Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

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ai loro armigeri e stipendiari, libero e sicuro accesso e transito nelle terre soggette alla giurisdizione ducale e dispone che i suoi ufficiali e i sudditi li provvedano del necessario e prestino loro ogni aiuto, consentendo ai fratelli, ai loro armigeri e stipendiari di passare sul ponte di navi del fiume Canegro e nei campi e vicino ai territori elencati nella missiva. All’opposto si fa divieto agli ufficiali e ai sudditi di concedere ai nemici di detti consanguinei vettovaglie o che si accordi loro alcun genere d’altri favori per ordine del duca ai signori presenti e riportati in elenco. Lodovichus dux Sabaudie, Cablasii et Auguste Sacri Romani Imperii princeps vicariusque perpetuus, marchio in Italia, princeps Pedemontium, Gebenensis et Baugiati comes, Baro Vuandi et Fougiati licetque Vercellarum ac Suburgi et cetera, dominus, dilectis fidelibus Gulielmo de Foresta, consiliario, et Barlivo de Valisauguste nec Uberto de Villa, Bonno de Villa et Georgio de Solario scutifferis nostris salutem. Supplicationi illustrium consanguineorum nostrorum, marchionis Montisferrati, filii nostri carissimi et fidelis, necnon Gulielmo de Monteferrato, eius fratris, super his nobis facte favore benivolo bonisque respectibus inclinati et presertim ipsos consanguineos nostros cum dignis favoribus et auxiliis, ut tenemur, prosequi volentes, vobis et vestrum cuilibus insolidum attente committimus et mandamus sic omnino fieri volentes, quatenus ad dicta loca opportuna accedendum eisdem consanguineis nostris eorumque armigeris et stipendiatis quamprimum et quociens per eos requisiti fueri(n)t, de libero, tuto ac securo 470r accessu ac transitu ad et per quecumque loca et territoria nobis tam mediate, quam immediate submissa semel et pluries insimul, vel divisim et tam in eundo, quam in redeundo necnon de victualibus et aliis necessariis pro pretio competenti provideatis, ac per quoscumque officiales fideles et subditos nostros provideri faciatis, et alias eiusdem consanguineis nostris eorumque predictis armigeris, stipendiariis et subditis opem auxilium et favores opportunos prebeatis et preberi curetis, prout vobis videbitur et rationabiliter faciendum, ita etiam quod eisdem consanguineis nostris eorumque predictis armigeris et stipendiatis liceat unum pontem navium in et super flumine Canegri, ubi quando et prout sibi videbitur, pro transitu huiusmodi firmare; et insuper liceat in aralibus et prope terras nostras Valencie, Basegnane, Peceti, Montiscastri, Petre Burgi Basegnane, Frestaroli, Brenude, Vailate et aliorum locorum nostrorum circumstantium cum eius predicta comitiva in casu necessitatis retrahere. Ceterum volumus vobisque distinctius committimus et mandamus ut omnibus et singulis officialibus fidelibus et subditis nostris prohibeatis quibus, eciam per presentes, ut supra, prohibemus et sub pena nostre indignationis, ne hostibus ipsorum consanguineorum nostrorum victualia et alios (a) favores quoscumque prebeant quomodlibet, vel ministrent, sed pocius eisdem nostris consanguineis faveant et opem ferant. Nos enim ad premissa omnia et singula agenda et virili executioni demandanda, vobis et vestrum cuilibet plenam per presentes impartimur potestatem, et ab omnibus aliis officialibus fidelibus et subditis nostris, mediate et immediate pareri volumus et intendi cum penis velut nobis. Data Gebenis, die xvi iunii 1453. (a) Segue fructus depennato. Per dominum presentibus dominis: Antonio ex comittibus Valperge, cancellario Sabaudie, Petro de Valuia, Francisco de Thomateis Presidentes Gebenis: Felibato de Montori, Iohane de Campionis, Iacobus Megneni, generali et cetera, Iohanne Maleta, thesaurero et cetera. 2205 Francesco Sforza al vescovo di Tortona 1453 luglio 9, “apud Gaydium”. Francesco Sforza esprime al vescovo di Tortona ilsuo stupore per le difficoltà che solleva nel pagare i cinquanta ducati del bue e i trenta dovuti per l’abbazia di Sant’Alberto, somma assegnata a Bartolomeo da Bologna e a Bartolomeo da Messina. Si stupisce che si comporti
così proprio lui, che dal duca ha ricevuto grazie e umanità: dovrebbe essere il primo dei prelati a dare ogni aiuto, consapevole dei bisogni ducali. Voglia, quindi, versare subito tali danari, come anche lo solleciterà Pietro da Lonate, commissario ducale, perché, altrimenti, ne avrà peggior danno. 470v Reverendo in Christo patri dilectissimo nostro domino, Dei gratia episcopo Terdonensi. Non senza admiratione habiamo inteso quanto la vostra paternità se faza molto difficile in volere pagare li cinquanta ducati del bove et li xxx per l’abacia de Sanctalberto, delli quali vuy ne sete debitore, et li quali sonno assignati a Bartholomeo da Bologna et Bartholomeo da Missina, perché ne pare, quando ogni altro prelato del paese nostro volesse essere difficile nel dare adiuto, vuy deveristi per ogni via et modo circare adiutare et non farse difficile, maxime essendo debitore, como vuy sette, attendendo ale piacevoleze, gracie et humanitate, quale habimo usato verso de vuy cha verso veruno altro prelato. Per la qual cosa, credendo nuy che quando bene non ne fosti debitore, vuy ne dovesti adiutare in questi nostri presenti bisogni per poderse valere d’essi nostri conestabili, ve confortiamo et pregamo vogliate subito pagare dicti dinari senza alcuna dimora, como per parte nostra ve instarà Pedro de Lonate, nostro comissario, et per l’amore che ce portate non vogliate fare sopra questo dilatione, né veruna altra exceptione, avisandove che quando in questo vuy usasti negligentia, a nuy faresti cosa assai molesta, et a vuy ve ne seguirà spesa et damno per respecto che venerà lì el cancellero d’essi fanti, ad starci ale spese vostre cum qualchi fanti. Data in nostris felicibus castris apud Gaydum, die viiii iulii 1453. Bonifatius. Iohannes. 