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Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

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Francesco Sforza vuole che il tesoriere e il referendario <strong>di</strong> Pavia paghino a Moretto da<br />

Sannazzaro quanto gli spetta, tenuto presente che si trova a dovere fare continue spese.<br />

Thesaurario et referendario Papie.<br />

Miser Moreto da Sannazaro se lamenta ch’el non pò consequire il debito suo della<br />

provisione soa; del che ne maravigliamo. Pertanto ve <strong>di</strong>cimo che nostra intentione è,<br />

considerato maxime ch’el è ali nostri servicii in le parte de Alexandrina, dove pur li<br />

bisogna spendere, et cossì volimo che, recevuta la presente, faciati che l’abia el debito<br />

suo e in modo che se possa contentare et non habia ad tornasse da nuy con lamenta<br />

per questo. Data ut supra.<br />

674<br />

Francesco Sforza a Andrea Rear<strong>di</strong><br />

1452 luglio 4, “apud Trignanum”.<br />

Francesco Sforza ricorda a Andrea Rear<strong>di</strong>, che lamenta la detenzione dei suoi compagni, che se<br />

dovesse stare alle informazioni avute, i suoi compagni e lui dovrebbero avere ben altra punizione.<br />

Comunque, ha scritto al luogotenente perché con la restituzione del ragazzo al compagno <strong>di</strong><br />

Antonio Landriano metta in libertà i suoi compagni.<br />

Andree de Rear<strong>di</strong>s civi Laudensi.<br />

Havimo inteso per tue littere quanto tu ne scrivi dela detencione ha facta quello nostro<br />

locotenente de quelli tuoy compagni, ma te avisemo che siamo informati la cosa essere<br />

sequita altramente che tu no(n) ne scrivi; et se cussi è como ne è significato, tu e loro<br />

meritaresti grande punitione. Non <strong>di</strong> meno havemo scripto al prelibato nostro<br />

locotenente che restituendo il regazo al compagno del strenuo Antonio da Landriano,<br />

debba relasare quelli tu <strong>di</strong>ci essere sustenuti; sichè quando più presto sarà restituito el<br />

regazo, tanto melio, avisandote che nostra total intentione è ch’el se restituisca. Ex<br />

felicibus castris nostris apud Trignanum, iiii iulii 1452.<br />

Ser Iacobus.<br />

Cichus.<br />

675<br />

Francesco Sforza a Pietro da Norcia<br />

1452 luglio 4, “apud Trignanum”.<br />

Francesco Sforza scrive a Pietro da Norcia, luogotenente <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong>, che ha fatto bene a trattenere<br />

Andrea de Ricardo e gli altri che erano con lui. Scontata la punizione, li rilasci imponendo a detto<br />

Andrea <strong>di</strong> restituire il ragazzo al compagno <strong>di</strong> Antonio Landriano.<br />

Domino Petro de Nursia, locumtenenti Laude.<br />

Havimo recevuto le vostre lettere, et inteso quanto ne scriviti dela insolentia usata per<br />

Andrea de Ricardo; <strong>di</strong>cimo che haviti facto bene ad sustenire quelli haveva menati cum<br />

sì cussì temerariamente. Ma parendone che habiano patita con<strong>di</strong>gna punitione del suo<br />

errore, siamo contenti et volimo che li 152r faci rellasare, facendo il <strong>di</strong>cto Andrea o altri,<br />

o chi aspecta, rendere el ragazo al compagno del strenuo Antonio da Landriano. Ex<br />

felicibus castris nostris apud Trignanum, iiii iulii 1452.<br />

Cichus.<br />

676<br />

Francesco Sforza al luogotenente <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong><br />

(1452 luglio 4, “apud Trignanum”).<br />

Francesco Sforza vuole che il luogotenente <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong> presti aiuto a Castello da Busua incaricato,<br />

per la scarsità d’acqua nell’Adda, <strong>di</strong> fare un’altra apertura per il decorrere dell’acqua della Muzza<br />

nella Molgola.<br />

Domino locumtenenti Laude.

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