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Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

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quelli non possono lavorare et la provisione in ciò facta per li presidenti et li mo<strong>di</strong> tenuti<br />

in executione de quella; de che restamo avisati.<br />

Al facto de Zohannepetro da Pizleone quale domanda uno burgiello da calcina per<br />

conciare corame, siamo contenti, essendoli bastanza per li nostri lavori, como ne scrive<br />

havere inteso da Castello et da Antonio da Como che gli n’è, che per uno burgello<br />

rechiede Zohannepetro, et non per più, li lassi condure et portare per conciare corame,<br />

come ne <strong>di</strong>ce havere. Me<strong>di</strong>olani, primo martii 1453.<br />

Ser Facinus.<br />

Cichus.<br />

1553<br />

Francesco Sforza al podestà <strong>di</strong> Pavia<br />

1453 marzo 1, Milano.<br />

Francesco Sforza vuole che il podestà <strong>di</strong> Pavia convochi i presidenti della città per far sì che<br />

Bosoto della Torre abbia dalla comunità quanto gli è dovuto.<br />

340v Potestati Papie.<br />

Bosoto dela Torre ne ha significato non potere havere el debito suo da quella<br />

comunità, secondo vederiti in la sua supplicatione, quale ve man<strong>di</strong>amo qui inclusa.<br />

Pertanto ve comettemo che, recevuta la presente, habiati da vuy li presidenti de quella<br />

cità et prove<strong>di</strong>ate che me<strong>di</strong>ante la rasone consegua el dovere suo da quella comunità.<br />

Me<strong>di</strong>olani, primo martii 1453.<br />

Marchus.<br />

Cichus.<br />

1554<br />

Francesco Sforza al podestà <strong>di</strong> Codogno<br />

1453 marzo 1, Milano.<br />

Francesco Sforza, alla richiesta <strong>di</strong> Olivo da Reggio, provisionato ducale, <strong>di</strong> una lettera <strong>di</strong><br />

esenzione dei beni che ha in quel <strong>di</strong> Codogno, or<strong>di</strong>na al podestà <strong>di</strong> Codogno <strong>di</strong> accordargli tale<br />

esenzione così come gliel’ ha concessa Antonio Trivulzio.<br />

Potestati Codognii.<br />

Olivo da Regio, nostro provisionato, ne rechiede una lettera de exemptione per li beni<br />

quali ha lì <strong>di</strong>cendo ch’el spectabile Antonio de Trivulcio, nostro consigliero, gli ne ha<br />

concessa una. Pertanto, essendo may nostro soldato, et solendosse presenciare<br />

exempti simili homini, volemo che ancora tu lo debii preservare, et exequire la lettera<br />

del <strong>di</strong>cto Antonio. Me<strong>di</strong>olani, primo martii 1453.<br />

Irius.<br />

Cichus.<br />

1555<br />

Francesco Sforza al podestà <strong>di</strong> Pavia<br />

1453 marzo 1, Milano.<br />

Francesco Sforza impone al podestà <strong>di</strong> Pavia <strong>di</strong> riconsegnare ad Antonio da Lecco, uomo<br />

d’arme, il suo ragazzo Giacomo, figlio dell'ortolano pavese Bolgoratto, esprimendogli il suo<br />

<strong>di</strong>sappunto perché prima ha ricusato <strong>di</strong> restituirlo al suo patrono cercando <strong>di</strong> estorcere danaro<br />

da Antonio e ostentando <strong>di</strong>sobbe<strong>di</strong>enza agli or<strong>di</strong>ni ducali.<br />

Potestati Papie. leggere<br />

Ė ritornato qui da nuy Antonio da Lecho, nostro homo d’arme, al quale ali dì passati ve<br />

scrivessemo dovesti fare restituire uno suo regazo, chiamato Iacomo, figliolo de<br />

Bolgoratto, ortulano de quella nostra cità, et <strong>di</strong>ce como voy non haveti voluto obe<strong>di</strong>re le<br />

nostre lettere et che voleti ve daga securitate de mille fiorini de ritornare <strong>di</strong>cto regazo al<br />

patre in termine de uno mese, aliter ch’el fosse obligato ad pagare <strong>di</strong>cti mille fiorini, et

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