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Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

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pienamente informato de ciò che ha ad fare per el recato del <strong>di</strong>naro, siché dative de<br />

bona voglia perché non ve mancharemo più quanto faressemo ala vita nostra. Data<br />

apud Senigham, <strong>di</strong>e xxiiii iunii MCCCCLIII.<br />

Bonifacius.<br />

Iohannes.<br />

(a) Coleono in interlinea.<br />

2152<br />

Francesco Sforza a i consoli, al comune e agli uomini del Borgofranco<br />

1453 giugno 24, “apud Senigham”.<br />

Francesco Sforza si <strong>di</strong>ce <strong>di</strong>spiaciuto con i consoli, il comune e gli uomini del Borgofranco e <strong>di</strong><br />

Brassignana per le loro lagnanze per i trattamenti avuti da quelli <strong>di</strong> Gambarana, del tutto<br />

contrastanti con le <strong>di</strong>sposizione date per i rapporti con i sud<strong>di</strong>ti del duca <strong>di</strong> Savoia.<br />

Impossibilitato a seguire tali inconvenienti, vuole che i ricorrenti si appellino al suo Consiglio<br />

segreto che farà loro ragione.<br />

Consulibus, communi et hominibus Burgi Franchi, Brasignane.<br />

Havemo recevute le vostre littere per le quale ve gravati deli nostri de Gambarana<br />

quali, segondo voi scriveti, ve hanno facto violentia e mancamento senza ragione<br />

alcuna, del che, siando como voi scriveti, ne receveressemo <strong>di</strong>spiacere assai, perché<br />

seria tucto contra la mente et <strong>di</strong>spositione nostra, quale è de non mancho bene<br />

tractare quelli del’illustre signore duca de Savoya che li nostri proprii. Ma perché siamo<br />

implicati qua de tante cose, che mal havemo el modo attendere a queste <strong>di</strong>fferentie,<br />

scrivemo per le allegate al nostro Consilio secreto che intenda le vostre querelle e facia<br />

ragione in modo che non ve remanga iusta cagione de querella, siché ve potrite<br />

conferire al <strong>di</strong>cto Consiglio o mandare vostri messi, e non ve dubitati ve serà satisfacto.<br />

Data ut supra.<br />

Ser Iacobus.<br />

Cichus.<br />

2153<br />

Francesco Sforza ai consoli, al comune e agli uomini <strong>di</strong> Borgofranco<br />

1453 giugno 25, “apud Senigham”.<br />

Francesco Sforza scrive ai consoli, al comune e agli uomini <strong>di</strong> Borgofranco <strong>di</strong> aver informato il<br />

Consiglio segreto delle loro imputazioni contro quei <strong>di</strong> Gambarana e <strong>di</strong> aver ricevuto relazioni<br />

del tutto opposte a quelle da loro recriminate, ammonendoli contro simili comportamenti.<br />

457r Consulibus, communi et hominibus Burgifranchi.<br />

A questi dì passati havendone voi scrito che li nostri de Gambarana havevano usato<br />

verso de vuy grande inhonestate et insolentia in correrve adosso e batere e ferire<br />

alcuni deli vostri, ne fossemo molto malcontenti e spiaquene sopra modo, et subito<br />

scrisemo al nostro Consiglio secreto che se informase dele <strong>di</strong>fferentie et inconvenienti<br />

seguiti et gli provedeseno opportunamente. E questo facessemo credendo nuy essere<br />

(a) vero quanto vuy ne scrivevati, ma, paulo post hec, siamo informato de tucto<br />

l’opposito et havemo giara informatione che vuy a populo cum alcuni Guiglielmeschi siti<br />

corso a Gambarana et tentato metterla a sacomano e facto, quanto ali effecti, como<br />

inimici, del che ne siamo molto maravigliati né sapemo dunde proceda che vuy faciati<br />

tali insulti ale nostre terre, avisandove in poche parole che se non desisteriti da simile<br />

inconvenientie et assalti, ve ne faremo pentire. E se non havessemo advertentia<br />

al’illustrissimo monsignore duca de Savoya, ve daressemo a vedere che non haviti<br />

facto bene ad assaltare a casa nostra. Data apud Senigham, <strong>di</strong>e xxv iunii MCCCCLIII.<br />

Ser Iacobus.<br />

Cichus.<br />

(a) Segue informato depennato.<br />

2154

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