Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
1143
Francesco Sforza ad Alessandro Sforza
1452 novembre 17, Gambara.
Francesco Sforza fa sapere al fratello Alessandro di avere notizia che i nemici si muovono in
gran numero verso Montebrianza e da lì in su. Occorre che Alessandro, informato dal capitano
della Martesana, dal famiglio Antonio da Daxio e da Giovanni da Balbiano di ogni movimento
sul lago di Como, dubitando che dalla Valsassina, i nemici arrivino lì, sia pronto a intervenire
per ogni soccorso.
271v Domino Alexandro Sfortie.
Siamo avisati che li nostri inimici mandano de presente alcune dele sue gente in assay
gran numero verso el Monte Brianza et de là su. Per la qualcosa volimo che tu staghi
advisato et, bisognando, che tu daghi tucto quello soccorso et favore che te serà
possibile, sforzandote de intendere dal capitaneo de (a) Martexana, da Antonio da
Daxio, nostro famiglio, et dal conte Iohanne da Balbiano sul lago nostro de Como del
progresso d'essi inimici, dubitandoce che non andaseno per Valsasina ad assaltare
quelle nostre parte del lago, et dove bisognasse soccorrere prestamente. Ex
Gambara, xvii novembris 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.
Duplicata die xviii novembris.
(a) Segue Monte Brianza depennato.
1144
Francesco Sforza richiama ad Antonello da Monza
1452 novembre 18, Gambara.
Francesco Sforza richiama per l'ultima volta Antonello da Monza per il comportamento con gli
uomini del luogo, dai quali riceve laganze anche per continui furti notturni fatti delle loro cose.
Se si ripetesse, lo rimuoverebbe di lì per spostarlo in un posto ben più disagiato.
Antonello de Modoetia.
Nuy te mettessemo in quello loco ad effecto che tu te devesse deportare
honestamente et bene con quelli (a) homini, et anche de questo te havemo admonito
più fiate; pur intendiamo che fay el contrario, et novamente n’è facto querella per quelli
pover homini che tu gli fay torre ogni nocte la robba soa, nì te vale che habiano usato
et che usano ogni cortesia teco, che tu te deporti ogni dì più deshonestamente seco.
Pertanto meravigliandone de questo, et retrovandoce de ti tanto malcontenti quanto
podessemo essere, te admoniamo de novo et te commettiamo et volemo che da mò
inanze te deporti più honestamente con essi homini et te guardi da robarli et farli cosa
alcuna che gli despiacia, recordandote che, ala prima querella che senterimo di facti
toy, subito te removerimo da lì et te mandaremo in loco ove non haveray tante
comoditate quanto hay in quello loco. Ex Gambara, die xviii novembris 1452.
Irius.
Cichus.
a Segue beni depennato.
1145
Francesco Sforza ad Almerico Forte
s.d.
Francesco Sforza scrive ad Almerico Forte sui cattivi comportamenti di Antonello da Monza
che egli gli ha denunciati. Invita Almerico ad ammonirlo nel non perseverare nella sua
condotta.
Almerico de Fortis.