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Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

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Francesco Sforza <strong>di</strong>ce a Pietro da Lonate, commissario <strong>di</strong> Tortona, <strong>di</strong> essere sod<strong>di</strong>sfatto per<br />

l’invio dei guastatori al Colleoni, al quale vuole si presti ogni aiuto possibile faccia che il<br />

referendario tortonese gli fornisca assi, ferramenta e quant’altro richiesto per la fortificazione e<br />

fornitura della fortezza. Quanto alle catene del ponte <strong>di</strong> cui ha bisogno, il duca <strong>di</strong>spone che<br />

siano procurate a suo carico. Conviene con Pietro sulla reclusione degli uomini che hanno fatto<br />

novità, ma chiede si cerchi <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare l’origine del loro atto. Infine gli or<strong>di</strong>na <strong>di</strong> aiutare<br />

Antonio da Fabriano in modo che Graziolo da Vicenza possa avere i denari assegnatigli.<br />

429r Petro de Lonate, comissario Terdone.<br />

Habiamo recevuto la toa lettera, et inteso quanto ne hai scripto del’havere mandato li<br />

guastatori dal magnifico Bartolomeo Coleone, tunc <strong>di</strong>cemo che hay facto bene et cosa<br />

che ne piace et ti ne comen<strong>di</strong>amo; et non accade <strong>di</strong>re altro se non che, accadendo che<br />

<strong>di</strong>cto Bartholomeo ti rechieda più una cosa che un’altra per fortificatione et fornimento<br />

dela forteza ch’el fa fare, siamo contenti et volemo che gli daghi ogni a<strong>di</strong>uto a ti<br />

possibile. Ala parte dele asse et ferramento ch’el ti ha mandato ad rechiedere, <strong>di</strong>cemo<br />

che man<strong>di</strong> al referendario de quella nostra cità che gli le faza fare. Et perché esso<br />

magnifico Bartholomeo per una soa ne rechiede anchora el ferramento per far fare le<br />

cathene del ponte, <strong>di</strong>cemo che le faci fare le <strong>di</strong>cte cathene ale nostre spese, facendole<br />

metere al nostro conto, et gli mandarai ad ogni so(a) requesta. Ala parte de quelli<br />

homini hai destenuto per le male nove hanno suscitato, <strong>di</strong>cemo hai fato bene et<br />

contentiamose che li punischi, secundo che pare che meritano, sforzandote de<br />

intendere bene el fondamento et la origine de ciò che haveano or<strong>di</strong>nato. Insuper,<br />

perché Gratiolo da Vicenza ne scrive condolendose che non pò havere li <strong>di</strong>nari a luy<br />

assignati in quelle parte, <strong>di</strong>cemo che debii dare ogni a<strong>di</strong>uto ad Antonio da Fabriano,<br />

nostro fameglio, perch’el possa scodere <strong>di</strong>cti denari, et sforzarate ad fare che quelli<br />

che sonno debitori atrovano <strong>di</strong>cti <strong>di</strong>nari ad interesse, adciochè <strong>di</strong>cto Gratiolo subito se<br />

ne possa a<strong>di</strong>utare et valere. Data in castris nostris aput terram nostram Senighe, <strong>di</strong>e<br />

xxx maii 1453.<br />

Bonifacius.<br />

Iohannes.<br />

2023<br />

Francesco Sforza adfAntonio da Fabriano<br />

(1453 maggio 30, “apud terram nostram Senighe”).<br />

Francesco Sforza si <strong>di</strong>ce <strong>di</strong>spiaciuto che Antonio da Fabriano, suo famigliare, non riesca a<br />

ricuperare i denari assegnati a Graziolo da Verona. Siccome Graziolo va pagato, ha or<strong>di</strong>nato a<br />

Pietro da Lonate, commissario a Tortona, <strong>di</strong> prestargli ogni collaborazione per recuperare detti<br />

denari, che procurerà anche <strong>di</strong> ottenere a interesse a carico dei debitori.<br />

Nobili viro Antonio de Fabriano, familiari nostro <strong>di</strong>lecto.<br />

Havemo recevuto doe toe lettere, et inteso quanto ne scrivi deli denari deli asignamenti<br />

facti ad Gratiolo da Vicensa, quali per veruno modo non puoi rescodere per la<br />

renitentia et inobe<strong>di</strong>entia usano (a) quelli che sono debitori; <strong>di</strong>cemo, respondendote,<br />

che de questo ne rencresce molto, et credevamo nuy che horamay esso fosse stato<br />

spazato. Et perché altro modo non habiamo nuy al presente a podere providere a <strong>di</strong>cto<br />

Gratiolo, et è necessario che omnino sia pagato suxo la <strong>di</strong>cta assignatione, volemo che<br />

con ogni tua industria fazi ogni opera et ogni executione perché <strong>di</strong>cti <strong>di</strong>nari se<br />

rescodano, avisandote che, per casone de questo, ne scrivemo opportune a Petro da<br />

Lonate, nostro commissario de Terdona, che te dagha 429v ogni a<strong>di</strong>uto possibile<br />

perché presto possi rescodere <strong>di</strong>cti <strong>di</strong>nari. Siché non li perderai tempo veruno, imo<br />

sforzarayte de fare attrovare al’interesse <strong>di</strong>cti denari a posta deli debitori aciochè più<br />

presto <strong>di</strong>cto Gratiolo se ne possa valere. Data ut supra.<br />

Bonifacius.<br />

Iohannes.<br />

(a) Segue li debitori depennato.<br />

2024

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