2206 Francesco Sforza al luogotenente di Lodi (1453 lugno 9, “apud Senigham”). Francesco Sforza scrive delle difficoltà esposte dal luogotenente di Lodi nel ricuperare i denari dovuti dal vescovo per il bue e l’abbazia di Sant’Alberto cui sono tenuti anche gli abbati di Precipiano e di Mollo, invitandolo ad andare nuovamente dal vescovo. Nel caso fossero duri a cedere, tenti per smuovere l’abbate di Precipiano anche con Blasio di Asseretto. Qualora entrambi non si arrendessero, li avverta che avranno in casa come loro ospiti, quindi da loro spesati, il cancelliere dei fanti conestabili con alcuni fanti. Locumtenenti Laude. Havemo recevute la toa littera et inteso quanto ne scrive dela difficultà è in recuperare li dinari deli quali è debitore monsignore el vescovo per lo bove et per l’abatia de Sanctalberto, et così l’abate de Precipiano et lo abbate de Mollo, quali dinari sonno assignati a Bartholomeo da Bologna et Bartholomeo da Missina, et cetera, al che, respondendo, te dicemo che de ciò ne maravigliamo, et maxime del prefato monsignore, al quale havemo usata più liberalitate che ad prelato che sia nel paese nostro, del quale crediamo, quando non li dovesse dare, ne dovesse imprestarli in questi nostri bisogni. Per la qual cosa, havuta questa, volemo che vogli retrovarti con luy, recordandogli questo per parte nostra, caricandolo et stringendolo che statim voglia exbursare questi cinquanta ducati ch’el ne debbe dare del bove et li xxx ch’el ne debbe dare per l’abbatia di Sanctalberto, dela quale sa ben la soa parte quanto liberamente gli ne habiamo compiaciuto, al quale anchora nuy scrivemo per l’aligata, stringendolo molto ita che essi 471r nostri conestabili siano integralmente satisfacti. Siché circha ciò non gli perderai tempo alcuno. Appresso volemo che simile exortacione faci ali prediti abbati, quali ne sonno debitori, cioè quello di Precipiano de cinquanta ducati per lo bove, et quello di Mollo de xv per lo subsidio, ita che fazano el dovere, et quando pure se vogliono fare negligenti, volemo che tu usi ogni prova cum fare ogni executione perché dicti dinari se habiano subito. Et questo se vole fare con ogni celeritate, avisandote che, quando questo non sortischa subito effecto, nuy lo imputarimo ad tuo manchamento et ad tua negligentia. Et perché meglio possi così
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1r Yhesus Maria 1 Francesco Sforza
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Francesco Sforza chiede al referend
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(a) Così A. 13 Francesco Sforza vu
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Iacobino de Villanova. Ne miravigli
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illustrissimi domini ducis habuisse
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1451 dicembre 31, Lodi. 6v Provisor
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Volimo che subito tu mandi a Cugnol
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Francesco Sforza convoca il capitan
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Cichus. A margine: De pace tractand
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tassa di quattro cavalli di Gabriel
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Cichus. A margine: Pro causa Bartho
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66 Francesco Sforza comanda a Manfr
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Havimo ordinato che miser Nicolò A
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(1452 gennaio 17, Lodi). Officiali,
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deli nostri et tricento de li vostr
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l’ordine suo, segondo lo quale de
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dicto Andrea da Birago, cioé che v
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marchexino nostro, ch’el ne pare
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Referendarto Papie. Li egregi docto
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23r Potestati et castellano Vigleva
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1452 gennaio 31, Milano. 24v Rector
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ecevuto uno mazo de lettere portate
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ad vuy che quello Gorzo habia havut
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Et a questa electione siamo remasi
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tu meriti venendoce nele mane; l’
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155 Francesco Sforza scrive ad Anto
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provisionati, ad che respondendo ve
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168 Francesco Sforza vuole che il l
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Francesco Sforza non intendendo acc
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Cichus. 182 Francesco Sforza, avvis
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donde non potevano torre del sale,
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Domino Antonio de Lonate. Intendend
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40r Domino Bartholomeo de Ricardis
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Giovannino Dente e Giovanni e Anton
