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Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

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questi <strong>di</strong>nari. Siché pensati de che voglia et animo ne debiamo trovare, vedendo<br />

haverlo conducto fina al presente sotto la speranza de questi <strong>di</strong>nari ve havemo facto<br />

rechiedere, quali tenevamo contanti, como se gli havessemo havuti in borsa, per la<br />

experientia ne havemo veduto nel passato, et anche non essergli dato el modo né<br />

or<strong>di</strong>ne veruno. Unde de novo havemo deliberato scriverve questa per la quale ve<br />

pregamo vogliate pensare et considerare il bisogno nostro, et senza repplicatione né<br />

più <strong>di</strong>mora provedete ad quanto ve havemo scripto, rechiesto, como havemo speranza<br />

fareti et como haveti facto nel passato, perché li <strong>di</strong>nari ne imprestati dovete essere certi<br />

ve faremo integramente restituire, como esso Gracino et Zanino ve hanno <strong>di</strong>cto et<br />

offerto. Et così è la intentione et voluntà nostra, confortandove ad stare de bona voglia<br />

et de bono modo, perché le cose nostre ad ogni canto hanno tale preparamento como<br />

havemo <strong>di</strong>cto che, con la Deo gratia, speramo conseguirano votiva victoria, con quiete<br />

de tuta Lombar<strong>di</strong>a et exaltatione nostra, dela quale siamo certissimi seti contenti como<br />

nuy propri, perché l’honore, bene et exaltacione nostra non pò essere che non sia<br />

vostro medesmo. Ex felicibus castris nostris apud Gaydum, <strong>di</strong>e xv iulii 1453.<br />

Zanectus.<br />

Cichus.<br />

2235<br />

Francesco Sforza a Pietro da Norcia<br />

(1453 luglio 15, “apud Gaydum”).<br />

Francesco Sforza avverte Pietro da Norcia della sua volontà che prete Matteo goda<br />

pacificamente il canonicato <strong>di</strong> cui è stato investito.<br />

478r Domino Petro de Nursia.<br />

Vuy sapete che prè Matheo tene quello canonicato de Maledo, et cosi volimo ch’el<br />

tenga. Pertanto volimo che or<strong>di</strong>nati no(n) gli sia dato impazo né molestia alcuna perché<br />

la intentione nostra è ch'el goda pacificamente. Data ut supra.<br />

Persanctes.<br />

Cichus.<br />

2236<br />

Francesco Sforza al podestà e al castellano <strong>di</strong> San Colombano<br />

(1453 luglio 15, “apud Gaydum”).<br />

Francesco Sforza rammenta al podestà e al castellano <strong>di</strong> San Colombano <strong>di</strong> avergli or<strong>di</strong>nato <strong>di</strong><br />

restituire, con la sua roba, il ragazzo scappato al suo famiglio Babor. Gli ripete il precedente<br />

or<strong>di</strong>ne, considerato quale danno sia per un uomo d’arme non avere un ragazzo. Se fosse stato<br />

sequestrato da qualcuno, ne imponga a costui la riconsegna.<br />

Potestati et castellano Sancti Columbani.<br />

Ad instantia de Babor, nostro famiglio, al quale fugì, già più dì passati, uno suo regazo<br />

et capit(at)o lì cum certa sua robba, te scrisemo che gli dovesti fare restituire con la<br />

<strong>di</strong>cta sua robba, et pare non l'habii facto, secundo da luy havemo inteso, del che ne<br />

maravigliamo. Et perché el stare senza regazo ali tempi presenti è troppo grande<br />

danno et <strong>di</strong>sconzo ali homini d'arme, ve coman<strong>di</strong>amo (a) et volimo che gli faci restituire<br />

<strong>di</strong>cto suo regazo con <strong>di</strong>cta sua robba et cose liberamente, et se alcuno fosse lì che<br />

havesse trafugato <strong>di</strong>cte robbe et regazo, volimo che astringi <strong>di</strong>cto tale ad consignar lo<br />

pre<strong>di</strong>cto regazo et robbe, siché nulla gli mancha. Data ut supra.<br />

Bonifatius.<br />

(a) In A comaman<strong>di</strong>amo.<br />

2237<br />

Francesco Sforza al vescovo <strong>di</strong> Pavia<br />

(1453 luglio 15, “apud Gaydum”).<br />

Francesco Sforza comunica al vescovo <strong>di</strong> Pavia che Giovanni da Provenza, già fuggito da lui, è<br />

ritornato e lo ha ripreso nella sua grazia. Vuole che il vescovo gli renda i beni che aveva a

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