lenum”.<br />

Francesco Sforza chiede al referendario e a Gracino da Pescarolo a Pavia <strong>di</strong> fargli avere al più<br />

presto centocinquanta casse <strong>di</strong> verrettoni, perché delle cento richieste a Pavia e a Milano gliene<br />

hanno fatte arrivare a Cremona solo 42 e dopo la <strong>di</strong>stribuzione fatta è rimasto sprovvisto; del<br />

quantitativo richiesto ne ha informato anche i Maestri delle entrate.<br />

239r Referendario et Gracino de Piscarolo Papie.<br />

Dilecti nostri, perché expectiamo de dì in dì cinquecento balestreri da Zenova et<br />

retroviamone qui in campo senza alcuno veretone, <strong>di</strong> che vi havimo scripto tante nostre<br />

lettere devesseno cum ogni instantia et solicitu<strong>di</strong>ne mandarne quella mazore quantità<br />

fosse possibile et fra più presto tempo ne devessino mandare ad Cremona fra dellì et<br />

Milano fino al numero de cento capse, et in tucto ne sonno state mandate capse 42,<br />

quale havimo <strong>di</strong>spensate per le terre et forteze nostre de qua, et ne troviamo senza<br />

uno veretone al mundo; <strong>di</strong> che se retroviamo malcontenti, sì perché <strong>di</strong>cti balestreri<br />

havirano ad perdere tempo et che preiu<strong>di</strong>ca ultra modo al stato nostro. Et perché ne<br />

bisognono per ogni modo ad non potere fare de manco fino al numero de capse cl de<br />

<strong>di</strong>cti veretoni mezanelli, vi caricamo, stringemo et sconzuramo che, si havite cara la

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