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fare la debita compartitioni fra vo
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Francesco Sforza ordina al podestà
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pocho molesto. Data Mediolani, die
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d’esso Petro siamo cauti et secur
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dell’Adda in territorio sforzesco
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241 Francesco Sforza vuole che Grac
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informatione che cossì sia, constr
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253 Francesco Sforza informa il ref
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Battista da Cilavegna, armigero di
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advisarimo quello haveray ad fare.
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Francesco Sforza al luogotenente di
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Francesco Sforza a Giacomo Bolognin
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haviti cara la gratia nostra. Data
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290 Francesco Sforza a Gracino da P
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Iohannes. 296 Francesco Sforza al p
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Francesco Sforza ad Antonio degli E
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Siamo contenti et volimo che ali sp
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Cichus. 316 Francesco Sforza a Fran
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Francesco Sforza ordina al podestà
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Ne miravigliamo assai che voy non h
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exactione deli dicti denari che ad
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havendo ad mente che de questi dena
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Irius. Cichus. (a) et cussì ne par
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o beni mobili, e di inormarlo del t
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al’antedicto Marchino, el quale s
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Perché deliberamo et siamo dispost
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su Zannino. Bolognino de Attendolis
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82v Potestati Pandini. Volimo che s
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per li quali li pare che l’uno e
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384 Francesco Sforza al capitano di
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ne è stato esserne advisato da voy
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gli fay questa per una differencia
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havemo facto dire et factela carica
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Inteso quanto ne havite scripto, vi
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Cichus. 399 Francesco Sforza a Giac
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Francesco Sforza, per la raccomanda
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Mediolani, xi aprilis 1452. Christo
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contra de lui et de suoi per questa
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Francesco Sforza ordina a Gentile d
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Zanectus. Iohannes. 428 Francesco S
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scrivimo et charicamo vogliati prov
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manibus iungulis immergi, nobis res
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Francesco Sforza al podestà, al co
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Francesco Sforza al referendario di
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Francesco Sforza a Pietro da Norcia
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Francesco Sforza sollecita il vesco
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Francesco Sforza comanda al luogote
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nostra, ma che ne lo sapy reassigna
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Francesco Sforza, sollecitati il ve
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Dilectissima nostra, Arman ebreo, h
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de Ardizi possa, in considerazione
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504 Francesco Sforza al podestà e
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Altre volte Matheo de Bagnacavallo,
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ordinato, rescrivendone dela recevu
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Ser Facinus. Cichus. (a) Segue modo
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l’assegnazione di un compagno al
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531 Francesco Sforza al referendari
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Domino Petro de Tibaldischis de Nur
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s’intenda con Teseo e passi di qu
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nipote Giovanni a pagare a febbraio
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(b) segue Data Mediolani, iii maii
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Mediolani, die vi maii 1452. Marchu
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nostro iusire in campo adesso de pr
