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Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

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quelli homini d'arme, quali tu ne scrivisse già più dì haverli mandati et li quali sentimo<br />

ancora essere in Parmesana et vano de terra in terra galinando, né vano, né vengono,<br />

né sapimo che volia <strong>di</strong>re questo, et saressimo molto contenti che tu ne avisasi che<br />

vole <strong>di</strong>re la sua <strong>di</strong>mora lì, che, se fusseno andati via ala descesa, che havesseno facto<br />

quanto te scripsimo et avisassemo in mettere dentro la rocheta et piantare la<br />

bombarda verso la terra, non bisognava altre provixione, pur oltra quello havimo<br />

scripto altre volte a Fiorenza in questa materia. Scrivimo ancora in bona forma et<br />

man<strong>di</strong>amo le littere a <strong>di</strong>cto Guido per el suo cancellero sottoscripte de nostra propria<br />

mano et in quella forma più strecta che ne pare rechiedere el bisogno.<br />

Ala parte del signor misser Federico che è stato ad Ugubio et per quello piano per<br />

allogiare cavalli del re ultra li soy, et del signore Sigismondo et del’adunanza fanno<br />

Venetiani de fanti et cetera, cre<strong>di</strong>mo che ogni cosa potria essere ma, como havimo<br />

<strong>di</strong>cto, chi avesse servato li or<strong>di</strong>ni in mandare presto, seria già provisto in modo non gli<br />

potria intervenire periculo alcuno, havendo metuto la bombarda de verso la cità et<br />

tirare la rocheta de dentro. Et cussì ne pareva che facesse andare via de tracta quelli<br />

homini d'arme et cum el prove<strong>di</strong>mento gli faranno li signori Fiorentini se proveda al<br />

tuto. Et quamvis<strong>di</strong>o, siamo certi che per la via de Fiorenza se gli provederà, pur<br />

facendo tu presto, cre<strong>di</strong>mo se gli provederia in modo che non bisognaria a<strong>di</strong>uto<br />

d'altroe. Advisarane quale partito haveray preso et per quale via tu manderay li tuoy,<br />

havendo bona advertentia in farli andare per via secura, aciò non capitasseno male,<br />

che seria errore peior priore. Ex Gambara, <strong>di</strong>e xviiii novembris 1452.<br />

Ser Iacobus.<br />

Cichus.<br />

1151<br />

Francesco Sforza a Gracino da Pescarolo<br />

1452 novembre 20, Gambara.<br />

Francesco Sforza or<strong>di</strong>na a Gracino da Pescarolo <strong>di</strong> inviare a Malatesta <strong>di</strong> Cesena i tre vaselli <strong>di</strong><br />

vino “Cixollo” richiesti; man<strong>di</strong> tutto a Ferrara ad Antonio da Trezzo che lo farà pervenire al<br />

Malatesta.<br />

273r Gracino de Piscarolo.<br />

Perché’l magnifico signore Malatesta da Cisena ne ha rechiesto tri vasselli de vino<br />

Cixolo, et nuy desideramo de compiacerli, volemo che tu recuperi li <strong>di</strong>cti tri vasselli de<br />

vino Cixollo, quale sia bello et bono. Et per la prima nave che anderà zoso, lo man<strong>di</strong> a<br />

Ferrara in le mane de Antonio da Trezo, quale haverà el modo de mandarlo da lì in là.<br />

Ex Gambara, <strong>di</strong>e xx novembris 1452.<br />

Irius.<br />

Cichus.<br />

1152<br />

Francesco Sforza ad Antonio degli Eustachi<br />

1452 novembre 20, Gambara.<br />

Francesco Sforza conferma ad Antonio degli Eustachi che, ricevuta comunicazione del rifiuto a<br />

pagare la rata dell’armata contro Brescello spettante ad alcune comunità, il duca le costringerà<br />

al pagamento con l'intervento <strong>di</strong> Gracino da Pescarolo. Ha scritto al podestà <strong>di</strong> Novara perché<br />

induca a fare i dovuti versamenti a Antonio. Nella lettera acclusa, <strong>di</strong>retta a Gracino, il duca<br />

impone il contributo per armare dei galeoni all’impresa <strong>di</strong> Brescello; ha or<strong>di</strong>nato ad Antonio degli<br />

Eustachi, capitano dei galeoni, che tra Piacenza, Pavese e Novara arruoli sessanta uomini tra<br />

navaroli e uomini armati, da tenere per due mesi a cinque fiorini mensili. Il podestà <strong>di</strong> Novara<br />

dovrà far pagare gli otto che gli toccano e Gracino provvederà a far pagare ai Pavesi la parte<br />

spettante. Si riba<strong>di</strong>sce infine che il duca vuole sapere esattamente quanti siano gli uomini, i<br />

comandati e i danari versati. Segue l'elenco delle comunità che hanno pagato e quelle che<br />

devono pagare.<br />

Domino Antonio de Eustachio.<br />

Havimo recivuto le vostre littere et inteso per quelle, et anche per una lista inclusa in

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