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Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

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volimo innovare altro, salvo che quando accadesse dele cose importante, volimo bene<br />

che li massarii de loro exempti facino la parte loro, non già per ogni cossa minima, per<br />

le cosse importante, sì intendendo deli massari, non ancora dele persone de loro<br />

exempti. Et questa è la nostra intencione. Ex felicibus castris nostris apud Quinzanum,<br />

<strong>di</strong>e ultimo augusti 1452.<br />

Ser Iacobus.<br />

Cichus.<br />

837<br />

Francesco Sforza a Antonio degli Eustachi<br />

(1452 agosto 31, “apud Quinzanum”).<br />

Francesco Sforza si <strong>di</strong>ce d’accordo con Antonio degli Eustachi per la preparazione del galeone,<br />

che vuole sia pronto in tutto e fornito <strong>di</strong> uomini entro <strong>di</strong>eci giorni. Gli faccia sapere <strong>di</strong> quanti remi<br />

è, quanti uomini gli ocorreranno e quale sarà la spesa per fanti e i marinai in modo che,<br />

mandando i denari per i fanti, possa navigare a tutta forza.<br />

Domino Antonio de Eustachio.<br />

Havimo recevuto le vostre lettere et inteso per quelle l'or<strong>di</strong>ne haviti posto per mettere in<br />

poncto el galione; molto ne piace et commen<strong>di</strong>amovene. Et perché importa <strong>di</strong>cto<br />

galione ultra quam <strong>di</strong>ci posset, ve confortiamo et carichamo, se may havesti volia<br />

compiacerne in cossa alcuna, che faciate ch’el sia in ponto del tuto et fornito de homini<br />

ita ch’el non gli manche niente nel termine limitato in le vostre lettere, cioè in dece dì<br />

dal data dele vostre lettere, avisandone <strong>di</strong> scrivere a quanti remi vogarà <strong>di</strong>cto galeone<br />

et quanti homini da defesa gli andarano et quanto montarà la spexa, cussì deli fanti<br />

como deli navaroli ita che, mandando nuy li <strong>di</strong>nari deli fanti, non habia a <strong>di</strong>morare<br />

niente, ma possa venirsene zuso de tracta volando. Data ut supra.<br />

Facendoli mettere suso tute le monitione et preparamenti che bisognaranno. Data ut<br />

supra.<br />

Ser Iacobus.<br />

Cichus.<br />

838<br />

Francesco Sforza al fratello Alessadro Sforza<br />

1452 agosto 31, “apud Quinzanum”.<br />

Francesco Sforza informa il fratello Alessadro che, fortificata Zorlesco, vi farà confluire i soldati<br />

che sono con Bosio a Pizzighettone. Per evitare che i nemici si impossessino del luogo, vuole<br />

che man<strong>di</strong> subito gente a guar<strong>di</strong>a della fortezza e, in caso <strong>di</strong> attacco nemico, si riparino nel<br />

“recepto vechio”. Terminati i lavori, manderà gli uomini che vi debbono rimanere. Infine gli <strong>di</strong>ce<br />

<strong>di</strong> essere a conoscenza che il conte Giacomo cavalca o cavalcherà dalle parti del Lo<strong>di</strong>giano.<br />

202v Domino Alexandro Sfortie comiti, et cetera.<br />

Alexandro, como tu haveray inteso, nuy facemo fortificare Zorlescho per farle poy stare<br />

quelle gente sonno a Pizghettone cum Boso, nostro fradello, el quale loco ormay<br />

credemo debia essere reducto in bona forteza. Et perché non vorressemo che li nemici<br />

pigliasseno al presente esso loco et lo fornisseno a loro posta, la qual cosa porrebeno<br />

fare facilmente non siando gente che guar<strong>di</strong> la forteza che se fa de presenti, volemo<br />

subito, recevuta la presente, debi mandare in esso loco (a) dele gente le quale habino<br />

cura de guardare la <strong>di</strong>cta forteza quale se fa de novo, or<strong>di</strong>nandoli che se pur caso<br />

occorresse che le gente inimiche andasseno a combattere el <strong>di</strong>cto loco novamente<br />

fatto forte et non potendoli loro resistere, che se reduchino in lo recepto vechio dove<br />

stanno li homini, or<strong>di</strong>nandoli ancora che qui, li fusse forza redurse dentro esso recepto,<br />

se portino bene cum li homini per forma non habino caxone lamentarsi deli facti loro,<br />

advisandote che, como nuy seremo advisati che quella forteza serà fornita, li<br />

mandaremo a stare quelli li haranno a stare, advisandone dela provisione li haveray<br />

facta. Et in questo non li perdere micha de tempo, perché semo pur advisati ch’el conte<br />

Iacomo o el è cavalcato o el cavalcarà verso quelle parte de Lodesane per fare una

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