16.04.2013 Views

Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Sancta Maria, <strong>di</strong>cemo che siamo contenti, et per questa ve concedemo che possiati<br />

fare la renuntiatione et receptione et tute quelle cose che siano necessarie et<br />

expe<strong>di</strong>ente ad questo et ch’el <strong>di</strong>cto prete Bartolino intra ad la possessione et tenuta<br />

dela <strong>di</strong>cta chiesia et golda pacificamente le intrate et fructi d’esso, senza impe<strong>di</strong>mento<br />

alcuno. Data ut supra.<br />

Christoforus de Cambiago.<br />

Cichus.<br />

1838<br />

Francesco Sforza al podestà <strong>di</strong> Pavia<br />

1453 aprile 27, Milano.<br />

Francesco Sforza vuole che il podestà <strong>di</strong> Pavia renda giustizia e indennizzi Giacomello da San<br />

Germano, soldato <strong>di</strong> Gaspare da Vimercate, alloggiato nel Pavese nella villa <strong>di</strong> Crippiano, cui gli<br />

uomini del posto uccisero un cavallo.<br />

Spectabili viro potestati Papie nostro <strong>di</strong>lecto.<br />

Al strenuo Iacomello da San Zermano, homo d’arme del spectabile et strenuo conte<br />

Gasparo da Vimercato, allogiato in la villa de Chrippiano del Pavese è stato morto uno<br />

cavallo per li villani d’essa villa e butà zò per una balsa, como per soa querella havimo<br />

inteso, secundo che tu intenderay da luy. Pertanto te comettiamo et volimo che, intesa<br />

la cosa essere così, fazi rasone secundo che merita el caso, providendo ala<br />

indemnitate del <strong>di</strong>cto homo d’arme, siché non habia ad potersi lamentare. Data<br />

Me<strong>di</strong>olani, <strong>di</strong>e xxvii aprilis 1453.<br />

Bonifacius.<br />

Iohannes.<br />

1839<br />

Francesco Sforza a Luchina dal Verme<br />

1453 aprile 27, Milano.<br />

Francesco Sforza, manifestato a Luchina dal Verme il rincrescimento per la vertenza che ha<br />

con i figli del defunto Galeoto Toscano, e inteso che da Giorgio Piato e da Tommaso Morone,<br />

commissari della causa, è stato <strong>di</strong>sposto che le parti producano entro il mese le loro ragioni e<br />

prove, vuole che la vertenza abbia termine entro il giorno otto del prossimo mese.<br />

Magnifice carissime nostre domine Luchine de Verme, como credemo essere noto ala<br />

magnificentia vostra, havemo sostenuto, neli tempi passati, molestia et despiacere<br />

assai per casone dela <strong>di</strong>fferentia quale vertisse tra la magnificentia vostra et li fioli che<br />

foreno quondam de Galeoto Toschano. Per le qual casone, desiderando nuy<br />

summamente se li metta fine et havendo inteso che per meser Zorzo Piato et meser<br />

Thomaso Morono, comissari nela <strong>di</strong>cta causa, è statuito termino peremptorio a tute<br />

doe le parte de fare ogni sua productione de rasone et ogni prove, quale vogliano fare<br />

per tuto il mese presente, li havemo strecti et commandatoli che per modo alcuno non<br />

faciano più proregatione nela <strong>di</strong>cta causa, ma che la debiano havere decisa et<br />

terminata ad octo dì del mese sequente. Ve ne habiamo aduncha vogliuto scrivere per<br />

aviso vostro aciò possa la magnificentia vostra fare sollicitare li soi qui et usare ogni<br />

<strong>di</strong>ligentia circa le soe rasone, aciò mancamento alcuno non li intervenga in questa<br />

ultima <strong>di</strong>llatione. Data Me<strong>di</strong>olani, xxvii aprilis 1453.<br />

Cichus.<br />

1840<br />

Francesco Sforza a Galeazzo de Bossis<br />

1453 aprile 28, Milano.<br />

Francesco Sforza rimprovera Galeazzo Bossi, castellano della rocchetta <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong>, per avere a<br />

forza introdotto nella casa <strong>di</strong> Zannono de Arsago la donna, che già fu sua nuora, “per metterla<br />

in possessione dela dota soa”. Gli ricorda <strong>di</strong> non intromettersi in faccende che non gli<br />

competono, lasciando che se ne curino gli ufficiali a ciò preposti.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!