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però volemo lassi stare il dicto I
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deliberando nuy che li predicti dom
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voglati mandare et providere 132v c
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con li vostri in Alesandrina, segun
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commanda che vuy andati alla guarda
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Prudenti viro potestati nostro Sanc
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de intorno da ogni canto, ad ciò c
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Francesco Sforza ringrazia Moretto
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Francesco Sforza, in seguito a quan
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(a) Segue et capitaneo parchi depen
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Il governatore et potestà de Caste
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629 Francesco Sforza a Gerolamo de
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634 Francesco Sforza al podestà di
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ingiunto a quelli dei paesi del ves
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Francesco Sforza al podestà di Pav
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de luy, advisandote che al’altre
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654 Francesco Sforza a Luchina dal
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honesto et rasonevole che cossì co
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664 Francesco Sforza a Giuseppe de
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vostra diligentia. Nuy havimo novam
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Intendendo che la roptura quale fac
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exequire et fare quello serrà da f
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cosa del suo senza altra repplicati
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locotenente de Lode, ve dicimo coss
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Marino da Servigliano, nostro homo
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Siamo informati che, venendo Iohann
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Francesco Sforza vuole che Bartolom
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715 Francesco Sforza ai consoli, co
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Francesco Sforza, alle scuse di Mar
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nuy. Et perché nostra intentione
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730 (1452) agosto 7, “apud Quinza
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735 Francesco Sforza a Bolognino de
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Monferrato. Lo assicura che provved
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contra ogni debito de raxone. Per l
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forma potesse resistere ad una gran
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executione, usando ogni diligentia,
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Francesco Sforza al podestà di Pav
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avisare, aciò sapiati la casone pe
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salvaconducto da nuy, il quale have
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774 Francesco Sforza a Bonifacio de
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faciano fugire et redure el bestiam
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de Ferro e di rimettere la vertenza
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fuga, ordinando ch'el sia consignat
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Per altre nostre, sottoscripte de n
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Canonici Sancti Alexandri Maioris P
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Francesco Sforza dice a Taddeo dal
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Francesco Sforza comanda all’uffi
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prima ydonea et sufficiente segurt
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819 Francesco Sforza a Bosio Sforza
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Francesco Sforza comunica al podest
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provveda Giovanni da Milano e l’i
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volimo innovare altro, salvo che qu
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Francesco Sforza comunica ai rettor
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ordinando et commandando ad esso ca
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Bonifacius. Cichus. 851 Francesco S
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Francesco Sforza scrive al referend
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septembris 1452. Marchus. Iohannes.
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Zanetus. Cichus. 867 Francesco Sfor
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Ser Iacobus. Cichus. In simili form
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perché, dice, sonno tropo strecti
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in la terra et poy ala tornata rete
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Domino Manfredino de Becharia. In q
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maggioranza di feudatari ed esenti.
