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Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

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Francesco Sforza riba<strong>di</strong>sce ai nobili pavesi Mezzabarba <strong>di</strong> mandare a Milano da Francesco<br />

Maletta un loro messo con i <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> canonicato da loro vantati nella chiesa <strong>di</strong> loro patronato <strong>di</strong><br />

Santa Maria <strong>di</strong> Travacò del Sighirna, non procedendo ad alcuna assegnazione <strong>di</strong> canonicato<br />

senza autorizzazione, perché sarebbe annullata.<br />

Nobilibus de Me<strong>di</strong>isbarbis civibus Papiensibus.<br />

Per altre nostre littere ve havimo scripto che volessivo venire da nuy con le rasone<br />

havite in uno canonicato novamente vacato in la chiesia de Sancta Maria de Travachò<br />

del Sighirna quale pretendete essere vostro patronato, et may non sete venuti né<br />

havete mandato; del che ne meravigliamo. Pertanto iterato ve <strong>di</strong>cemo che, visis<br />

presentibus, debiate mandare uno vostro messo qui ad Milano cum <strong>di</strong>cte rasone da<br />

Francesco Maletta, nostro secretario, al quale habiamo commesso debia intendere le<br />

rasone vostre, avisandovi che ogni electione facessevo del <strong>di</strong>cto canonicato senza<br />

nostra licentia, havendovi nuy scripto quelle lettere ve habiamo scripto, seria nullo.<br />

Laude, xxviii ianuarii 1453.<br />

Cichus.<br />

1417<br />

Francesco Sforza al luogotenente <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong><br />

1453 gennaio 31, Milano.<br />

Francesco Sforza scrive al luogotenente <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong> che, intesa la <strong>di</strong>sponibilità del provve<strong>di</strong>tore <strong>di</strong><br />

Crema,ha deliberato che Andrea Fulgineo vada là con i danneggiati per concludere la vicenda.<br />

Per più completa informazione <strong>di</strong> Andrea, gli <strong>di</strong>a l’elenco dei danari, gli mostri la lettera del<br />

provve<strong>di</strong>tore; gli fa avere la risposta da consegnare al provve<strong>di</strong>tore con cui si intenderà circa<br />

l’andata <strong>di</strong> Andrea. Si è scritto a Andrea <strong>di</strong> intendersi, prima <strong>di</strong> partire, con il luogotenente.<br />

317v Locumtenenti Laude.<br />

Havimo recevuto la vostra littera con un'altra alligata del provisore de Crema et inteso<br />

quanto luy ne scrive, et per non lassare manchare cosa alcuna ad fare la prova de sua<br />

despositione, siamo deliberati che ser Andrea vada là, et anche parendone, li meni li<br />

damnificati, per fare una conclusione a questa cosa, s'el potrà. Et ad ciò ch'esso ser<br />

Andrea meglio sapia como governarse et respondere, gli potriti dare la lista deli denari<br />

et monstrare la copia dela lettera d'esso provixore, et anche informarIo de quanto vi<br />

parirà, per meglio tractare questa cosa, mandando prima a togliere la secureza per<br />

andare là et ritornare. Me<strong>di</strong>olani, ultimo ianuarii 1453.<br />

Ceterum vi man<strong>di</strong>amo l’aligata responsiva al <strong>di</strong>cto provisore, siché, manu propria,<br />

datigela et intendetive con luy del’andata de ser Andrea. (a) Data ut supra.<br />

Item scriptum fuit ser Andrea de Fulgineo in simili continentia et quod se intelligeret<br />

cum suprascripto locumtenente et deinde iret Cremam pro negotio de quo supra.<br />

Ser Iacobus.<br />

Cichus.<br />

(a) Da Ceterum a ser Andrea a margine.<br />

1418<br />

Francesco Sforza a Luchina dal Verme<br />

1453 gennaio 31, Milano.<br />

Francesco Sforza comunica a Luchina dal Verme che è andato da lui Giovanni Marco de<br />

Berghiedo per la faccenda del parentato tra suo figlio Pietro e la figlia <strong>di</strong> Estorre, al quale ha<br />

manifestato quale sia la sua volontà; motivo per cui gli presti piena fede.<br />

Domine Luchine de Verme.<br />

Carissima nostra, l'é stato da nuy lo egregio doctore meser Zoannemarcho de<br />

Berghiedo per lo facto del parentato tractato tra el conte Pedro, vostro figliolo, et la<br />

figliola del magnifico ser Hestor, ad lo quale havemo risposto liberamente de nostra<br />

voluntà et intencione circa ciò; siché daritelli pinna fede et credulità quanto ala nostra<br />

propria persona. Me<strong>di</strong>olani, <strong>di</strong>e ultimo ianuarii 1453.

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