Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

mosta a bona intentione, non havendo altra informatione dela facenda, como quella
non vole negare audientia ad alcuno, ve habiamo voluto avisare del processo dela
cosa, pregandove e confortandove a mettere silentio a dicto contadino, cossì per
debito dela ragione como eciamdio per non far (a) dire ad altri che vogliati guastare
quanto è ordinato per noy, che se siamo mosti iustificatissimamente. Ve confortamo
denum che gli voliate ponere tal ordine che dicto Antonio non habia più cagione
lamentarse. Et ben ve doveria parire ragionevele che uno che havesse golduto una
posessione otanta anni vel circha, non dovesse esserne privato cossì facilmente. Data
Mediolani, xxiii maii 1453.
Zanectus.
Cichus.
(a) Segue dar depennato.
2000
Francesco Sforza al rettore e agli scolari del collegio di Pavia
(1453 maggio 23, Milano).
Francesco Sforza comunica al rettore e scolari del collegio di Pavia che gli ordinari della chiesa
Maggiore di Milano e i canonici di Sant’Ambrogio hanno scelto Angelo da Ancona per un posto
vacante nel loro collegio.
Venerabili et sapienti viris dominis rectori et scolaribus colegii Papiensis carissimis
nostris.
Li venerabili ordinarii dela giesa Maiore de questa nostra inclita cità asieme con li
canonici de Sancto Ambroxio, asay per nostra complacentia, hanno ellecto messer
Angelo de Anchona, presente portatore, in uno deli lochi, quali al presente vacano in
quello colegio. Per la qual cosa ve confortiamo che lo voliate admetere et da(r)li el
loco, del che a noy fariti cosa gratissima. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.
2001
Francesco Sforza a Bonifacio Bernabò e a Bonifacio dei marchesi di Varzi
(1453 maggio 23), Milano.
Francesco Sforza ribadisce a Bonifacio Bernabò e a Bonifacio dei marchesi di Varzi di andare
subito da lui.
Bonifatio Bernabovi et Bonifatio ex marchionibus Varcii.
Per alcune cose havemo conferire con voi, volimo che subito, ala receputa de questa,
ve debiati transferire a noy. E non manchi per quanto haviti cara la gratia nostra. et ben
se marevigliamo che già non siti venuti, como per altre nostre ve havemo scripto. Data
Mediolani ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.
2002
Francesco Sforza a Marcoleone da Nogarolo
1453 maggio 23, Milano.
Francesco Sforza vuole che Marcoleone da Nogarolo si attenenga nella divisione dei beni del
Cornovecchio tra Onofrio e Alessandro Ubertaro non a quanto fatto da Giacomo da Perego, ma
a quanto i Maestri delle entrate hanno ordinato.
425r Marcholeoni de Nugarolo.
Havemo inteso quanto ne ha(i) scritto circha la devisione deli beni del Corno Vechio
hai ad fare con el conte Honofrio et Alexandro Ubertaro. Il che habiamo facto parlare
ali Maystri nostri extraordinarii, li quali hanno resposto che la divisione che fece Iacomo