Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

Havimo recevuto le littere de vuy, referendario, continente che in quella nostra cità se
commetteno de molti enormi inconvenienti, che molto rincresceno a quelli hanno voglia
de ben vivere, che, non gli providendo, multiplicaranno tanto che tale serà el vivere lì,
quale in uno bosco; et che novamente in casa de Iohannepaulo Spiciaro gli sonno feriti
alcuni da Sar(tir)ana, non altramente che se facesse ala serata; dele quale tucte cose
tanto ne remanemo malcontenti quanto dire se potesse. Et deliberamo omnino
providerli in modo che quelli fanno simili stracoli se corgieranno che non ne piaceno;
ma per dare principio a questa cosa volimo et ve comettimo che, in el caso de presente
seguito de quelli da Sartirana, debiate fare ragione non guardando in fronte ad homo
del mondo. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.
1330
Francesco Sforza al podestà di Lodi
1453 gennaio 8, Milano.
Francesco Sforza consente al podestà di Lodi di assentarsi dall’ufficio per i suoi affari per dieci
giorni, lasciando in sua vece una persona capace.
302v Potestati Laude.
Requisitionibus tuis volentes annuire, contenti sumus, et per presentes licentiam tibi
concedimus quod, pro tuis peragendis negotiis, ab officio, cui prees, te absentare
possis spatio dierum decem, itu mora et reditu computatis, dimissa tamen loco tui
persona idonea et sufficienti que diligenter in omnibus suppleat vices tuas. Mediolani,
viii ianuarii 1453.
Ser Iacobus.
Cichus.
1331
Francesco Sforza al referendario di Pavia e a Gracino da Pescarolo
1453 gennaio 9, Milano.
Francesco Sforza scrive al referendario di Pavia e a Gracino da Pescarolo di prendere atto di
quanto scrivono i Maestri delle entrate circa il credito di Francesco de Bonate da Mantova.
Referendario Papie et Gracino de Piscarolo.
Vedireti per le alligate quanto ve scriveno li Maestri del’intrate nostre per lo credito de
Francesco de Bonati de Mantua. Per la qualcosa volimo, et espresse vi commettemo
che debbiate exequire quanto essi ve scriveno, et quanto più presto et meliore
expeditione gli dariti, tanto più l’haverimo caro. Mediolani, viiii ianuarii 1453.
Ser Iacobus.
Cichus.
1332
Francesco Sforza ad Antonio degli Eustachi
1453 gennaio 9, Milano.
Francesco Sforza, avallando la rimostranza di quelli di Novara per la richiesta di otto uomini per
il galeone, dice ad Antonio degli Eustachi di lasciar correre, provvedendo per altra via.
Domino Antonio de Eustachio.
Ha mandato qui da nuy la comunità nostra de Novara, quale s’è grava del
comandamento gli avete facto che mandino octo homini per armare el galione, et de
questo se sonno molto doluti cum nuy. Pertanto ve commettimo et volemo che per
questo non gli daghati molestia alcuna per questa volta tanto, ma provedeti per altra
via come meglio ve pare. Mediolani, viiii ianuarii 1453.