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Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

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Si è scritto a Pavia a Giovanni Mango perché vada dal duca.<br />

Scriptum fuit Papie Iohanni Mengo ut veniat huc, visis presentibus, ad dominum.<br />

Me<strong>di</strong>olani, iii martii 1453.<br />

Ser Iohannes.<br />

Cichus.<br />

1567<br />

Francesco Sforza ad Alessandrino <strong>di</strong> Alessandria<br />

1453 marzo 2, Milano.<br />

Francesco Sforza comunica ad Alessandrino <strong>di</strong> Alessandria a Pavia <strong>di</strong> aver avuto prova della<br />

premura <strong>di</strong>mostrata per avere informazioni sulle cose del defunto abbate <strong>di</strong> San Salvatore, delle<br />

quali ha fatto avere l’inventario, come richiestogli da Francesco Maletta. Lo esorta a proseguire<br />

nell’indagine informandolo dell’arrivo <strong>di</strong> Maletta con altre <strong>di</strong>sposizioni.<br />

342v Alexandrino de Alexandria in Papia.<br />

Havimo inteso cum quanta <strong>di</strong>ligentia et cura sey operato al potere tuo circa quelle cose<br />

del’abbate quondam de Sancto Salvatore, dele quale ce hay mandato lo inventario,<br />

como più ad pieno ce ha referto Francesco Maletta, del quale havesti commissione<br />

sopra ciò da nuy; nel che commen<strong>di</strong>amo assay la fede et opera tua et cossì te<br />

confortiamo et carrichamo ad proseguire et investigare dove sono le altre cose passate<br />

in sinistro, perché deliberamo che se atrovino omnino. Et hogi o domane man<strong>di</strong>amo lì<br />

esso Francesco dal quale intenderay la voluntà nostra. Me<strong>di</strong>olani, ii martii 1453.<br />

Christoforus de Cambiago.<br />

Cichus.<br />

1568<br />

Francesco Sforza al podestà <strong>di</strong> Cornonuovo<br />

(1453 marzo 2, Milano).<br />

Francesco Sforza scrive al podestà <strong>di</strong> Cornonuovo che, inteso che alcuni <strong>di</strong> quel territorio<br />

allontanatisi pe le calamità passate, non vi fanno ritorno per non pagare come gli altri la loro<br />

parte pur potendo tranquillamente rimpatriare, se entro quin<strong>di</strong>ci giorni o alla metà del mese non<br />

si rivedono lì, farà requisire dalla Camera ducale tutti i loro beni.<br />

Potestati Cormi (a) Novi.<br />

Sentimo che molti del’homini de quella terra quali se absentarono per le novitate<br />

passate, non sono may ritornati a casa, credendo per la loro absentia non dovere<br />

portare el caricho cum l’altri per la loro contingente parte; et intendendo nuy che<br />

qualunche deli nostri stia al bene et male secundo le occurrentie de tempi, et siando de<br />

presenti le cose per la Dio gratia in termine che quelli homini possono stare<br />

securamente a casa, volemo et te commettemo che tu fazi subito comandare et<br />

ban<strong>di</strong>re publicamente che qualuncha de quella terra debbia ritornare a casa per temine<br />

de quindeci dì, aut a mezo questo mese presente, socto la pena de perdere tucti li loro<br />

beni da essere applicati ala Camera nostra, et, passato che sarà el termine, avisarane<br />

de quelli non serano tornati secundo el tenore dela crida. Data ut supra.<br />

Ser Iacobus.<br />

Cichus.<br />

(a) Segue Nomi depennato.<br />

1569<br />

Francesco Sforza al luogotenente <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong><br />

(1453 marzo 2, Milano).

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