Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

403r Strenuo viro Rambotto de Landech, armorum, et cetera dilecto nostro in Maledo.
Perché de presente facimo passare tutte quelle nostre gente sonno di là dal Po per
metterse insieme in Cremonese, volimo che subito, alla receputa de questa, tu debbi
andarte ad unire cum la toa squadra et non gli far demora alcuna per quanto tu hay
cara la gratia nostra. Et quando tu trovasse che la squadra non fusse anchora passata,
segondo gli havemo scrito, farala subito passare. Data Mediolani die viiii maii 1453.
Ser Iacobus.
Iohannes.
1900
Francesco Sforza a Francesco Giorgio
(1453 maggio 9, Milano).
Francesco Sforza ordina a Francesco Giorgio di esigere la tassa del carreggio anteriore a
maggio, in base a quanto fissato da Filippo di Ancona, ricordando che tale pagamento è
stabilito in base alla quota spettante.
Nobili viro Francisco Georgio, familiari nostro dilecto.
Per più celere exactione deli dinari del carezo volimo et te commettimo che tu gli debbi
far exigere da calende del presente mese de mazo in dreto, secundo l’ordine e liste de
Filippo de Anchona, et serve tal diligentia che ogni homo, e sia che se volia, paga
secundo dicto ordine interamente a calendis autem presentis mensis inantea.
Ordinaray che tal pagamento del carezo se paghi, aut secundo l’ordine e caricho dele
tasse de cavalli, aut salle, como meglio accaderà, ita et taliter che qualuncha habia e
paghi la rata soa equamente. Mediolani, ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.
1901
Francesco Sforza a Marcoleone
(1453 maggio 9, Milano).
Francesco Sforza ingiunge a Marcoleone di dare a Donato da Milano cinquanta dei fanti che si
trovano a Cerreto per eseguire quanto gli ha commissionato.
Marcholeoni.
Per certa bona casone siamo contenti et vogliamo che, mandandoti recercando Donato
da Mediolano, nostro famiglio, quale sta ad Castello Leone, che tu gli mandi fanti, tu gli
debbie mandare 50 fanti de quelli nostri che stanno lì ad Cerreto ad ogne soa rechiesta
et peticione ad ciò che possa exequire quanto gli havemo commesso. Et questo non
manchi per cosa alcuna. Data ut supra.
Zaninus.
Iohannes.
1902
Francesco Sforza a Ludovico da Lugo
1453 maggio 9, Milano.
Francesco Sforza dice a Ludovico da Lugo che, ignorarando il fatto della castellania di Trezze in
Valtellina, se ne informerà.
Comiti Lodovico de Lugo.
Havimo recevuta vostra littera et inteso quanto scriveti del facto de quella castellania
della rocha de Trexe de Valtelina, et cetera. Dicemo che non sapiamo que cosa sia,
ma nuy se informaremo et responderimove de quanto porrimo fare. Ex Mediolano, viiii
maii 1453.
Ser Iohannes.