Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

Creditor est communis et hominum Pontiscuroni spectabilis miles comes Antonius de
Crivelis, dilectus noster, de certa pecuniarum summa, que tibi ignota esse non debet.
Quoniam igitur hoc ipsius creditus a Camera nostra dependet, committimus tibi et
volumus quod, si contingerit aliquos ex hominibus dicte terre accedere, eos
personaliter detineas non relaxandos donec eidem comiti Antonio de ipsius credito
integre satisfecerint, illam pro eo executionem faciendo, quam faceras (a) pro Camera
nostra, cuius loco est. Data ut supra.
Irius.
Cichus.
(a) Così A.
1835
Francesco Sforza a Bongiovanni Zerbi
(1453 aprile 27, Milano).
Francesco Sforza, volendo dare qualche cosa a Galasso da Recanati, suo famiglio, chiede a
Bongiovanni Zerbi, referendario di Lodi, di informarsi sulla casa e beni che furono dei ribelli
Lorenzo e fratelli dell’Acqua in modo che il duca sappia quello che può fare, precisandogli se
casa e beni sono vincolati e se la casa fosse abitata.
Egregio legumdoctori domino Boniohanni de Zerbis, referendario Laude nostro dilecto.
Perché nuy saressemo contenti de providere de qualche cosa ad Galasso da
Rechanati, nostro famiglio, volimo che habii bona informatione dela casa et beni
immobili che fureno de Leonardo et fratelli dal’Aqua, nostri rebelli, quello che voleno et
del tuto a compimento, ne avisarai perché sapiamo quello habiamo a fare, et si dicta
casa et bene sonno obligati per dota o ad altre persone et che habita de presenti in
dicta casa. Data ut supra.
Iohannes Antonius.
Iohannes.
1836
Francesco Sforza al podestà di Pavia
1453 aprile 28, Milano.
Francesco Sforza, fuggiti da Antonio Beccaria due suoi famigli riparati dalle parti di Pavia, vuole
che il podestà di Pavia procuri che o ritornino da Antonio, o gli rendano la sua roba.
Potestati Papie.
Ce ha facto querella Iohanni Antonio Becharia, nostro fameglio, che da luy sonno fugiti
duy suoi famigli, quali sonno lì nelle circonstancie de quella nostra cità. Pertanto volimo
che operati in modo che, overo el dicto Iohanni Antonio rehabia li dicti suoi famigli,
overo la sua roba. Et questo non manchi. Mediolani, xxviii aprilis 1453.
Ser Dominicus.
Iohannes.
1837
Francesco Sforza al comune e agli uomini di Castelnuovo Bocca d’Adda
(1453 aprile 28, Milano).
Francesco Sforza assicura il comune e gli uomini di Castelnuovo Bocca d’Adda e i preti Girardo
de Rigoli e Bartolino Zuchelli del suo assenso a che Girardo spontaneamente rinunci al
beneficio di Santa Maria in favore di Bartolino ritenuto idoneo per capacità e virtù, e dispone che
detto Bartolino entri in possesso della chiesa e ne goda delle entrate e frutti.
391r Comuni et hominibus Castrinovi Buceabdue necnon presbiteris Girardo de
Rigoliis et Bartholino de Zuchellis, ibi residentibus.
Inteso quanto ne scriveti dela sufficientia et virtù del prete Bartholino di Zuchelli et dela
dispositione de prete Girardo de Regoliis de renunciarli in le mane quello beneficio de