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Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

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circa 260, 270 cavalli con l’obbligo <strong>di</strong> dar loro solo alloggio fuori nelle case; il fieno e lo strame<br />

sono a carico dei soldati.<br />

Bolognino de Attendolis.<br />

Nuy volemo mettere doe squadre delle gente nostre in questo Lodesano, ma per la<br />

guerra hanno havuto da presso et per le gente d'arme gli sonno state, el paese è sì<br />

guasto et denudato d'ogni sustantia che non li poriano stare <strong>di</strong>cte gente, ma havemo<br />

deliberato da farle questo acconzo perché gli homini ritornino et ch’el paese se vengha<br />

ad habitare et che se restauri, de provedere mettere <strong>di</strong>cte gente altroe, ma nientemeno<br />

che paghino le taxe per <strong>di</strong>cte squadre et cavalli, et cossì havimo proveduto mandarli ad<br />

Sancto Angelo. Pertanto, vogliate scrivere per questo presente cavalaro lì ad Sancto<br />

Angelo che debbiano allogiare <strong>di</strong>cte doe squadre, che seranno cavalli circa (a)<br />

doecento sexanta o lxx ali quali non bisogna dare se non le stantie, zoè nelle case de<br />

fora, ma lo fieno et strami che gli sonno, fazati sia dato et venduto ali soldati per li<br />

<strong>di</strong>nari soy et che non sia dato ad altri. Et se malgari lo havesse comprato, bisogna<br />

habbiano pacientia, perché bisogna fare cossi al tempo dela guerra, avisandove che<br />

havemo facto levare <strong>di</strong>cte gente et havemole facte aviare verso Sancto Angelo. Sichè<br />

vogliati subito per questo cavalaro mandare la littera <strong>di</strong>rrectiva ad Sancto Angelo che<br />

debiano allogiare <strong>di</strong>cte gente, et cossì la resposta vostra.<br />

Data ut supra.<br />

Ser Iohannes.<br />

Cichus.<br />

(a) Segue docentocinquanta depennato.<br />

<strong>12</strong>80<br />

Francesco Sforza ad Alessandro Sforza<br />

s.d.<br />

Francesco Sforza fa sapere al fratello Alessandro che l’arrivo della sua lettera del 14 corrente<br />

era già stato superato dalle <strong>di</strong>sposizioni date per la conquista delle bastite. Gli <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> lasciare<br />

che segua il suo corso quello che lui, Alessandro ha comunicato a Bartolomeo Colleoni. Per<br />

quanto riguarda la bombarda, si sbaglia sul ritardo nel mandarla a Lo<strong>di</strong> e farla condurre poi a<br />

Cremona, in quanto non era destinata a Cerreto, ma a Castiglione, per servirsene a Cavenago.<br />

292r Domino Alexandro Sfortie.<br />

Alexandro, heri sera al tardo recevessemo la toa littera, facta zobia da sera a iii hore <strong>di</strong><br />

nocte che fu a dì xiiii del presente, per la quale ne scrivi che per quello te referì<br />

Chiericho del desiderio havevamo che quello era già or<strong>di</strong>nato de fare per obtenire<br />

quelle bastite se exeguisse, non obstante quello mandasti a <strong>di</strong>rne per Iacomo Cerruto<br />

ch’el non te pareva ch’el primo or<strong>di</strong>ne preso se exeguisse. Tu mò de novo hay<br />

mandato a <strong>di</strong>re al magnifico Bartholomeo per Matheo da Parma quello se contene in la<br />

toa littera, et cetera; ala quale respondendoti <strong>di</strong>cemo che nuy non havemo scripto nì<br />

scriveremo al pre<strong>di</strong>cto Bartholomeo cosa alcuna in contrario, ma el lassaremo seguire<br />

l'or<strong>di</strong>ne che tu li hay mandato a <strong>di</strong>re, se pur li parirà de exeguirlo, perché ne pare<br />

essere certi che questo partito li parirà <strong>di</strong>fficile et alquanto periculoso perché, prima,<br />

cum luy non ha fante alcuno et li convenerà passare presso Crema a tre miglia, et s'el<br />

vorà unirse cum ti ala bastia, li serà forza; secondo semo informati, ch'el passi denanzi<br />

ale porte de uno de quelli lochi quali fortificano li inimici, et poy stare una nocte nel<br />

bosco, como tu <strong>di</strong>ci, quasi sempre a cavallo. Ultra de questo s'el vorrà lassare li soy<br />

cariagii ali logiamenti donde si leva, li lassa in la campagna et a periculo de perdersi, et<br />

se li volessi condure con sì, tu poy considerare quanto impazo et faticha li seriano,<br />

dovendo passare per le forze deli inimici, como è <strong>di</strong>cto de sopra. Ma come el se sia,<br />

nuy expectiamo sentire quello serà seguito et speriamo pur haverne bone novelle.<br />

Ala parte che tu <strong>di</strong>ci che la tar<strong>di</strong>tà che è stata messa in far condurre quella bombarda a<br />

Lo<strong>di</strong> quale mandassemo suso da Cremona, ha facto prolongare questa cosa et che I’è<br />

stato negligentia et defecto de chi hebbe la commissione de farla condure, te <strong>di</strong>cimo<br />

che nuy ne maravigliamo de questo che tu <strong>di</strong>ci perché tu say bene che non ne scrivesti<br />

né mandasti may a <strong>di</strong>re cosa alcuna che nuy te mandassemo bombarda alcuna, né

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