16.04.2013 Views

Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

de luy, advisandote che al’altre cose noy gli reme<strong>di</strong>erimo bene, nè volimo che quelli<br />

zentilhomini, nè anche conta<strong>di</strong>ni siano maltractati, como tu vederay per un’altra nostra,<br />

la quale scrivimo a loro et anche a te. Attende pur tu al resto et al bono regimento et<br />

guar<strong>di</strong>a de la terra. Ex castris nostris felicibus, x iunii 1452.<br />

Cichus.<br />

649<br />

Francesco Sforza al priore, al podestà e agli uomini <strong>di</strong> Can<strong>di</strong>a<br />

(1452 giugno 10), “apud Varolas Alghisorum”.<br />

Francesco Sforza scrive al priore, podestà e uomini <strong>di</strong> Can<strong>di</strong>a assicurandoli d’aver chiarito a<br />

Moretto da Sannazzaro che è nelle loro facoltà <strong>di</strong> accettare o no cavalli in soprannumero,<br />

informandoli dei progressi dell’esercito nel Bresciano con le oltre xxv terre che gli hanno giurato<br />

fedeltà e <strong>di</strong> alcune località passate al nemico nei confronti del quale auspica facili vittorie.<br />

Domino priori, potestati ac nobilibus et hominibus Can<strong>di</strong>e.<br />

Havemo recevuto le vostre lettere et inteso per esse quanto ne scriveti de quelli cavali<br />

che voleva mettere lì miser Moreto et che non gli haviti acceptato, tum per lo grande<br />

caricho haviti delle taxe, tum etiam perché haviti lettere da nuy de non acceptare se non<br />

quelli voliti vuy oltra quelli haviti. Ve rispondemo che siamo certissimi che a stricto<br />

bisogno acceptarissevo etiam<strong>di</strong>o molto maior numero che non gli ha voluto mettere <strong>di</strong>cto<br />

domino Moreto per fare cosa che ce piacesse, et <strong>di</strong> questo non facimo dubio veruno;<br />

sichè, considerato quanto ne scriveti, havimo scrito al prelibato miser Moreto che non ve<br />

agravi più oltra, advisandove che farimo tali progressi che né de là né de qua haverimo a<br />

dubitare, perché a v dì del presente, nuy passassimo et siamo venuti qua in Bresana<br />

con il nostro exercito et, subito passati che fusseramo, 147r venero ad la obe<strong>di</strong>entia<br />

nostra più de xxv terre e boni luochi et tral’altre havimo havuto Pontevico, loco molto<br />

importante, perché gli è uno ponte sopra Oglio me<strong>di</strong>ante el quale sempre possimo fare<br />

venire victualie qua in Bresana al campo nostro e non ne pò esser vetato. Li inimici<br />

hanno havuto Sonzino et due altre terrazole senza combatterle, perché l'homini ge<br />

l'hanno date, ma siando noi signori dela campagna, come siamo, non è da dubitare che<br />

le rehaverimo con littere et anche dele altre. Nuy siamo qua a Varole Alghise preso a li<br />

inimici cinque miglia con deliberatione d'andarli a trovare; et se ce aspecterano ve farimo<br />

sentire tale e cossì rellevate novelle del loro streminio e ruyna che non se haverà ad<br />

dubitare né là né qua. Ma in questo mezzo lau<strong>di</strong>amo bene che voliate stare con bona<br />

<strong>di</strong>ligentia acorti che sinistro non intervengha. Ex felicibus castris nostris, ut supra.<br />

Cichus.<br />

650<br />

Francesco Sforza al podestà e al luogotenente <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong><br />

1452 giugno 11, “in villa Varole Alghise”.<br />

Francesco Sforza or<strong>di</strong>na al podestà e luogotenente <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong> che consentano all’ebreo Isacco<br />

abitante lì <strong>di</strong> conseguire i cre<strong>di</strong>ti dovuti.<br />

Potestati et locuntenenti Laude.<br />

Isac ebreo, habitatore de quella cità, ne <strong>di</strong>ce che ha alcuni suoy debitori da li quali non<br />

pò conseguire el devere suo ma fi menato per subterfugii. Pertanto vogliamo che ad<br />

omni instantia del <strong>di</strong>cto Isac, overo de suo procuratore, gli faci rasone contra li suoy<br />

debitori summaria expe<strong>di</strong>ta, constandovi prima del vero cre<strong>di</strong>to facendo in modo ch’el<br />

consegua el debito suo et nissuno si possa iustamente lamentare. Data in castris nostris<br />

felicibus in villa Varole Alghise, xi iunii 1452.<br />

Cichus.<br />

651<br />

Francesco Sforza a Bolognino de Attendoli<br />

1452 giugno <strong>12</strong>, “apud Varolas Alghisii”.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!