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espondemo che hay facto bene et cos
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Francesco Sforza ordina a Francesco
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Cichus. 909 Francesco Sforza rispon
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Francesco Sforza vuole che il frate
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Francesco Sforza avverte il fratell
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Ser Fazinus. (a) Iohannes. (a) Segu
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Francesco Sforza al podestà di Sal
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ne rechiedeti, et che, subito da pu
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Bonifacius. Iohannes. (a) Così, ma
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Iohanne dalla Bosa, homo d'arme del
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divieto di condurre in città i pan
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Cichus. 957 Francesco Sforza agli u
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etiandio gli havimo scripto. Ala pa
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advisasse subito in quanti dì et q
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Dilecte noster, siamo informati che
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gratia, honore et stato nostro, faz
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Francesco Sforza vuole che Nicola d
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241v Locuntenenti et castellano Lau
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per mettersi in poncto et in ordine
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Francesco Sforza assicura Luchina d
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garzone del dicto domino Angelo, et
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Domino Thadeo de Verme. Boso, nostr
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Potestati Papie. Intendemo quelli o
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(a) Segue servito depennato. 1019 F
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Cichus. A margine: Quod Antonius Si
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maxime del’acto hanno usato ad an
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1452. Bonifacius. Iohannes. A margi
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Francesco Sforza asseconda la richi
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Francesco Sforza ingiunge al podest
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1050 Francesco Sforza a Pietro Visc
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Cichus. A margine:Pro licentia dand
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Lodigiano solo per avere un salvaco
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Cichus. A margine: Pro hominibus mi
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Francesco Sforza al luogotenente di
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Havimo concesso licentia ad Iacomo
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Francesco Sforza a Bolognino de Att
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Andreolo de Iacomo de Dosena Ambros
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Idem. Cichus. In simili forma scrip
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partirà senza nostra speciale lice
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Castelnovo et disse Castiglione, pe
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Francesco Sforza assicura Nicola de
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Pertanto humilmente supplicano la v
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inclusa copia. Et perchè, havendo
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questo di, et havendone mò facto i
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cavallari da Pavia ad Piasenza, sec
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Francesco Sforza fa presente a Ales
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proximo che vene, et non essendo vu
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1138 Francesco Sforza al luogotenen
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Franciscus Sfortia Vicecomes manu p
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Francesco Sforza al vescovo di Lodi
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esse, la renetentia et inhobedienti
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scoperto, ma dice che vuy non volet
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276r Potestati Cotonii. Volimo et c
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Francesco Sforza ordina al castella
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Volimo faciati revocare ogni descri
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Lo reverendissimo monsignore cardin
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Como tu say, nuy havimo donato a Ma
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et conscientia, et non havendo luy
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quella nostra cità, et ne ha dicto
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encresce che tu servi tali modi. Pe
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Cichus. a Segue modo depennato. 119
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effectualiter debiate exequire quan
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così rintuzzato. Lo informa delll'
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Mengo bastino. Consderato il bisogn
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Francesco Sforza al referendario di
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mandandoli presto serà meglio, per
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mercordì a nocte, al chè responde
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Zannetus. Iohannes. (a) Segue xv de
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cosa grata, ma non possemo perché
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Cichus. 1235 Francesco Sforza ad Al
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(1452) dicembre 20, Cremona. Sono s
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Perché subito passato che serà el
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287v Gracino de Piscarolo Como tu p
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Francesco Sforza a Zanino Barbati (
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che vogliati providere che esso Don
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Irius. Cichus. 1270 Francesco Sforz
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Francesco Sforza scrive a Sagramoro
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etiandio nuy te may mandassemo a di
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Zannetus. Cichus. Scriptum fuit cap
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che sia sufficiente et bastevole al
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Francesco Sforza ordina a Raffaele
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non è stato dato ordine veruno che
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Iohannes. 1305 Francesco Sforza all
