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Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

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tu meriti venendoce nele mane; l’altra saria mazore, habiando facto el fallo, et cossì<br />

facilmente te perdonassemo; il che seria casone dare ar<strong>di</strong>re ali altri fare el simile, che<br />

quando pur havessi facto qualche assalto, como è usanza deli passionati, et non<br />

violarla como tu te accusi, et <strong>di</strong>ci quello che fine mò non ha decto né ley né alcune deli<br />

soy, li seria qualche reme<strong>di</strong>o ad renderte ala nostra gratia. Conclusive te <strong>di</strong>cemo<br />

havere facto gran male de quello scrivy havere facto, et venendoce in le nostre forze te<br />

farimo fare rasone. Data Me<strong>di</strong>olani, quinto februarii 1452.<br />

Andreas Fulgineus.<br />

149<br />

Francesco Sforza scrive a Ventura, luogotenente <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong>, <strong>di</strong> non la mula o il mulo o altre cose <strong>di</strong><br />

Niccolò da Verona a nessuno senza sua licenza. Man<strong>di</strong> a Pan<strong>di</strong>no l’allegata lettera.<br />

1452 febbraio 5, Milano.<br />

Ser Vinture locuntenenti Laude.<br />

Noy te recomman<strong>di</strong>amo quella mula o mulo sentimo hai nele mane de Nicolò da<br />

Verona stava ad Pan<strong>di</strong>no, quale è fugito, facendoli actendere, ne la darai ad persona<br />

senza nostra licentia et similiter, se altro te venisse in le mane del <strong>di</strong>cto Nicolò,<br />

saperacene rendere raxone; mandarai subito la ligata lettera ad Pan<strong>di</strong>no. Me<strong>di</strong>olani, v<br />

februarii 1452.<br />

Andreas Fulgineus.<br />

150<br />

Francesco Sforza comunica a Giovanni da Cavirano che Colleoni si è lamentato che dei suoi 80<br />

cavalli ne abbia sistemati solo 21. Provveda a mettere tutti gli altri a posto.<br />

1452 febbraio 6, Milano.<br />

30r Iohanni de Cavirano.<br />

De quelli cavalli 80 del magnifico Bartholomeo Culione te havimo scripto debi lozare,<br />

pare non habi lozati si non 21, et ne restano ad essere lozati 59, quali sono suso<br />

l’hostarie; de che el prefato magnifico Bartholomeo ne ha facto querela. Pertanto de<br />

novo te <strong>di</strong>cemo et carichamo che senza più replicatione debi lozare <strong>di</strong>cti 59 cavalli<br />

siché non ne habiamo più querela, como per altre te havemo scripto. Me<strong>di</strong>olani, vi<br />

februarii 1452.<br />

Cichus.<br />

151<br />

Francesco Sforza or<strong>di</strong>na al podestà <strong>di</strong> Vigevano che non venga <strong>di</strong>sturbato Domenico dal Pozzo<br />

né <strong>di</strong>scusse le garanzie date né il motivo per cui è stato in prigione.<br />

1452 febbraio 5, Milano.<br />

Potestati Viglevani.<br />

Domenico dal Pozo è stato qua da noy et gli havimo facto <strong>di</strong>re quanto bisogna.<br />

Pertanto non volimo che né a luy né aIe segurtà soe daghi né lassi dare impazo alcuno<br />

per la cagione per la quale è stato im presone. Data Me<strong>di</strong>olani, v februarii 1452.<br />

Cichus.<br />

152<br />

Francesco Sforza esprime al connestabile Giovanni Galanto il <strong>di</strong>sappunto per il comportamento<br />

dei suoi fanti verso Niccolo Zorzo, commissario ducale. Or<strong>di</strong>na che detti fanti restituiscano al<br />

commissario quanto rubato.<br />

1452 febbraio 5, Milano.<br />

Iohanni Galanto conestabili.

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