Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

Siamo certi che sei informato che altra volta ad nostra instantia monsignore vescovo
de Pavia conferì a pre’ Bartholomeo da Vailà el canonicato de Postino. Et perchè
intendimo che sonno alcuni che cerchano de turbarli dicto canonichato, volimo che
providi per ogni via et modo che te pare che niuno gli dia impazo nè molestia alcuna.
Data ut supra.
Persanctes.
Cichus.
A margine: Pro beneficio quod alias contulit presbitero Bartholomeo de Vaylate
dominus episcopus Papiensis, videlicet canonicatum de Postino.
1057
Francesco Sforza al vescovo di Lodi
(1452 ottobre 21, “apud Calvisanum”).
Francesco Sforza vuole che il vescovo di Lodi dia a prete Bartolomeo da Vailate un beneficio
idoneo non appena ce ne sarà qualcuno disponibile.
Domino episcopo Laudensi.
Havendo nuy caro pre’ Bartholomeo da Vailà, presente portatore, per la fede et
devotione sua verso nuy et lo stato nostro, ve pregamo et confortamo che deli primi
beneficii che accaderanno vachare spectanti alla paternità vostra, gli voglia provedere
de uno che sia idoneo et commodo per luy, la qual cosa haverimo molto cara et
accepta. Data ut supra.
Persanctes.
Cichus.
A margine: Ut de quoddam beneficio vacaturo provideat presbitero Bartholomeo de
Vaylate.
1058
Francesco Sforza a Bolognino de Attendoli
1452 ottobre 21, “apud Calvisanum”.
Francesco Sforza ordina a Bolognino de Attendoli di far sì che Michele da Pisa, compagno di
Antonio Landriani, riabbia, pagando, i due cavalli rubatigli da un famiglio e venduti a due
uomini.
256r Bolognino de Attendolis.
Michele da Pisa, presente portatore, compagno de Antonio da Landriano, nostro
conductero, vene là per consequire doy soy cavalli, quali uno suo famiglio, fugendose
cum essi, pare vendesse ad doy deli vostri. Pertanto, facendo prova o dando signali
dicto Michele essere dicti cavalli soy, come se offerisce, vogliate astrengere dicti vostri
liberamente ad restituirli in deretro, havendo loro recorso per lo denaro suo, se hanno
mal comparato ad quelli gli li vendeti. Et così ce pare la raxone et usanza permetta,
facendo in instanti dare expeditione ad Michele predicto dela restitucione de dicti
cavalli ad ciò possa subito tornare in deretro ad servire in campo. Data Calvisano, xxi
octobris 1452.
Andrea Fulgineus.
A margine: Pro equis Michaelis de Pisis venditis per eius familiarem duobus ex ipsius
Bolognini.
1059
Francesco Sforza ad Andrea Dandolo
(1452 ottobre 21, “apud Calvisanum”).
Francesco Sforza contesta ad Andrea Dandolo, provveditore di Crema, che possa rilasciare
Domenico da Casentina, venuto da Romanengo, territorio veneziano, a Fiesso, terra sforzesca,
ove ha beni con un salvacondotto rilasciato dal provveditore. Tale pretesa è assurda, pari a
quella di chi pensi di poter liberamente andare da Venezia o da Brescia a Castelleone o nel