Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

nostra carissima comunità, et inteso da loro et ancho per littere quanto essa comunità
ne fa richiedere respondendo, quanto ala parte deli datii et del salle, dicimo che per
modo alcuno non potressimo fare quanto se rechiede per più digni respecti li quali,
quando gli haveriti bene intesi, rimariti satisfacti et haveriti bona pacientia per el bene
nostro.
308v Ala parte dela taxa de cavalli, dicemo cussì che, considerando bene la
condictione occurrente, non ne pare potere fare che non mandiamo in Lodesana
almanco due squadre de cavalli, et serano perhò pochi, et primo, per honore nostro,
deinde per la salvezza de quella parte et per schifare li damni potriano recevere li
nostri subditi per lo ponte de Rivolta et per l'insidia in la quale stano ogni dì et hora
l’inimici nostri. Siché, per questo, ser Andrea lì et voy asieme con luy, pigliarite partito
ala comparticione cum quello meliore modo et dreteza et equalità serà possibile
acioché li contadini et poveri homini non habiano digna ragione de lamentarsi, como
etiandio de tucte queste cose sareti informati da dicti vostri ambaxiatori, ali quali, in
referendis, dareti quella pieneza de fede che faceste a noy proprii. Mediolani, xvi
ianuarii 1453.
Iacobus.
Cichus.
1363
Francesco Sforza al luogotenente di Lodi
1453 gennaio 17, Milano.
Francesco Sforza dice al luogotenente di Lodi che, per compiacere Paolo Braco, vuole che si
consenta a Dorato Cagamosto, dietro garanzia di cinquecento ducati d’oro e assicurando
fedeltà verso lo stato, di abitare nella città alla pari degli altri cittadini.
Locumtenenti Laude.
Siamo contenti et volemo, per compiacere a Paulo Bracho, cittadino de quella nostra
cità, che, dandovi in quella nostra cità Dorato Cagamosto securità de ducati
cinquecento d'oro che serà fidele et non cercharà cosa alcuna contra il nostro stato,
che voy lo lassate stare et habitare in quella nostra cità, como li altri citadini d'essa cità.
Mediolani, xvii ianuarii 1453.
Zanetus.
Cichus.
1364
Francesco Sforza al luogotenente di Lodi
1453 gennaio 17, Milano.
Si è scritto al luogotenente di Lodi di permettere che Giovanni de Loccadello, notaio in quella
città, abiti a Lodi perché reputato buon cittadino.
Mediolani, die xvii ianuarii 1453.
Scriptum fuit locumtenenti Laude quatenus patiatur et permittat stare et habitare
Iohannem de Loccadello, notarium de Laude in civitate Laude, ipsumque tractare et
reputare pro bono cive civitatis eiusdem, prout et dominus ipsum tenet reputat.
Iohannesantonius.
Iohannes.
1365
Francesco Sforza al podestà, al comune e agli uomini di Salle
1453 gennaio 17, Milano.
Francesco Sforza ordina al podestà, al comune e agli uomini di Salle che con buona scorta
mandino a Milano il prigioniero alessandrino consegnato loro da Sceva Corti. Giunti a Milano, lo
consegnino al capitano di giustizia che ne disporrà secondo gli ordini ducali.
Potestati, communi et hominibus terre Sallarum.