Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

Como tu say, nuy havimo donato a Marcoleone, squatrero de alcuni nostri provisionati,
quella parte della possessione del Corno che tochava ad Zannono da Crema cum ogni
actione et rasone soe, per retributione deli meriti soy verso nuy. Et perché pare che
dicta possessione sia tuta quanta unita insieme, et luy vorria la dicta parte separata et
divisa dale altre, aciò ch'el sapesse quale fusse el suo et che meglio sapesse fare li
facti soi in beneficio suo, volemo che tu te debii atrovarti insieme con Alexandro del
San Nazaro et cum li agenti per dicto Marcoleone per partire et dividere dicta
possessione. Et qui non intervenga alcuna dimora né exceptione, avisandote che nuy
scrivimo ali Maestri dela Camera nostra extraordinaria che faciano dividere dicta
possessione, sichè dal canto tuo fa' che non manchi. Data ut supra.
Bonifatius.
Iohannes.
1177
Francesco Sforza ad Alessandro Sforza
1452 novembre 27, Gambara.
Francesco Sforza comunica al fratello che, per dare ordine alle “stantie” delle genti d’armi, ha
fatto fare nel Bresciano il censimento di uomini d’arme, bocche e cavalli. Gli chiede di far fare
altrettanto per i suoi e che altrettanto faccia Taddeo dal Verme a Melzo e di inviargli i risultati.
Gli dice che ha fatto male a mandare Fuzio, uomo del re, a Pesaro, perché è certo che non
tornerà.
281r Domino Alexandro Sfortie.
Per metere ordine al dare dele stantie ale nostre gente d'arme, noy havimo facto fare
qua in Bressana la descriptione del’homini d'arme et boche et cavali vivi cum el
iuramento de qualuncha home d'arme. Et per havere simile descriptione deli toy
mandiamo là ser Andrea al quale volimo facii dare la lista de simile descriptione de
tucti li toy cum iuramento. Similmente volimo che tu mandi a fare la descriptione deli
soy a Tadio dal Verme a Melzo et ce la mandi asieme cum quella deli toy.
Ceterum, tu hay mandato Fuizo cum quelle gente che mandi a Pexaro, et credimo
habii facto cativa electione in mandarlo luy perché, siando l'homo del Re como è, ad
una minima licterina gli scrivi la Mayestà sua, siamo certi non tornarà più de qua, et
anchi credimo ch'el sia andato cum l'opinione de non tornare più. Del che te havimo
voluto avisare perché, se tu gli pensi, te trovaray de questa medesma opinione. Ex
Gambara, xxvii novembris 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.
1178
Francesco Sforza al luogotenente di Lodiù
1452 novembre 27, Gambara.
Francesco Sforza dice al luogotenente di Lodi che avendo il provveditore veneziano a Crema,
secondo l’informazione avuta dal podestà di Castelleone, ordinato la revoca di alcuni
salvacondotti, di avvisare tutte le località che beneficiano di tali salvacondotti e di chiedere al
provveditore se tale revoca si estenda anche a quelli del Lodidiano e, in caso affermativo
avverta i Lodigiani e il duca.
Domino locuntenenti Laude.
Perché el proveditore venetiano che sta ad Crema ha facto fare revocatione de certi
salviconducti, secondo che nuy siamo avisati dal nostro potestate de Castellione, et
non sapiamo se in essa revocatione se intendano li salviconducti concessi in
Lodesana, pertanto vi ne avisiamo aciochè ne faciati notitia a tucti li lochi lodesani che
hano salvoconducti, aciochè habiano casone de guardarsi et redursi ale forteze sì che
non possano essere damnificati dal’inimici, et exinde sforzaretive de intendere con
dicto proveditore se l'ha revocato dicti de Lodesana aut ne; et di quanto poy havereti
da luy del tucto ne podereti avisare li homini predicti de Lodesana aciò sapiano in que
modo vivere. Et cossì subito subito ne avisariti nuy dela dechiaratione vi farà dicto