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Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

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fare mercantia cum nuy, né etiam<strong>di</strong>o cum Ambroxino pre<strong>di</strong>cto, maxime per nostro<br />

rispecto; ma ben vogliamo ve condoliate per nostra parte cum Ambroxino et compagno<br />

in non havere observata la promessa et che ce è venuta voglia, ma per lo <strong>di</strong>sconcio ce<br />

resulta, fargline portare la pena. Me<strong>di</strong>olani, vi martii 1453.<br />

Andreas Fulgineus.<br />

1582<br />

Francesco Sforza al capitano della Lomellina<br />

1453 marzo 6, Milano.<br />

Francesco Sforza or<strong>di</strong>na al capitano della Lomellina <strong>di</strong> provvedere a sistemare i cavalli che farà<br />

spostare dall’Alessandrino per la carenza <strong>di</strong> strame, senza che i cavalli siano <strong>di</strong>spersi in tutta<br />

Lomellina, e Gentile della Molara, famiglio ducale, gli darà l’elenco dei cavalli trasferiti. Vuole<br />

che avverta gli uomini <strong>di</strong> Rosasco che manderà lì con i suoi cavalli l’uomo d’arme Sfoglioso cui<br />

ha raccomandato <strong>di</strong> stare quieto per non invogliare i nemici a attaccarlo.<br />

344v Capitaneo Lomeline.<br />

Per la grande carestia et mancamento delli strame sonno in Alexandrina è necessario<br />

movere una bona parte deli cavalli che gli sonno stati fin al presente et mandarli in<br />

Lomellina dove habiano da vivere; et per sapere el numero delli cavalli pre<strong>di</strong>cti hanno a<br />

venire in essa Lomelina vivy, man<strong>di</strong>amo Gentile dala Molara, nostro famiglio, a fare<br />

una lista de tucti li cavalli sonno in Alexandria che se deneno mandare lì. Pertanto<br />

volimo che, senza veruna exceptione né senza aspectare altra lettera da nuy, prove<strong>di</strong><br />

che tuti li cavalli quale te mandarà in nota <strong>di</strong>cto Gentile, siano logiati lì in la <strong>di</strong>cta<br />

Lomelina; et haverai advertentia ad fargli logiare più presso et più insieme l’uno cum<br />

l’altro che sia possibile, et questo <strong>di</strong>cimo perché non intendemo che tu le debbe<br />

spandere per tutta Lomelina, ma meterle da uno canto como meglio te parerà, per<br />

modo che stiano più contigue insieme che sia possibile facendoli provedere como fo<br />

facto ale altre nostre gente d’arme. Preterea il Sfoglioso, nostro homo d’arme, andarà<br />

ad allogiare a Rosascho cum li suoi cavalli, il perché volimo debi or<strong>di</strong>nare con li homini<br />

d’esso loco che, andando lì, el debiano allozare con <strong>di</strong>cti suoy cavalli, avisandoli che<br />

noy havemo or<strong>di</strong>nato a esso Sfoglioso che non debbia correre né fare guerra alli<br />

inemici nostri, perché ancora loro non habiano casone fare il simile al <strong>di</strong>cto loco de<br />

Rozascho. Et de questo <strong>di</strong>ragli che se daghano bona voglia (a). Data Me<strong>di</strong>olani, <strong>di</strong>e vi<br />

marcii 1453.<br />

Iohannes.<br />

(a) Da Preterea a voglia a margine.<br />

1583<br />

Francesco Sforza al referendario e all’ufficiale delle munizioni in Pavia<br />

1453 marzo 7, Milano.<br />

Francesco Sforza scrive al referendario e all’ufficiale delle munizioni in Pavia e al referendario,<br />

gli fa sapere <strong>di</strong> non mandare più lance da piede a Sale e <strong>di</strong> inviare la quantità in<strong>di</strong>cata a<br />

Cremona e cento nella cittadella <strong>di</strong> Alessandria.<br />

Referendario et officiali munitionum Papie.<br />

A dì quatro del passato scripsimo a vuy, referendario, che dovesti mandare certa<br />

quantità de lanze a Sale et certa quantità a Cremona; et perché le <strong>di</strong>cte lanze non sono<br />

più necessarie a Sale, volemo che non gli le mandate, ma ne debiati mandare<br />

solamente cento da pede in la citadella de Alexandria et mandare a Cremona quella<br />

quantità che ve scripsimo. Et non gli sia fallo. Me<strong>di</strong>olani, vii marcii 1453.<br />

Irius.<br />

Cichus.<br />

1584<br />

Francesco Sforza al luogotenente <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong><br />

1453 marzo 7, Milano.

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