Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

1453 giugno 8, “apud Senigam”.
Francesco Sforza sollecita i presidenti agli affari della città di Lodi a concedere la cittadinanza a
Donato da Napoli, provisionato ducale.
Presidentibus negociis civitatis Laude.
Cossì per compiacere ad Donato da Napolli, nostro carissimo provissi(o)nato, quale de
nostro consentimento se è maritato là, cussì etiamdio perché considerimo tanto più
benifficarsse le republice quanto sono pui numerossi de boni citadini, ve confortiamo et
carichamo che, per nostro singulare piacere, vogliati creare per citadino de quela
nostra cità el prenominato Donato el quale, ultra ch’el sia galiardo anchora e de
bonissima discrecione et utille in ogni loco, siché la cità none pò havere se non utille et
reputacione, perché, como havimo dicto, quanto più serà populata, tanto melio serrà.
Ex filicibus castris nostris ducalibus apud Senigam, die viii iunii 1453.
Cichus.
2074
Francesco Sforza ai presidenti agli affari della città di Lodi
1453 giugno 8, “apud Senigam”.
Francesco Sforza vuole che il capitano di Casteggio, vista la denuncia dell’ufficiale del porto del
Tono che alcuni comuni e luoghi sono contrari a contribuire al pagamento del suo salario,
costringa ogni persona a contribuire come nel passato.
440r Capitaneo Clastigii.
Secondo ne ha exposto lo officiale nostro del porto del Tono, sono alcune commune et
lochi, li quali non voleno contribuire al pagamento del salario suo secundo lo usato,
allegando alchuni che hano exemptione da nuy et alchuni adducendo altre frivole
exceptione, secundo dal dicto nostro officiale sarai informato. Et perché nostra
intentione è che nissuno sia exempto dal dicto carico, considerato non è cossa quale
pervengha ne specte ad nuy, siamo contenti et volemo, nonobstante cossa alcuna in
contrario, constringi qualunche persona ad pagare et contribuire al salario del dicto
officiale, secundo è facto neli tempi passati.Ex campo nostro apud Senigam, die viii
iunii 1453.
Signata Cichus.
2075
Francesco Sforza ad Antonio degli Eustachi
1453 giugno 8, “prope Senigam”.
Francesco Sforza comunica ad Antonio Eustachi, capitano del naviglio, l'assenso alla sua
proposta, comunicatagli da Emanuele de Iacopo, di fare una “pischera” nel fosso della città
contro il muro dellla darsena, non comportando alcun pregiudizio né alla città, né alla darsena.
Domino Antonio de Eustachio, capitaneo Navigii.
Carissime noster, Emanuele de Iacopo ne ha dicto, per vostra parte, che voresseno
fare, in lo fosso de quela nostra cità per contra el muro dela darsina, una pischera, et
che questo non è in damno né preiudicio d’essa nostra cità, né dela darsina, né
d’alcuna altra persona. Et volendo consentire ala requisitione vostra, essendo cussì
como dice esso Emanuele, siamo contenti che faciati fare la dicta pischera al vostro
piacere. Ex nostris felicissimis castris prope Senigam, die viii iunii MCCCCLIII.
Cichus.
2076
Francesco Sforza al podestà e ai deputati agli affari di Pavia
1453 giugno 11, “apud Senigham”.