Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

d’aqua, et che se gli possa lavorare. Mediolani, xvi februarii 1453.
Ser Iacobus.
Iohannes.
1506
Francesco Sforza a Gracino da Pescarolo
1453 febbraio 17, Milano.
Francesco Sforza comunica a Gracino da Pescarolo d’aver ricevuto la nota delle comunità per
l’invio di uomini armati per i galeoni; ma avendo disposto che da gennaio in poi si richiedesse
alle comunità non più uomini, ma danaro, vuole sapere chi lo riceverà e quanto se n’è incassato
prima di gennaio e come è stato impiegato.
333r Gracino de Piscarolo.
Havimo recevuto le tue lettere cum una inclusa lista dele comunitade rechieste per li
homini armati da mettere su l’armata de galioni. Ma perché ordinassemo che da
kalende zenaro proximo passato inanti non se facesse altra rechiesta né domanda per
dicta cagione, ma che se facesse ben pagare a quelle erano rechieste inante, volimo
che tu ne avisi se da kalende zenaro in qua se ha facto pagare ad alcune comunitade
per dicta cagione et in cui mane sonno numerati li denari, et etiam che ha recevuto li
denari pagati da dicto kalende zenaro indreto, et ciò che n’è facto. Mediolani, xvii
februarii 1453.
Ser Iacobus.
Cichus.
1507
Francesco Sforza al capitano di Casteggio
1453 febbraio 17, Milano.
Francesco Sforza comanda al capitano di Casteggio che, accertati i fatti lamentati dalla
badessa e dalle monache della pusterla di Pavia che Colella e altri si sono sistemati nella
possessione detta Zevenereto, siano allontanati.
Capitaneo Clastigii.
La abbadessa et monache dela pusterla dela cità nostra de Pavia ne hanno facto dire
che Colella medesma con alcune altre gente sonno andate ad allogiare in una soa
possessione se chiama Zevenereto in loro gran damno. Pertanto volimo che, visis
presentibus, ordeni che se levano et vadino ad allogiare altrove. Mediolani, xvii
februarii 1453.
Marchus.
Iohannes.
1508
Francesco Sforza al referendario di Lodi
1453 febbraio 17, Milano.
Francesco Sforza ribadisce al referendario di Lodi le risposte date ai provisionati che
chiedevano uno staio del frumento da lui comprato con le lire avute da Giovanni Mengo.
Referendario Laude.
Ne hanno referito li nostri provisionati, ali quali ve havimo scripto debiate dare uno
staro de frumento ad quella mesura per bocha da essere comprato per voy de quelle
ducento libre imperiali, quale vi fecemo numerare per Iohanne Mengo, che gli haviti
facto salvatica resposta, dicendoli che non gli haviti el modo de darcelo, et che, quando
potrite, ge lo dariti, et simile parole per le quale credeno loro non poterlo havere; del
che ne siamo meravigliati, se cussì è, perché pur gli haviti el modo mediante quelle
ducento libre, et non doveristi far cossì per non desperare l’homini. Et per questo ve
repplicamo che gli debiate spazare subito, senza altra indutia. Mediolani, xvii februarii