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Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

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Per la qual cosa volemo che tu te informi de quello s’è usato servare per lo passato et<br />

che tu lo facii pagare da quello a chi tocha el pagamento senza exceptione alcuna.<br />

Data ut supra.<br />

Ser Iacobus.<br />

Cichus.<br />

2180<br />

Francesco Sforza al fratello Corrado<br />

(1453 giugno 30, “in Burgo et contra terram Gay<strong>di</strong>”).<br />

Francesco Sforza vuole che il fratello Corrado man<strong>di</strong> in campo Pietro Bonella e Revelato,<br />

provisionati ducali, invece tenerli presso <strong>di</strong> lui.<br />

464r Magnifico Conrado de Foliano, germano nostro.<br />

Nonobstante quanto ti ne habbi scripto circha il volere retenere lì presso de ti Pietro<br />

Bonella et Revelato, nostri provixionati, volemo che li <strong>di</strong>cti per omni modo se ne<br />

vengano in campo da nuy perché, como te mandassemo a <strong>di</strong>re per el tuo cancellero,<br />

non volimo che li <strong>di</strong>cti stagano dal canto de là per bono respecto. Siché or<strong>di</strong>narai che<br />

per omni modo debbiano venire via. Et non sia fallo. Data ut supra.<br />

Ser Alexander.<br />

Cichus.<br />

2181<br />

Francesco Sforzaal commissario <strong>di</strong> Tortona<br />

1453 luglio 2, “in Burgo et contra terram Gay<strong>di</strong>”.<br />

Francesco Sforza, in risposta alle lettere del commissario <strong>di</strong> Tortona che gli comunicava l’arrivo<br />

a Tortona <strong>di</strong> Graziolo con i suoi, dopo aver lasciato Rivalta per carenza <strong>di</strong> vettovaglie, lo invoglia<br />

a fidarsi <strong>di</strong> lui. Consigli a Graziolo ad andare con i suoi per non starsene lì all’osteria, anche se<br />

lui gli scrive <strong>di</strong> recarsi ad Alessandria, pronto a intervenire con le altre genti d’arme. Devono<br />

essere giunti da quelle parti il Colleone e Andrea da Birago, così può intendersi con loro. Ha<br />

richiesto che si paghi la tassa <strong>di</strong> giugno agli uomini del Colleoni: malgrado il malcontento dei<br />

citta<strong>di</strong>ni, non ha potuto farne a meno considerato che il condottiero non è stato del tutto tacitato<br />

<strong>di</strong> quanto dovutogli. Cerchi <strong>di</strong> farli contenti delle tasse e, per soprappiù, dei denari che devono<br />

dare per i guastatori. Procuri, infine, con gli altri ufficiali che Graziolo sia subito sod<strong>di</strong>sfatto<br />

perché possa andarsene.<br />

Commissario Terdone.<br />

Havemo recevuto doe toe lettere de dì xxvii et xxviiii del passato per le quale ne scrivi<br />

dela venuta de Gratiolo da Vincensa con li suoi in quella cità nostra, del quale hai<br />

preso umbreza, perché l’ha abandonato il loco de Rivalta per mancamento dele<br />

victualie, et cetera, al che, respondendo, te <strong>di</strong>cemo ne restiamo avisati anchora per<br />

lettere d’esso Gratiolo, del quale te avisamo te puoi confidare, perché nuy l’havemo per<br />

valenthomo et a nuy fidele. Ben <strong>di</strong>cemo gli poi <strong>di</strong>re voglia andare a stare con <strong>di</strong>cti suoi<br />

piutosto in qualche loco de fora che ad stare lì suxo l’hostaria, benché nuy gli scrivemo<br />

ch’el vada ad Alexandria per essere insieme con l’altre nostre gente ad le occorentie<br />

dele cose de là. El magnifico Bartholomeo Coleone, Andrea da Birago mò debano<br />

essere giuncti là in quelle nostre parte, siché poderà esso intenderse secho. Ala parte<br />

de quelli del prefato magnifico Bartholomeo, habiano rechiesto la taxa del mese de<br />

iunio, del che se gravano molto quelli nostri cita<strong>di</strong>ni et homini, et cetera: <strong>di</strong>cemo che<br />

non mancho è grave ad nuy el loro desconso cha il nostro medesmo, ma, considerato<br />

che el prefato Batholomeo non ha anchora havuto il completo spazamento suo, non<br />

possiamo fare con mancho che non gli dagamo questa graveza, dela quale, invero, ne<br />

rincresce, perché sapiamo che hanno supportato gravissime spexe. Per la qual cosa<br />

voli confortare et indure ad fare contenti li <strong>di</strong>cti homini dele <strong>di</strong>cte taxe, et così anchora<br />

deli <strong>di</strong>nari ch’el rechiedeti per li guastatori, adciochè non habia ad far fare represaglia,<br />

né alcuno danno a quelli nostri homini, et confortarli ad fare sopra ciò subita et presta<br />

provisione, caricando et pregando da puoi <strong>di</strong>cto Bartholomeo che voglia vivere

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