Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

facto transito per lì, e non havendo anchora consideratione che, in quello proprio
tempo mandassereno el comandamento, a loro erano negate nove persone dal Corno,
per le quale tuta la terra staseva in lucto e pianto, e non potevano attendere così
presto a quanto gli havevati comandato. Et quanto eciam non gli havesseno hauto altra
excusatione e non havessero hobedito li comandamenti vostri, ce ne sono bene de
altre vie asai de punirli più honestamente e non farle mettere a sacomanno dalle gente
455r d’arme, como haveti facto. E non sta bene ali signori officiali dare licentia ale
gente d’arme de sacomanare li nostri subditi, li quali si debeno punire altramente
quando falano, e con la ragione. Per la qualcosa volemo e ve commettemo che subito
debiate fare restituire le bestie et ogni altra cosa tolta ali nostri homini senza
mancamento alcuno, altramente non saperessemo se non dire e sententiare che vuy
pagasti el danno ali poveri homini. Et maxime siando nuy informati che dicti homini
havevano apparechiate quelle nove libre imperiali gli tochavano, ma non le havevano
potuto mandare per lo caso de quelli che erano negati, et anche non ne pare per nove
libre dovessero essere posti a sacomanno, siché nostra intentione è che gli faciati
restorare del danno hanno recevuto. Data apud Senigham, die xxii iunii 1453.
Ser Iacobus.
Cichus.
(a) Segue pur depennato.
2145
Francesco Sforza a Gaspare da Suessa
(1453 giugno 22, “apud Senigham”).
Francesco Sforza ordina a Gaspare da Suessa di comandare a Piettro Benella, uomo d’arme
ducale, arrivato a Cerreto senza alcuna autorizzazione ducale, di abbandonare
immediatamente quel posto e di far ritorno al campo.
Gasparri de Suessa.
El de’ essere venuto lì ad Cerreto uno Petro Benella, nostro provisionato, senza alcuna
nostra saputa, el perché volimo che, subito recevuta la presente, tu gli debbe dire che
se torni qui in campo da nuy, et vede modo che (a) venga via prestissimo et che lì non
se dimora una sola hora di poi che tu gli haverai facto questo comandamento. Data ut
supra.
Ser Alexander Fulgineus.
Iohannes.
(a) Segue se ne torni qui in campo da nuy depennato.
2146
Francesco Sforza all’ufficiale, al comune e agli uomini di Salvano
(1453 giugno 22, “apud Senigham”).
Francesco Sforza vuole che l’ufficiale, il comune e gli uomini di Salvano proseguano il lavoro di
costruzione di una fortezza, avviato da Manfredo da Forlì e da Antonio da Tortona.
Officiali, communi et hominibus Salvani.
Siamo informati che Manfredo da Forlì et Antonio da Tertona sono stati lì a provedere
et ordinare et eciam è principiato la forteza de quella terra; dela qual cosa remanemo
molto contenti, cossì per lo bene nostro como eciam per la conservatione e tutella de
quella parte. Per la qualcosa ve confortiamo, carichamo et volemo che prosequati el
lavorerio, non gli perdendo tempo veruno et exequendo quanto ve dirà e imponerà
dicto Antonio da Tertona, informato dela mente nostra, omni prorsus exceptione
remota. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.
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