Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

Francesco Sforza vuole che il castellano di Pavia, non avendo il duca accettato la garanzia
prestata da Menabruzo, faccia annullare la garanzia per lui data da Antonio da Sannazzaro e
dal genero Boniforte da Lomazzo, tenuto conto che Menabruzo è sotto buona custodia.
356r Castellano Papie.
Non ce siando nuy convenuti né contentati dele segurtade, quale ne haveva offerte et
dite Menabruzo per la sua relaxatione, volimo che facii cancellare et anullare le
segurtade havevano facto Antonio da Sannazaro et Boniforte da Lomazo, suo genero,
per dicto Menabruzo, attento maxime che dicto Menabruzo rimane sustenuto da
essere retenuto socto bona custodia da non essere relaxato senza nostra licentia.
Mediolani, xxviiii marcii 1453.
Ser Iacobus.
Cichus.
1657
Francesco Sforza al podestà di Lodi
(1453 marzo 29), Milano.
Francesco Sforza conferma al podestà di Lodi la ricevuta delle sue lettere sulla vertenza tra
Luigi Tructo e Bassiano Greppo. Saputo che il podestà non ha alzato le mani su Bassiano
perché provisionato ducale, e che altrttanto non ha fatto Bassiano, e considerato che nessuno
può, per il fatto di essere con il duca, fare alcunchè di illecito,invita il podestà ad avere tra le
mani Bassiano e fare giustizia senza alcun rispetto.
Potestati Laude.
Havimo recevuto le tue littere circa la differentia hano havute asieme Aluyse Tructo et
Basiano Greppo, et anche dele batiture ha facte dicto Baxiano ad Aluyse, et perché tu
ne scrive non havere olsato mettere le mano adosso a dicto Baxiano, perché sia nostro
provisionato, te dicimo cussì che nostra intentione non è che alcuno, et sia chi si
voglia, socto pretesto che’l stia con nuy debba fare cose illicita, et facendola volimo
che’l sia punito. Pertanto circha per ogni modo et via haverlo in le mane et farli ragione
senza altro respecto. Mediolani, ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.
1658
Francesco Sforza a Marcoleone da Nogarolo
1453 marzo 30, Milano.
Francesco Sforza informa Marcoleone da Nogarolo di aver dato al famiglio Marcigliano tanti
denari per arruolare cento guastatori per quindici giorni a sei soldi al giorno per una somma
complessiva di 450 lire per 1500 opere. Gli chiede di tenere il conto del numero dei guastatori
che Marciliano gli manderà in modo da saper dire quante opere hanno fatte.
Marcoleoni de Nugarolo.
Nuy havimo ordinato et dato tanti denari ad Marcigliano, nostro famiglio, aciò possa
condure cento guastatori per quindeci dì continui, ad rasone de soldi sey per
guastatore per cadauno dì, che sonno in tucto opere 1500 che montano libre 450.
Pertanto volimo che tu habii la cura et tegni el cuncto et facii la monstra ad tucti li dicti
guastatori, quali dicto Marciliano te manderà, aciochè tu ne sapii rendere bona rasone
et siamo chiari quante opere haveranno facto dicti guastatori. Mediolani, xxx marcii
1453.
Nicolaus.
Iohannes.
1659