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Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

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lì; e tali osevili cum primum mandareti a Cerreto. Data ut supra.<br />

Ser Iacobus<br />

Cichus.<br />

Franciscus Sfortia manu propria.<br />

2061<br />

Francesco Sforza a Paolo da Rho<br />

(1453 giugno 6, “apud Senigham”).<br />

Francesco Sforza vuole che Paolo Rho non esiga da Antonazo da Lo<strong>di</strong> assunto al servizio<br />

ducale, il pagamento dell’erba tagliata per uso dei suoi cavalli e permetta che i cavalli si servano<br />

della sua erba fino a quando Antonazo farà ritorno da Milano, perché il duca lo risarcirà.<br />

Paulo de Rauda.<br />

Antonazo da Lo<strong>di</strong>, nostro homo d’arme, presente exhibitore, quale è conducto ali sol<strong>di</strong><br />

nostri ne <strong>di</strong>ce como vuy gli havite rechiesto el pagamento de alcune herbe tagliate per<br />

uso delli soy cavalli; il che credemo habiati facto non sapendo voi ch’el <strong>di</strong>cto Antonazo<br />

fosse ali sol<strong>di</strong> nostri. Pertanto, considerato el <strong>di</strong>cto Antonazo è nostro soldato, ve<br />

confortiamo non vogliati tuorgli pagamento alcuno delle <strong>di</strong>cte herbe, similiter lassare li<br />

soi cavalli dove sono con la commo<strong>di</strong>tà dele herbe per fino retornerà da Milano dove<br />

va ad meterse impuncto. Et nuy col tempo ve restauraremo delli danny vostri. Data ut<br />

supra.<br />

Zanetus.<br />

Cichus.<br />

2062<br />

Francesco Sforza al luogotenente <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong><br />

1453 giugno 7, “apud Senigham”.<br />

Francesco Sforza si compiace con il luogotenente <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong> dei provve<strong>di</strong>menti presi per la crescita<br />

dell’Adda e <strong>di</strong>spone che si tolgano le colonne portate da Cerreto e il legname del ”pristino”. Si<br />

<strong>di</strong>ce contrario alla pretesa <strong>di</strong> Giacomo sulla concessione <strong>di</strong> un salvacondotto con soli tre giorni<br />

<strong>di</strong> contramando, mentre è <strong>di</strong>sponibile su uno <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci giorni; e perché dai nemici si chiede il<br />

rilascio <strong>di</strong> un salvacondotto nella forma data al cancelliere Giacomo Malombra, vuole che<br />

minuta del documento; è d'accordo con il luogotenente per la domanda fatta al governatore <strong>di</strong><br />

Crema <strong>di</strong> un salvacondotto per due carri, non vuole accordare il salvacondotto a Francesco da<br />

Venezia.<br />

437r Locu(m)tenenti Laude.<br />

Havemo recevuto due vostre littere, l’una de quatro et l’altra de v del presente, ale<br />

quale respondendo, et primo, ala parte del’Adda, quale è cresuta tanto che, ultra el<br />

danno ha facto fin a mò, anchora menaza più periculo che non gli fa subita provisione,<br />

a noy piace e ve comen<strong>di</strong>amo singularissimamente del partito haviti preso,<br />

confortandove e carichandove a prosequire l’opera; et acioché meglio et più<br />

celeremente se possa fare, siamo contenti che togliati de quelle colone foreno menate<br />

da Cerreto, quale non sonno ferrate, et similiter del ligname del pristino per questa fiata<br />

e per questo caso tanto. Ala parte ch’el conte Iacomo non voglia ch’el salvoconducto<br />

habia più de tri dì de contramando, <strong>di</strong>cemo che non ne volemo far niente, e se voleno<br />

farlo con contramando de dece dì, como è <strong>di</strong>cto, siamo contenti e credemo che quelli<br />

dal canto loro l’habiano più a fare che li nostri, ma perché <strong>di</strong>ceti che quelli dellà voriano<br />

el suo in quella forma fo data a Iacomo Malumbra, nostro cancelero, ve avisamo che<br />

<strong>di</strong>cto Iacomo <strong>di</strong>ce haverlo facto in quella substantia che era la minuta gli fo data, e<br />

quando pur non gli parà che cussì sia, perché non se trova qua la minuta, mandasse la<br />

copia como el vogliano, et lo contramando de dece dì se farà s’el vogliono, altramente<br />

non. Ala parte de quello salvaconducto haviti impetrato per duy carri dal governatore<br />

de Crema, restiamo avisati et anche contenti; ma quanto a quello salvoconducto<br />

domandate per quello Francesco da Venetia, ve <strong>di</strong>cemo che non ne pare el tempo de<br />

concederlo, né lo volimo concedere per adesso, siché habiati pacientia e potriti dare a<br />

<strong>di</strong>cto Francesco bone parole con quella più honesta risposta ve parerà. Ex castris

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