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Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

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1638<br />

Francesco Sforza al luogotenente <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong><br />

1453 marzo 26, Milano.<br />

Francesco Sforza comunica al luogotenente <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong> che, appena giunto a Milano, ha saputo<br />

della sostituzione a Rivolta delle fanterie con le cernede e, non comprendendo il perché <strong>di</strong> tale<br />

mutamento, gli raccomanda, in particolare <strong>di</strong> notte, massima vigilanza specie del revellino e <strong>di</strong><br />

Cerreto. Di ciò informa Marcoleone, cui farà pervenire le allegate lettere.<br />

353v Locumtenenti Laude.<br />

Perché siamo informati da poy che siamo gionti qui a Me<strong>di</strong>olano che le fanterie, quale<br />

erano ad Rivolta se sonno partite et in suo scontro se sono metute lì le cernede; et non<br />

sapiamo donde procede tale mutacione, volimo che stagati attento et vigile et mettiate<br />

ogni vostro pensiero per fare che quello nostro revellino sia bene guardato per modo<br />

che ne stagati bene securo, perché porria accadere che <strong>di</strong>cti fanti gli fariano qualche<br />

insulto al <strong>di</strong>cto revellino overo a Cerreto nel tempo della nocte. Et perché da questo<br />

medesimo facto scrivemo ad Marcoleone per le alligate, vogliati mandarglile subito et<br />

senza <strong>di</strong>mora alcuna, perché, como posseti comprehendere, importano assay. Data<br />

Me<strong>di</strong>olani, xxvi marcii 1453, hora xxiii.<br />

Nicolaus.<br />

Iohannes.<br />

1639<br />

Francesco Sforza a Moretto da Sannazzaro<br />

1453 marzo 26, Milano.<br />

Francesco Sforza rimbrotta Moretto da Sannazzaro per la mancata obbe<strong>di</strong>enza all’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong><br />

inviare gli uomini d’armi alla guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Alexandria e Castellazzo. Gli rinnova l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> andare<br />

là e fare la scorta alle persone del posto impegnate nei loro lavori. Eguale or<strong>di</strong>ne vien dato a<br />

Giovanni Angussola, a Giovanni de Sipiono e ad Antonello de Burgo.<br />

Domino Moreto de Sanctonazaro.<br />

Per altre nostre ve havimo scripto devesi mandare li homini d’arme vestri deputati ala<br />

guar<strong>di</strong>a de Alexandria et del Castellazo, cioè le persone deli homini d’arme con li<br />

cavalli utili et saccomani ad pede, et fin qui non gli sonno andati; de che ne<br />

meravigliamo et dolemo de vuy grandemente parendone che doveresti, pur como<br />

vecchio et pratico, comprehendere et cognoscere de quanta importanza è la nostra<br />

terra del Castellazo, quale è socto la guar<strong>di</strong>a vostra. Et per certo, non sapendo donde<br />

proceda tanta negligentia et pocho amore portati alle cose nostre, pertanto de novo ve<br />

<strong>di</strong>cemo che subito, recevuta questa, debiate provedere che essi homini d’arme vostri<br />

vadano via per essere ala guar<strong>di</strong>a de quella terra, quanto sia ben guardata, non<br />

essendogli gente alcuna, lo lassamo in iu<strong>di</strong>tio vostro et per fare dele scorte ali homini<br />

de quella terra et per fare li loro semineri et conzare le sue vigne, perché ogni dì hanno<br />

li inimici suso la porta, certificandovi che seguendo mancamento alcuno da quella<br />

terra, tucta la colpa dariamo ad voy et ali homini d’arme vostri tale correctione che ala<br />

vita loro non la scordariano. Me<strong>di</strong>olani, xxvi marcii 1453.<br />

Zannetus.<br />

Iohannes.<br />

Pro simili continentia scriptum fuit comiti Iohanni Anguxole.<br />

Item Iohanni de Sipiono.<br />

Item Antonello de Burgo.<br />

1640<br />

Francesco Sforza a Moretto da Sannazzaro<br />

1453 marzo 20, Cremona.<br />

Francesco Sforza raccomanda a Moretto da Sannazzaro Giovanni da Frascarolo, suo<br />

compagno, che ora gli promette obbe<strong>di</strong>enza, ritenendolo buono e fedele soldato.

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