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Francesco Sforza ordina a Manoto da
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Petrono Coltelero Ferrarie, Bassano
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anche loro li rompariano, siché li
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Havimo recevuto le littere de vuy,
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Francesco Sforza comanda a Francesc
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Antonio da Lomello per ducati CL, B
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voria esso Bartholomeo usurpare una
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Cichus. 1352 Francesco Sforza al re
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Cichus. 1358 Francesco Sforza a Mar
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nostra carissima comunità, et inte
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volemo debii provedere che essi non
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Francesco Sforza vuole che i nobili
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Francesco Sforza ordina al luogoten
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1453 gennaio 20, Milano. Francesco
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Francesco Sforza loda il luogotenen
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allogiandoli ley come dice de voler
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del’intrate, voy el porrete confo
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Capitaneo Clastigii. Perché ala ma
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Cichus. 1419 Francesco Sforza al pr
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luy, quale amamo como figliolo, ma
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Francesco Sforza concorda con il lu
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Non una, ma più fiate havimo scrip
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Francesco Sforza ordina a Giacomo C
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Francesco Sforza comunica a Stefano
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Cichus. 1453 Francesco Sforza ad An
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Francesco Sforza ordina a Gracino d
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Iacobus Sardus Martini Antonius Gab
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possa comprare duy porci et mandarl
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più largamente se contene in esse
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Cichus. 1481 Francesco Sforza a Gio
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Francesco Sforza concorda con Emanu
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Non obstante che per altre nostre v
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Francesco Sforza scrive al luogoten
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Marchus. Cichus. 1500 Francesco Sfo
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d’aqua, et che se gli possa lavor
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Havimo recevuto le vostre littere,
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1522 Francesco Sforza a Sanguinolo
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del damno et poy provedi summarie,
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Per alcune cose havimo a conferire
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1539 Francesco Sforza al podestà d
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1545 Francesco Sforza a Raffaele de
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Cichus. 1550 Francesco Sforza al po
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dice ancora ch’el vostro vicario
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Francesco Sforza a Marcoleone da No
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Si è scritto a Pavia a Giovanni Ma
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Francesco Sforza fa sapere al podes
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Per sicureza et salveza dela terra
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Francesco Sforza ordina al luogoten
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Francesco Sforza scrive a Bartolucc
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stringemo et carrichamo vogliati ha
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expeditione de questa nostra delibe
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Cichus. 1606 Francesco Sforza ad An
Page 597 and 598:
cose rechiedi, operarimo te siano m
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Francesco Sforza ordina al referend
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luogotenente sul suggerimento di pr
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la concessione ai loro sudditi dei
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Francesco Sforza a Bartoluccio da G
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354r Domino Moreto de Sancto Nazari
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alla sua venuta. Ha disposto che Ma
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famiglio di Guglielmo de Montemurro
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Francesco Sforza a Raffaele de Zach
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con loro fino ad Alexandria et poy
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mandare ogni quantità de peccunia
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conferire con ti per alcune cose, v
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Secundo la tua rechiesta te mandiam
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messo quale mandiamo lì per questa
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agravaressemo più al presente, com
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Magnifice dilectissime nostre domin
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(1453 aprile 4, Milano). Spectabili
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cum prudentia, dando ad vedere ad q
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exponere et Lodovico ne scrive, tam
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(1453 aprile 8), Milano. Egregiis m
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dilectissimi, perché, licet alcuni
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estituirgli la robba soa; et non ma
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FranciscuSfortia Vicecomes dux Medi
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patronato, che è ducati dece in la
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Cichus. Facte fuerunt littere crede
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dice sarrà contento, ma, per Deo,
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Cichus. 1752 Francesco Sforza espri
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contradictione perché te havemo da
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376r Antonio Venerio, provisori Cre
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Sgabrino da Buffeto, habitatore de
Page 657 and 658:
1775 Francesco Sforza ordina al cap
Page 659 and 660:
