Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

tasse de cavalli et el caregio gli tocha per el nostro castello de Porta Zobbia che ne
fanno maravigliare. Et però volimo et te comettemo li debbe astringere realiter et
personaliter et como meglio te parerà et più presto ad fare pagamento gli tocha per
dicte cagione, facendo presto et con sollicitudine perché nel facto dei cavalli non è
preservato exempto et immune nessuno sia che voglia. Mediolani, die suprascripto.
Ser Facinus.
Cichus.
1694
Francesco Sforza vuole che Raffaele Zaccaria ripartisca la gente, numerosa, alloggiata in
Lomellina, distribuendola tra Mortara, Vigevano e in altre località, ma non sulle terre di Andrea
da Birago, ove Andrea sistemerà i suoi cavalli e darà a ciascuno la sua rata. Raffaele procurerà
poi di riscuotere i denari delle tasse di gennaio e di febbraio per le genti d’arme nel Bresciano.
1453 aprile 2, Milano.
Nobili viro Raphaeli de Zachariis, familiari nostro dilecto.
Perché trovamo el numero dele gente che volimo alogiano in Lumelina essere de più
somma che non credevamo, volimo che compartesse le dicte gente per tuta Lomelina,
cossì a Mortara et Viglevano como in li altri loche de Lomelina (a), reservato le terre de
Andrea da Birago quale li lassamo per alogiamento deli soi cavalli, dagando la rata sua
a ciascuno in modo che non se habiano ad lamentare.
Ceterum volimo che con ogni celerità tu retragi li dinare dele taxe de zenaro et febraro,
et subito ne le mandi, acioché li possiamo 362v dare a quelli gente de Bressana, a chi
sonno asignati. Et in questo non li perdere tempo alcuno se hai a caro farne cosa che
ne piaza. Data Mediolani, die ii aprilis 1453.
Ser Iacobus.
(a) Da cossì a Mortara a Lomelina aggiunto a margine.
1695
Francesco Sforza ingiunge a Maneto, perugino, e a Domenico da Padova di andare a Cerreto,
viaggiando giorno e notte, con i saccomanni e i loro uomini ben armati e provvisti di pane per
alcuni giorni per ritrovarsi con Marcoleone.
1453 marzo 23, Cremona.
Domino Maneto Perusino et Dominico de Padua.
Per alcuni avisi havimo de verso Crema, volimo che subito, recevuta questa, se haveti
cara la gratia nostra, con tute li vostri homini d'arme cum li loro arme et sacomani a
pede debiate andare a Cerreto ad trovarve con Marcoleone, et portarete con voy
qualche pane per alcuni dì et andate a passare per mezzo la torre de Cerreto, dove
trovareti li retroguardi che havemo ordinato siano lì per lo vostro passare. Si havesti
aduncha may voglia fare cosa che ne fosse grata, et se amate nuy et le cose nostre,
andate via batando dì et nocte, non gli perdendo uno minimo poncto de tempo.
Cremone, die xxiii marcii 1453.
Ser Iacobus.
Iohannes.
In simili forma scriptum fuit
Maladerate et
Ungareto squadreriis.
1696
Francesco Sforza informa Luchina dal Verme della richiesta fatta da Giacomo Piccinino di poter
entrare in possesso della casa di Castel San Giovanni, donatagli da suo marito. Il duca dice di
aver ricevuto lettere di Sigismondo Pandolfo Malatesta peroranti la stessa cosa. Tutto ciò
induce il duca a sollecitarla di voler concedere detta casa al Piccinino che ora chiede da lei in
dono.
1453 aprile 3, Milano.