intendere d'altro che de parolle ch
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1453 aprile 20, Milano. Magnifico B
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Cichus. 1793 Francesco Sforza rimpr
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Spectabili et egregio dilectis nost
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desconzo assai. Pertanto, intendand
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Spectabili et generoso viro Andree
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nuy per tuti li respecti et fondame
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aprilis 1453. Iohannes Antonius. Io
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Francesco Sforza a Bolognino (1453
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dai soldati alla gente del posto. C
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Creditor est communis et hominum Po
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391v Fideli viro Galeaz de Bossis,
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Bartolomeo ha assicurato il duca ch
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Ser Iacobus. Cichus. 1852 Francesco
Page 687 and 688:
emota ogni exceptione, governandote
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volino che subito vadi a Silvano, e
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Francesco Sforza al provveditore di
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fatto prendere dall’abitazione de
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1875 Francesco Sforza all’armiger
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Bonifatius. Cichus. 1880 Francesco
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modo che facciano al più presto qu
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In simili forma scriptum fuit vener
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Ser Iacobus. Cichus. 1897 Francesco
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Cichus. 1903 Francesco Sforza al ve
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Francesco Sforza comanda a Giovanni
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n’habiamo scripto, e gli Lodovico
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1920 Francesco Sforza a Pietro da L
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quanto luy ha confessato, cioè ch
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Matheus de Parma, filius quondam Ba
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daxesse caricho de guastadori a Ter
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Zanetus. Iohannes. 1938 Francesco S
Page 721 and 722:
Francesco Sforza sollecita i marche
Page 723 and 724:
Francesco Sforza dice a Marcoleone
Page 725 and 726:
et ali danni dele terre nostre et n
Page 727 and 728:
Strenuo dilecto nostro Gaspari de V
Page 729 and 730:
Nonobstante che de presente faciamo
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che ti te possi salvare, azò che i
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1975 Francesco Sforza agli stipendi
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quali prima hanno ad fare capo da v
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Gracino de Piscarolo et referendari
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soa provisione, la quale tenereti i
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Francesco Sforza avverte Gracino da
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da Perego non era ben equale in div
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Domino Marioto de Perusio, militi,
Page 747 and 748:
Consulibus, communi et hominibus te
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Francesco Sforza a Bartolomeo Colle
Page 751 and 752:
Francesco Sforza a Baldassarre da V
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Per certe robarie, quale intendiamo
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che le posseno supportare, havemo d
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cagione. Et passati li dicti trey d
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il che stanno molto spauriti li hom
Page 761 and 762:
Cagamuscho, civis Laudensis, semper
Page 763 and 764:
Domino Filippo Confalonerio. Nui si
Page 765 and 766:
lì; e tali osevili cum primum mand
Page 767 and 768:
Iohannes. (a) Segue Belforti depenn
Page 769 and 770:
Loduico de Bononia, Terdone. Rispon
Page 771 and 772:
Francesco Sforza scrive al podestà
Page 773 and 774: Francesco Sforza comanda a Ioseph,
Page 775 and 776: Francesco Sforza al vescovo di Pavi
Page 777 and 778: (1453 giugno 13, “apud Senigham
Page 779 and 780: Francesco Sforza dice a Pietro da L
Page 781 and 782: troppo nostre persuasione, ma, sego
Page 783 and 784: 446v Domino Morello de Parma. Si so
Page 785 and 786: Lo strenuo Fioravante da Perosa, no
Page 787 and 788: doveriano agravare, perché questa
Page 789 and 790: Francesco Sforza comunica al luogot
Page 791 and 792: Francesco Sforza dice ai famigliari
Page 793 and 794: exequate acioché dicto conestabile
Page 795 and 796: spaciamento del magnifico Bartholom
Page 797 and 798: Magnifico germano nostro carissimo
Page 799 and 800: Francesco Sforza ai consoli, al com
Page 801 and 802: pienamente informato de ciò che ha
Page 803 and 804: item scudellini 4 per la pulvere; i
Page 805 and 806: (a) Segue vostri depennato. (b) Seg
Page 807 and 808: Francesco Sforza, sollecitato dalle
Page 809 and 810: Francesco Sforza esprime a Baldassa
Page 811 and 812: nostra, perché simel cose non se s
Page 813 and 814: Per la qual cosa volemo che tu te i
Page 815 and 816: Al Collegio dei giudici di Pavia e
Page 817 and 818: maggior parte di tali uomini d’ar
Page 819 and 820: Ser Iacobus. Cichus. 2193 Francesco
Page 821 and 822: Francesco Sforza comanda al capitan
Page 823: gli siano pagate le spese de molte
Page 827 and 828: che delle barche armate vadano vers
Page 829 and 830: messer Otto predicto vole stare in
Page 831 and 832: Francesco Sforza informa il referen
Page 833 and 834: Nuy havemo inteso quanto ad questi
Page 835 and 836: como vederai per la copia inclusa.
Page 837 and 838: nostro, havuta questa, con ogni vos
Page 839 and 840: Portalbera e annulli ogni procedime
Page 841 and 842: credemo questo tractato non solamen
Page 843 and 844: 1453 luglio 19, “apud Gaydum”.
Page 845 and 846: mandato uno suo fiolo infirmo a Ber
Page 847 and 848: 483r Domine ducisse. Dappuoi che hi
Page 849 and 850: Locumtenenti Laude et Massarolo, ib
Page 851 and 852: 2263 Francesco Sforza al fratello C
Page 853 and 854: Ser Alexander. Iohannes. a Segue om
Page 855 and 856: quale fornita, faremo dele cose che
Page 857 and 858: alcuno altro per lo presente. Bene
Page 859 and 860: sopra et non li fare demora né con
Page 861 and 862: dirà per nostra parte ser Bertholu
Page 863 and 864: 2291 Francesco Sforza a Bartolomeo
Page 865 and 866: Ser Iacobus. Iohannes. 2296 Frances
Page 867 and 868: materia de più scrivere sopra ciò
Page 869 and 870: 498r Domino Francisco Crotte, orato
Page 871 and 872: l’interrogatorio a Giacomino Garz
Page 873 and 874: unde, respondendo, comendiamo la di
Page 875 and 876:
posto, per ordine di Gracino da Pes
show all

Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

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